Dopo di te...

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  1. » B e a •
     
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    CITAZIONE (°Summer° @ 21/8/2008, 23:30)
    Comunque ho un sospetto su quella foto, e già sono gelosa! Sappilo!! :ghthuyu:

    :rttrtrtr: :rttrtrtr: :rttrtrtr:

     
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  2. alexandra10
     
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    già dall'inizio mi piace questa storia!

    brava kate!
     
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  3. _-°sChaTzi°-_
     
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    Kateeeeeeee
    Devo ancora capire come cavolo fai a scrivere così bene!
    Ogni modo ho anche io qualche sospetto!
     
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  4. Kate ~
     
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    XDXDXDXD Lo so lo so che sei gelosa!!

    Grazie ragazze, di cuore!! *__*

    Continuo...

    “Allora, li riconosci adesso?” chiese Marie, sorridendo.
    “Mmh… forse. Mi sa che ho visto il video di una canzone oppure li ho intravisti su un giornale dalla parrucchiera”
    “Questo è carino, vero?” disse, indicando il bassita dai lunghi capelli lisci.
    “Marie! Potrebbero essere tuoi figli, lo sai?!” la rimproverò Lea, scherzosamente.
    “E allora? Una trentatreenne non può apprezzare le qualità fisiche di un bel ventenne?”
    “Marie stavo scherzando!”
    “Dai dai, che poi mi racconterai tutto nei dettagli! E se fai conquiste, non tirarti indietro come al tuo solito…” la ammonì Marie.
    “Non farò conquiste. Sarò dietro al bancone, sudata e indaffarata! Chi vuoi che si interessi a me?!”
    “Sciocca, nemmeno ti accorgi di come ti guardano i maschi…” bofonchiò Marie.
    “Piantala! Dai, spegni sto computer… Io adesso vado a farmi una doccia e poi cercherò di dormire almeno un paio d’ore. Si prospetta una lunga serata”

    Alle 18.00, la sveglia di Lea suonò, imperterrita. La ragazza si alzò di malavoglia, raccolse i lunghi capelli neri in una coda di cavallo, si passò una mano di rimmel e completò l’opera con un tocco di matita, intorno agli occhi azzurri. Si guardò a lungo allo specchio, come se si aspettasse che quel pezzo di vetro le desse la sua approvazione, dopodiché si infilò un paio di jeans, la maglietta del locale, le sue adorate Converse nere e partì alla volta del pub.
    Alle 18.50 varcava l’ingresso del suo posto di lavoro, tirato letteralmente a lucido per la grande occasione. Il locale vantava una vasta clientela e un’ottima reputazione, ma quella serata era importante per l’immagine del pub e, soprattutto,perché avrebbe attirato, in futuro, altri avventori.

    “Ciao Lea! Puntuale come sempre!” la salutò Miriam, l’altra barista.
    “Ciao Miriam”

    Lea e Miriam non avevano un gran bel rapporto ma, per amore del posto di lavoro e del senso di responsabilità, fingevano di piacersi. O meglio, fingevano di non sapere di non piacersi. Miriam era l’esatto opposto di Lea: prosperosa, bionda platino, grosse labbra sempre pitturate di rosso, occhi truccatissimi, un’elevata stima di sé stessa e poco senso del pudore. Nonostante avessero la stessa età e si conoscessero ormai da anni, non avevano nulla in comune, se non la reciproca antipatia.

    “Stasera serata importante, dunque” disse Miriam, che cercava sempre di instaurare una sottospecie di dialogo con la taciturna Lea.
    “Già. Ci toccherà fare le ore piccole. Non potevano scegliere un altro locale?” ridacchiò Lea.
    “Non scherziamo!” Tino comparve dal retro del pub, portando un grