La mia fan fiction!

siate clementi.. T.T

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  1. » B e a •
     
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    Sorella!!!
    Commento solo ora...mi vergogno di me stessa!
    Scrivi più che divinamente!!^^
    E fai apparire il nostro Tomi irresistibile anche quando fa lo st****o!!
    Continua super-prestissimo che voglio vedere che combina Tom il marpione, io dico che inizia a provarci più che spudoratamente!
    Ma per vedere se ho ragione dovresti postare! XD
     
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  2. ~> Lulù°
     
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    Grazie!! *w*

    “Eleonora..” Mormorai
    “Bel nome” Afferrò la lattina e bevve un sorso.
    “Tu?”
    “Tom”
    “Il tuo no” Dissi seria.
    Sogghignò “Allora neanche il tuo!”
    Sorrisi. Lui bevve un altro sorso.
    Sentii la porta aprirsi e chiudersi, di nuovo. Questa volta delicatamente.
    Sobbalzai, nuovamente in preda al panico.
    Tom se ne accorse. Mi guardò curioso, poi spostò lo sguardo sul cliente appena entrato.
    “Buongiorno!” La signora che aveva appena attraversato la soglia del locale metteva timore solo a guardarla. Avvolta da un immensa pelliccia marrone, con un grosso cappello in testa e l’aria da nobil donna.
    “Buongiorno!” La mia voce suonò più squillante del dovuto.
    Quando la donna si avvicinò al bancone, scattai sull’attenti, istintivamente.
    Tom mi guardò di sottecchi e rise divertito. Non ricambiai lo sguardo, ero concentrata - ed inutilmente intimorita - dal nuovo cliente, e attendevo ansiosa la sua richiesta.
    “Un cappuccino macchiato con molta schiuma e poco zucchero!” Il suo tono di voce era talmente duro da poter appartenere ad un uomo.
    Deglutii. Non sapevo nemmeno dove fosse la macchina per prepararlo.
    Tom mi guardò divertito, poi rise di nuovo.
    Mi morsi il labbro inferiore, mentre ancora fissavo la donna. Lei guardava altrove.
    “Subito signora!” Tom balzò in piedi e mi raggiunse con passo svelto e disinvolto. E con il sorriso stampato in faccia. Quando mi passò accanto, mi sfiorò la vita con la mano e mi sorrise dolcemente.
    Rimasi a guardarlo, immobile, mentre raggiungeva la macchina per il caffè come se sapesse da sempre dove fosse situata. Cominciò ad armeggiare con le tazzine e i cucchiaini. Ogni tanto si voltava verso di me, ed ogni volta sorrideva divertito.
    “Con poco zucchero?” Gridò.
    Mi voltai a guardare la signora, che alzò lo sguardo come se fosse appena stata tirata fuori da un vortice di pensieri cupi.
    “Si..” Disse, ancora imbambolata.
    “Pronto!” Rispose Tom, Mentre raggiungeva la donna, fissando la tazzina che teneva in mano.
    Gliela porse gentilmente.
    “Ecco a lei..” Disse, con tono gentile.
    “Grazie” Rispose la signora.
    Tom si voltò e mi raggiunse, sorridendo debolmente. Si appoggiò al bancone, affianco a me.
    Guardai la donna mentre sorseggiava il suo cappuccino.
    “Tranquilla!” Sussurrò Tom, colpendomi delicatamente il braccio con un pugno.
    Lo guardai torva. Poi tornai a fissare la donna, che aveva già finito il suo cappuccino.
    “Quant’è?” Mi chiese sorridente.
    Dato che, fino a quel momento, nessuna donna vestita da grizzly mi aveva tirato una tazzina di cappuccino addosso, dedussi che il miscuglio preparato da Tom non doveva essere stato male. Sorrisi, sbirciando sulla lista dei prezzi sotto la cassa.
    “2.60 €”
    La donna aprì la borsa e cominciò a frugarci dentro.
    Mi voltai verso Tom, rivolgendogli un sorriso pieno di gratitudine. Lui ricambiò.
    “Ecco cara..” Disse la donna, porgendomi i soldi con le sue mani ben curate. Ora il tono della sua voce non sembrava più così duro.
    “Grazie!” Sorrisi “Buona giornata”
    “Anche a te!” Salutò con la mano, mentre usciva lentamente dal locale.
    Non appena udii la porta chiudersi, mi voltai verso Tom.
    “Se non ti conoscessi da 10 minuti, ti salterei addosso” Sorrisi
    Evidentemente non capì la battuta, perché aprì le braccia e alzò il sopracciglio maliziosamente.
    Incrociai le braccia
    “Forse non hai sentito!”
    “Ho sentito!” sorrise “e non mi conosci da 10 minuti”
    “e da quanto? 12? 13?”
    “e il nostro incontro in stile romeo e giulietta te lo sei dimenticata?”
    Ci pensai su per qualche secondo.
    “Allora ti ricordi!?” Sorrisi
    Annuì.
    “Scusa, mi è difficile ricordare un incontrò con una ragazza..” Aggiunse serio.
    Mi feci pensierosa. Questa frase che starebbe a significare?
    “Allora, mi abbracci o no?”
     
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  3. » B e a •
     
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    Tom che prepara un cappuccino!!
    *_________*
    Dio Lulù!!!
    Questo lo fai diventare sexy anche mentre è al bagno!!! XDXD
    Ele non puoi resistere!!
     
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  4. *-*BillundTom*-*
     
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    Vai Eleeee abbraccialoooo *_*
    Oddio che sexy!Tom che fa il cappuccino *ç*
    Bellissimo capitolo Lulù ^^ posta prestissimooo ^^
    Bravissima *_*
     
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  5. Kate ~
     
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    CITAZIONE
    “Anna, sono molti i ragazzi carini presenti sul pianeta.. Se comincio a ragionare così finirò per darla anche a Winnie the pooh!!” Dissi, picchiettando sulla sua spalla.

    :gvfdg: :gvfdg: :gvfdg: :gvfdg:

    Ad ogni modo, scusa il ritardo!! Mi ero persa un po' di capitoli!! Beh, che dire: mi piace un sacco!!

    Scrivi davvero bene, Luly! Avresti dovuto postare prima!! Mi piace molto anche il fatto che associ le canzoni ai diversi momenti della giornata di Eleonora.

    Continua adesso!!!
     
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  6. ~> Lulù°
     
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    Grazie care!! Siete troppo gentili!! ç__ç

    “Mmh..” Finsi di pensarci, prendendomi il mento tra l’indice e il pollice della mano destra.
    *Driiin Driiin*
    “Scusa un attimo!” Alzò l’indice
    “Certo..” Sorrisi
    *Driiin Dr..
    “Pronto?”
    “Dove sei?”
    “Saki..” Deglutì
    “Dove sei?” L’uomo dall’altra parte dell’apparecchio urlò talmente tanto, che lo sentii anch’io.
    Guardai Tom, Preoccupata. Lui si massaggiò le tempie con una mano.
    “Ehm..”
    “Monica’s bar” Sillabai a bassa voce.
    “Municas bar”
    Risi del suo accento.
    Saki continuò a sbraitare dall’altra parte dell’apparecchio e riuscii a sentire solo “Non lo capisci che è per la tua incolumità eh?”
    Tom non sembrava preoccupato.. più che altro infastidito. Ma tacque e aspettò calmo la conclusione della conversazione. Saki abbassò il tono di voce e non riuscii più a sentire niente.
    “Ok.. Vi aspetto davanti l’insegna”
    Riattaccò. Lo guardai in cerca di spiegazioni. Lui sospirò e mi sorpassò.
    “Ehi..” Lo chiamai voltandomi verso di lui.
    Non rispose, proseguì dritto fino alla porta d’ingresso. Mi guardai intorno, incerta se seguirlo o meno. Lo raggiunsi all’esterno del bar.
    “Allora?” Chiesi, una volta fuori.
    “Allora che?”
    “Che succede?” Chiesi, con tono poco curioso.
    “Niente..” Disse duro
    Lo guardai di sottecchi. Poi abbassai lo sguardo.
    “Ok..” Dissi sottovoce, mentre lui estraeva un pacchetto di sigarette dalle grandi tasche della felpa.
    Non mi degnava di uno sguardo.
    Feci per entrare nel bar, ma lui mi passò davanti improvvisamente, con passo veloce, pestandomi un piede.
    “Ahia!”
    Non si voltò nemmeno.
    “Ehi..” Esclamai infastidita da quel comportamento.
    Lui entrò nel bar, continuando a non degnarmi di uno sguardo.
    Lo seguii. Aveva dimenticato gli occhiali sul bancone, ed era tornato a prenderli.
    “Ma insomma!!” Esclamai imbronciata
    Lui si infilò gli occhiali ed il cappuccio, ignorandomi.
    “Tom!” Sbraitai
    “Che c’è?” Chiese duro
    “La smetti?”
    “Di fare che?”
    Strinsi i denti. Ero stata trattata abbastanza male per quel giorno.
    “Niente..” Dissi a mezza voce.
    Mi rivolse uno strano sguardo. Poi esitò se andarsene o meno.
    Lo ignorai e mi diressi dietro il bancone.
    Presi uno straccio dal lavandino, e cominciai a strofinare ovunque.
    I secondi passavano..
    “Guarda la tv..” Mormorò dopo poco
    Gli lanciai un occhiata veloce, poi alzai lo sguardo sulla Televisione.
    MTV trasmetteva il video di un gruppo di ragazzi che suonavano sopra un edificio. Con un enorme folla ai loro piedi. Il cantante, dall’aspetto bizzarro, era davvero bravo!
    Sgranai gli occhi, quando riconobbi il chitarrista. Guardai Tom, poi di nuovo lo schermo, per una, due.. tre volte. Lui rise di una risata amara.
    Corrucciai la fronte e poi spensi la tv con il telecomando.
    “Sei famoso?” Chiesi usando involontariamente uno strano tono
    “Già..” Rispose a mezza voce
    “Ah..” Non sapevo cosa dire “Beh.. Ok!”
    “Ok?” Ridacchiò
    Abbassai lo sguardo, e arrossii.
    Si avvicinò al bancone e si sedette sullo sgabello del cliente.
    “Tom Kaulitz, Chitarrista dei tokio hotel” Disse porgendomi la mano.
    “Eleonora Thompson, Barista del Monica’s bar..” Risposi dopo qualche secondo, sbuffando e stringendogli la mano.
    Rise.
    Improvvisamente, mi furono chiare molte cose.
    “Tokio hotel?” Sussurrai, più a me che a lui
    “Si” annuì
    M’imbronciai.
    “Che c’è?” chiese, quasi preoccupato
    “Una tua fan mi ha fatto prendere un infarto!!” brontolai
    “Cioè?” sorrise
    Sbuffai “Lascia perdere”
    “Ok!” Ridacchiò
    “Così, sei famoso in tutto il mondo?” Domandai
    Sogghignò. Gli Sorrisi.
    All’improvviso, mi accorsi di non avergli ancora lasciato la mano. Assurdo.
    E nello stesso istante, se ne accorse anche lui. Fissammo entrambi i nostri arti ancora amichevolmente uniti. Lui mi guardò e sorrise debolmente. Io sentii il calore impossessarsi delle mie guancie e tirai via la mano, chiudendomela nell’altra.
    Abbassai lo sguardo, imbarazzata.
    Improvvisamente, il suono di un clacson ci fece sobbalzare.
    Guardai immediatamente verso la vetrina e riuscii a scorgere la sagoma di un imponente auto nera.
    Tom invece non mosse lo sguardo di un centimetro. Continuò a fissarmi fino al quinto suono del clacson.
    “Devi andare..” Gli ricordai. Ma la mia affermazione somigliava più ad una domanda.
    Annuì.
    Rimasi in attesa di un saluto da parte sua. Dovetti attendere qualche secondo di imbarazzante silenzio.
    “Non penso ci rivedremo..” Affermò poi, calmo.
    “Già..” Mormorai abbassando lo sguardo e torturandomi le dita.
    Saltò giù dallo sgabello e mi raggiunse con passo veloce dietro il bancone. Quando fu a pochi centimetri dal mio corpo, si fermò.
    “Hai deciso?” Sorrise
    “Cosa?” Chiesi.
    Allargò le braccia.
    Rimasi a guardarlo imbarazzata.
    “Chissà” Esordì “Ci siamo già incontrati per caso due volte.. forse ricapiterà!”
    “Chissà” Risposi “Ti eri dimenticato di me già dal primo incontro.. forse al prossimo mi prenderai per una pazza fan senza cervello!”
    Sorrise.
    “Sempre se ci sarà, un prossimo incontro” Continuai.
    Lui si avvicinò lentamente, con un dolce sorriso stampato sulla faccia. Posò le mani intorno la mia vita e le fece scivolare dietro la schiena. Mi strinse a se, cercando i miei occhi.
    Arrossii violentemente e abbassai lo sguardo.
    “Ciao, Eleonora!”Sussurrò dolcemente
    “Ciao Tom!” Mormorai imbarazzata, dopo aver trovato il coraggio di guardarlo negli occhi.
    Sorrise. Mi accorsi solo in quel momento che aveva fatto scivolare le mani più in basso del dovuto. Mi scansai immediatamente.
    Lui ridacchiò e si diresse verso l’ingresso.
     
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  7. » B e a •
     
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    Oddeo!!
    Certo che vi incontrerete di nuovo!!
    Vero Luly??! XDXD
    Tom è scortese, troppo!
    Che testa calda!!
    Bella bella e ancora bella!!
    continua presto eh?!^^
     
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  8. *-*BillundTom*-*
     
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    veramente bella *_* e Tom *_*
    certo che si incontreranno di nuovo vero Luly? (ti posso chiamare così?xD)
    continua presto ^^
     
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  9. ~> Lulù°
     
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    Certo, puoi chiamarmi come vuoi!^^

    Nello stesso istante in cui uscì, Sam e Anna varcarono la soglia dell’ingresso.
    Tom quasi tirò una spallata a Sam, Durante lo scontro.
    “Attento!” Sbottò Lei.
    Lui non le prestò attenzioni.
    “A presto!” Disse, salutandomi con la mano. Poi uscii dal locale.
    Lo guardai guardarsi intorno prima di entrare nell’auto. E riuscii a scorgere un ciuffo di capelli neri dietro il finestrino, prima che si chiudesse.
    Tornai alla realtà.
    “Chi era quello?”
    Sam ed Anna erano sedute sugli sgabelli posti davanti al bancone, per i clienti.
    “Uno..” Mormorai vaga
    “Orrendo!!” Esclamò Sam.
    “Non è vero..” Brontolai
    “Cos’ha al posto dei capelli?” Mi chiese Anna.
    Sam scoppiò a ridere. Io trattenni a stento una risata.
    “è uno strano tipo!..” Dissi
    “Già” Confermò Sam.
    “è famoso” Sorrisi
    Sam sollevò un sopracciglio. Anna mi guardò incuriosita.

    “Allora Tom?”
    “Non mi è successo niente. È andata bene!”
    “Questo non vuol dire niente”
    “Diavolo Saki, ti ho chiesto scusa già mille volte. Ora basta!”
    “Forse non hai capito che..” Saki cominciò a sbraitare
    “Ho capito, cazzo!” Lo interruppe Tom, con tono altrettanto alto.
    Saki lo fissò a denti stretti.
    “Sarò una rock star, un chitarrista di fama internazionale eccetera eccetera, sono tutto quello che vuoi tu! Ma anche se, come hai detto tu, ho rinunciato alla mia “normalità” posso permettermi qualche momento di sbando! Ho sempre 18 anni. Oggi pomeriggio non mi sentivo tanto in vena. Mi serviva una passeggiata. Da solo! Ora basta.. La prossima volta ti avverto”
    “Non ci sarà una prossima volta” Aggiunse Toby
    Tom sbuffò, lanciando un occhiataccia a Bill, che si voltò dall’altra parte, inespressivo.

    “E così ora te la fai con le star?” Scherzò Sam dopo che ebbi finito di raccontagli tutto
    “è stato un caso!” Brontolai
    “Ma chi sono i tokio hotel?” Chiese Anna
    “Te l’ho detto.. un gruppo rock che..”
    “Si, questo l’ho capito! Intendo dire..” Si fermò a riflettere per qualche secondo “Qualche loro canzone?”
    “Ne ho sentita una oggi, abbastanza carina.. il cantante è bravo!”
    “e il tuo Tom? Lui è bravo?” si intromise Sam
    “il mio Tom?” Enfatizzai. “Smettila Sam! Non è mio.. non è successo niente” Brontolai
    “Perché non c’è stato il tempo!” Continuò con tono malizioso
    “Sam!” La fulminai con lo sguardo
    “Allora? È bravo?” Chiese Anna
    “Sinceramente non te lo so dire..”
    “Come non me lo sai dire?”
    “non ho prestato molta attenzione alla canzone! Ero intenta a guardare loro..”
    Anna continuò a fissarmi.
    “e poi avrò visto massimo tre secondi del video!” Continuai a giustificarmi.
    Le ragazze non risposero. Decisi di cambiare argomento. Non so per quale assurdo motivo, ma parlare del chitarrista dei tokio hotel mi irritava.
    “Ci avete messo più di un ora” Brontolai indicando l’orologio.
    Anna guardò subito Sam, Che sbuffò.
    “Sono venuta! Accontentati sorella..” Mi disse.
    “Ci dispiace Ele..” Si scusò Anna
    “Parla per te” Disse Sam
    Le lanciai un occhiataccia. Lei si voltò dall’altra parte
    “Se avessi avuto una macchina, sarei venuta immediatamente!”
    “Sam, avevamo detto articolo chiuso!!” La rimproverai
    Sbuffò e si voltò dall’altra parte.
    “Ah adesso basta!” Tuonai, ma con tono divertito. Mi guardai intorno, poi salii sul bancone, lo scavalcai, e mi lanciai su Sam, che scatto in piedi e mi prese al volo. Le tirai i capelli, attenta a non farle male.
    “Ahi!” Scherzò “Guarda che non sei nella posizione di provocare dolore!” Sorrise
    Abbassai lo sguardo. In effetti, Sam poteva lasciarmi cadere con il posteriore a terra in qualsiasi momento.
    Sbuffai e agitai le gambe per farle lasciare la presa. Mi lasciò andare.
    “Ahia!” Esordì poi, stendendo le braccia “Ma hai mangiato un elefante a colazione?”
    “Meglio di una fetta di pane e acidità” La guardai torva.
    Anna era pensierosa. E me ne accorsi solo in quel momento.
    “Qualcosa di preoccupa sorella?” Chiesi tornando dietro il bancone
    “A parte Tom, e la signora con il grizzly, non sono venuti altri clienti?” Mi chiese
    “No” Feci spallucce.
    “Non ti sembra strano?”
    “Perché?” Corrucciai la fronte
    Rimanemmo in silenzio per circa 10 secondi. Anna aveva assunto un espressione davvero pensierosa, ed io e Sam eravamo curiose di capire cosa stesse elaborando.
    “Vabè..” Esordì poi, alzando le spalle “Allora, me lo offri un the alla pesca?” Sorrise
    “Nemmeno per sogno!”
    “Perché?” S’imbronciò
    “Non so ancora se la merce è contata, infatti mi sono appuntata tutte le richieste di oggi su un cartoncino, e non ho intenzione di finire nei guai per colpa vostra!”
    “Uffa!” Incrociò le braccia “Sam, offrimi un the”
    Sam sforzò una risata sarcastica, per far capire ad Anna che non lo avrebbe fatto.
    “Uffa Uffa!” Anna allungò il broncio.
    Sentimmo la porta aprirsi e chiudersi velocemente. Ci voltammo tutte e tre nello stesso istante.
    “Buongiorno!” Nel locale, era appena entrato un signore dall’aspetto fiero ed elegante
    “Buongiorno signore, desidera?” Sorrisi mentre l’uomo si avvicinava al bancone
    “Mi fa un caffè amaro, per cortesia?”
    Lanciai un’occhiata veloce a Sam ed Anna, che annuirono. Sospirai e sorrisi al cliente.
    “Subito!”
    In un attimo Sam ed Anna si erano sfilate i cappotti, posato le borse e stavano armeggiando con la stessa macchinetta con la quale Tom aveva preparato il cappuccino al cliente precedente.
    Le raggiunsi con passo lento.
    “La sapete usare?” Chiesi a bassa voce
    “Si, tranquilla!” Mi sorrise Anna “è quasi la stessa che abbiamo a casa!”
    Sollevata, mi appoggiai con i gomiti al lato destro del bancone.
    Non appena lasciai vagare la mente, i miei pensieri volarono subito agli ultimi 20 minuti passati in compagnia del chitarrista dei tokio hotel. Dal suo comportamento inizialmente strano, che poi si era rivelato più che giustificato. Al suo sorriso, quel dolce sorriso contornato da un filo di malizia. Al suo accento buffo ed adorabile. Fino a giungere in pensieri più maliziosi. I suoi rasta, Quanto avrei voluto toccarli. Solo al pensiero le mie mani fremevano. Il suo piercing. Le sue labbra. Le sue spalle. Le sue mani.
    Quando lo avrei rivisto? In un certo senso, già mi mancava. Che strana sensazione.
    “Tesoro..” Sam richiamò la mia attenzione.
    Mi voltai nella sua direzione
    “Quant’è?” Chiese indicando il cliente che sorseggiava il caffè.
    Corsi da lei e le chiusi l’indice nella mano.
    “è maleducazione!” Le ricordai
    Alzò un sopracciglio.
    “Quant’è?” Ripeté sospirando.
    La trascinai con me verso la cassa e lanciai una veloce occhiata al cartoncino con i prezzi.

    “Stasera che si fa?” Chiese Bill agitando le mani
    Tom, Georg e Gustav si sbracarono sulle poltroncine della Hole, esausti.
    “Allora?” Abbassò di colpo le spalle, scoraggiato dall’aspetto degli altri membri della band.
    “Si dorme” Sospirò Georg
    “Ci si rilassa..” Sorrise Gustav
    Dopo qualche secondo di silenzio, tutti si voltarono in direzione di Tom, in attesa di una sua riposta.
    Il chitarrista se ne stava a gambe accavallate su una poltroncina, con lo sguardo perso nel vuoto.
    Quando si accorse che gli altri lo stavano guardando sorrise
    “Son troppo stanco per scopare!” Ridacchiò
    “Io vorrei uscire..” Disse Bill, con tono prudente.
    Un coro implorante di “No, ti prego!” Scoppiò da parte del resto dei ragazzi.
    “Ragazzi, siamo a Londra!” Il cantante sgranò gli occhi
    “Bill!” Lo riprese il gemello.
    “Eddai Tom, Quando mai a te non va di uscire?”
    Tom sbuffò.
    “Su, dai..” Continuò Bill battendo le mani “Nelle vostre camere! Dormite, mangiate, bevete, lavatevi e vestitevi. Stasera ci si diverte!!” Sfoderò, in fine, un adorabile sorriso.
    “e dove si và?” Chiese Gustav, ormai rassegnato.
    “Uhm.. Non lo so..” Mormorò Bill a fior di labbra
    A Tom venne un idea.
    “Saki..” Chiamò, voltandosi.
    “Dimmi Tom..” Rispose l’uomo.
    “Il bar dove mi siete venuti a prendere, è un buon bar. Ho notato alcune foto di personaggi famosi appesi al muro. Sarebbe una buona idea aggiungere anche la foto dei tokio hotel. Per ricordare la nostra visita a Londra!”
    Saki annuì, sorridendo.
    “Ecco fatto, fratellino!” Sorrise il chitarrista, voltandosi verso il fratello.
    “è passata una fatina e ti ha fatto cambiare umore?” Brontolò Georg.
    “Sai Georg, Non so cosa mi fosse preso prima! Io ho sempre voglia di scopare!!” Ridacchiò Tom
    “Ma non sempre riesci ad accontentarla, la tua voglia!” Rispose il bassista
    Bill fece una risatina.
    “Vai a lavarti Georg!!” Ordinò Tom, con tono duro.
    Poi si alzò e si diresse verso la sua camera d’albergo.
     
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  10. *-*BillundTom*-*
     
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    Lulyyyy *_* è bellissimo questo capitolo *_*
    Evvaiiii e di sera si va di nuovo al bar ^^ furbo Tom xD
    Vai Eleeeee la sera stessa lo rivedrai xD
    Continua presto ^^
     
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  11. » B e a •
     
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    Vai sorellaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!
    Tom tom tom tom tom!!!
    Madonna che gnocco! XDXD
    *______________-*

    Continua assolutamente!!!!!!

     
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  12. Kate ~
     
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    CITAZIONE
    “Sai Georg, Non so cosa mi fosse preso prima! Io ho sempre voglia di scopare!!” Ridacchiò Tom

    Che adorabile porcello!

    Io mi perdo sempre un paio di capitoli perchè non mi accorgo che posti! Perdonami!! XD

    Ad ogni modo, adesso voglio proprio vedere cosa succede, anche se penso che Eleonora non gli consegnerà la "merce" tanto facilmente! XD

    Complimenti Luly, è davvero bellissima!
     
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  13. » B e a •
     
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    CITAZIONE (Kate ~ @ 27/9/2008, 18:35)
    CITAZIONE
    “Sai Georg, Non so cosa mi fosse preso prima! Io ho sempre voglia di scopare!!” Ridacchiò Tom

    Che adorabile porcello!

    Oddeo Kate mi sto pisciando addosso dalle risate ti giuro!!! :wer4cw35: :wer4cw35: :wer4cw35:
     
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  14. ~> Lulù°
     
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    XDXD

    Grazie ragazze!^^
    Continuo..


    “Arrivederci” Salutai il cliente con un sorriso sforzato.
    “Cazzo!” Sbottò Sam.
    Mi voltai subito in direzione del cliente, per assicurarmi che non avesse sentito. Per mia fortuna, era già uscito.
    “Che ti prende?” Chiesi
    “Sono le tre!!” Sgranò gli occhi.
    “Ma che dici??” Esclamai.
    Indicò l’orologio.
    “Ah..” Mormorai “Peggio di quando scrivo!”
    “Stamattina il tempo è volato” Aggiunse Anna.
    “Cazzo!” Sbottai improvvisamente
    Sam sobbalzò.
    “Tra pochi minuti arriva Mike!” Aggiunsi
    “e allora?” Chiese Sam
    “Dovete andare via..”
    “Cosa?” corrucciò la fronte “Ci stai cacciando?”
    “Non essere ridicola!!” ridacchiai “Forza, andatevene prima che arrivi!!”
    “D’accordo!” brontolò Anna, dirigendosi verso l’uscita
    “Che pizza!” Sam sbuffò.
    “Fuori!” Tuonai, spingendola verso Anna
    Aspettai che uscissero, poi corsi in bagno ad infilarmi la divisa.
    Era peggio di quanto ricordassi : La scollatura era esagerata. La gonna cortissima. La schiena quasi tutta scoperta. Fui sorpresa di non dover anche indossare una parrucca,dei trampoli ed una scritta luminosa sul sedere. Di positivo, però, c’era che il giallo spiccava meno di quanto ricordassi.
    Cercai di abbassare la gonna fin dove potevo, poi tornai dietro il bancone.
    Mi rilassai sulla sedia, stiracchiando le braccia.
    I minuti passavano e io osservavo impaziente l’orologio in attesa dell’arrivo di Mike, per potermene tornare a casa. Cercai di non pensare a cosa stessi indossando, per non sentirmi ridicola.
    Annoiandomi, ripensai alla domanda di Anna : “A parte Tom, e la signora con il grizzly, non sono venuti altri clienti?” In effetti, Da un bar di questa portata, anche io mi sarei aspettata un po’ più di movimento.
    Ma non riuscivo a vederlo come un fatto strano. Pensavo più ad una questione di fortuna.
    Già, quella mattina, ero stata davvero molto fortunata.
    Cominciai a torturarmi le dita, Nervosamente spazientita, quando ad un tratto mi accorsi di aver lasciato la televisione accesa, impostata sul muto.
    La spensi con il telecomando e continuai a crogiolare nella noia.
    Improvvisamente, sentii la porta aprirsi.
    Alzai lo sguardo.
    “Ciao Ele!” Mike era zuppo.
    Persa nel silenzio del locale, Non mi ero accorta che fosse cominciato a piovere.
    “Ciao Mike!!” mormorai avvicinandomi a lui, per aiutarlo a sfilarsi il cappotto bagnato.
    “Com’è andata?”
    “Abbastanza bene! Mi aspettavo più clienti!”
    “Abbastanza bene?” Chiese con tono duro. “L’abbastanza” non gli era sfuggito.
    Mi sorprese.
    “No.. Si.. Cioè..” m’annaspai “Oh Mike, è andata bene!” Brontolai in fine,incrociando le braccia.
    Sorrise.
    “Che vuol dire che ti aspettavi più clienti?” Chiese poi, sempre sorridente.
    “Saranno stati ” Feci calcolo mentale “ tre o quattro in tutto”
    “Ne aspettavi di più?”
    “In effetti..” feci spallucce
    “come mai?”
    Indicai esitante il muro sul quale erano incorniciate le foto dei clienti famosi.
    Mike sospirò
    “Vedi gioia, stamattina c’è stata l’inaugurazione del San Castells Bar”
    “Ah” Mormorai
    “Hanno invitato anche me, per questo questa mattina non ho potuto essere presente nel locale”
    Annuii.
    “e comunque” Continuò “C’era roba gratis per tutti, quindi..”
    “Quindi sono andati tutti lì..” Finii la sua frase
    “Si!” Sospirò “Non sai quanto ho perso stamattina!”
    “Mi dispiace..” Mormorai, a disagio.
    “Ah, non dispiacerti! Li rifaremo in fretta” Sorrise.

    “Bill..” Urlò Tom
    “Che cazzo ti urli? Sono qua!”
    “Dov’è finito il mio berretto rosso?” Chiese nervoso il chitarrista
    Bill alzò il sopracciglio ed incrociò le braccia “e io che ne so? Mi fanno schifo i tuoi cappelli..”
    Tom lo spinse sul letto.
    “Ahia!” Esclamò il cantante, aggiustandosi i capelli.
    “Eccolo!” Sorrise il chitarrista, sollevato.
    “Dì un po’ fratellino” Sorrise Bill malizioso “Da dove esce tutta questa impazienza?”
    Tom si voltò di scatto, sorridendo.
    “Non te lo dico, non capiresti!” Ridacchiò poi.
    Bill sbuffò.
    “Smettila di fare il play boy! Lo sai anche tu che sono io il preferito!!” Incrociò le braccia compiaciuto
    “Ti piacerebbe” Sogghignò Tom
    “Ah ah ah!” Bill sforzò una risata sarcastica.
    “e comunque..” Aggiunse il rasta “Secondo te?”
    “Secondo me cosa?”
    “Perché sono così impaziente?”
    Bill si fece pensieroso, per poco.
    “Non è difficile capirlo!” Disse poi “abbiamo viaggiato molto nelle ultime due settimane, e quindi è da molto che…” Arrossì improvvisamente.
    Non sentendolo proseguire, Tom si voltò per guardare l’espressione del fratello.
    “Ah Bill, Sei incredibile!” Gesticolò poi, con un espressione quasi disgustata
    “Cosa c’è che non và nella parola sesso?” Continuò
    Bill arrossì ancora di più. Cosa del tutto innaturale per un ragazzo della sua età.
    “Non mi piace parlarne nei tuoi termini” Enfatizzò la penultima parola
    “Perché?” Chiese Tom
    Bill mugugnò “Abbiamo una concezione di sesso diversa!”
    Tom alzò un sopraciglio
    “e comunque ho indovinato!” Sorrise poi, il cantante.
    La teoria di Bill fu subito confermata da un sorriso sghembo da parte del chitarrista.

    “Vabè, Mike.. Allora io vado!”
    Mike era intento ad armeggiare con alcuni fili posti sotto la cassa.
    “Dove?” Si alzò di scatto
    “A casa..”
    “Ah” Lanciò un occhiata veloce verso l’orologio “Ok!” Mormorò poi, tornando al suo lavoro
    “Ehm..” mi schiarii la voce “Senti, prima di andare, mi chiedevo se.. ecco..”
    Si alzò nuovamente, tornando a guardarmi.
    “Dimmi..”
    “Mi chiedevo se potessi fare qualche modifica.. piccola modifica.. alla divisa”
    “Anche tu?” Brontolò
    “Anche io?” Chiesi confusa
    “Ma cos’ha che non va la mia divisa?”
    “Oh, niente.. è solo che.. ecco..” Cominciai a gesticolare, in preda al nervosismo
    “Aah, Fai come vuoi, basta che non l’accorci di più!”
    “Accorciarla?” Alzai un sopracciglio “Certo che no!”
    “Allora ok!”
    “Ok!” Feci eco, sollevata.
    “Allora ciao!” Dissi poi, sorridente.
    “Ciao”
    Dirigendomi verso l’uscita, ricordai di non conoscere gli orari dei miei turni. Tornai indietro.
    “Ah, Mike..” Lo chiamai
    Si alzò di scatto e sbatté la testa alla cassa.
    “Aaah!” Sbraitò
    Avanzai corrucciando la fronte.
    “T..Tutto bene?”
    “Si!” Mentì massaggiandosi la testa “Che c’è?”
    “Ehm.. io.. Non conosco gli orari dei miei turni” Esitai
    “Ah, i tuoi turni, giusto!” Si fece pensieroso “Oggi che giorno è?”
    “Giovedì..”
    “Giovedì?”
    Annuì
    “Sicura?”
    Annuì nuovamente, alzando un sopracciglio.
    “Beh, stasera non lavori!”
    “S..Stasera?”
    Mike annuì e mi raggiunse, lasciando incompleto il lavoro che stava facendo.
    “Allora” Si strofinò le mani con una pezza, poi prese carta e penna e cominciò a scrivere
    “Lunedì lavori solo la mattina, con Mandy! Precisamente, dalle 9.00 alle 13.00”
    “Mandy?” Domandai
    “Si, Mandy!”
    Rimasi inespressiva. Nonostante non me la cavassi molto bene nei panni di barista, mi scocciava lavorare con uno sconosciuto. Se donna, poi..
    “Martedì e mercoledì non lavori. Ti sostituisce Lilli”
    “Lilli? Cos’è il nome di un cartone animato?” Mormorai
    “Cosa?”
    “Niente” Esclamai
    “Giovedì, cioè oggi, il tuo turno inizia alle 10.30 e finisce alle 16.00” Alzò lo sguardo sull’orologio “Sono le 15.45!!” Puntualizzò “ma dato che è il tuo primo giorno, faccio un eccezione!”
    Annuii “Grazie”
    “Non lavori neanche venerdì!” Brontolò “e Sabato e domenica fai il doppio turno : Dalle 9.30 la mattina fino alle 13.00 e dalle 20.00 fino alle 2.00”
    “Le due?” Sgranai gli occhi
    “Ehi ragazzina, non ti pago con i fagioli!”
    Abbassai lo sguardo.
    “e con Mandy lavoro solo il lunedì?” Usai uno strano tono infastidito per pronunciare il suo nome.
    “Ehm.. Veramente no! Anche il sabato e la domenica sera. Per il resto dei giorni c’è Lilli”
    “C.. Come scusa?”
    “Non sarai mai sola!” Sorrise, compiaciuto sadicamente della mia reazione.
    Misi il broncio.
    “Bene!” Dissi poi, prendendo il foglio dalle sue mani “a dopo domani Mike!” Salutai uscendo, senza voltarmi verso di lui.
    “Ciao Ele!”
    Pochi secondi dopo aver varcato la soglia, mi ricordai di un'altra cosa e tornai indietro.
    “Ehm.. Mike..” Esclamai facendo spuntare solo la testa dall’ingresso
    Mike aveva ripreso a lavorare con la cassa. Sentendomi, si spaventò e ripeté la botta di qualche minuto prima.
    “Oh santo cielo” Borbottò massaggiandosi nuovamente la testa.
    Ridacchiai.
    “Volevo chiederti.. La paga?”
    Mi lanciò un occhiataccia.
    “La riceverai ogni domenica, alla fine del turno!” Rispose
    “D’accordo” Sorrisi e sgattaiolai via.
     
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  15. » B e a •
     
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    Bella bella bella!!!
    Scrivi benissimo! E Mike mi fa morire dalle risate!!!
    Tom pensa a rimorchiare giustamente! XDXD
     
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64 replies since 5/8/2008, 14:14   633 views
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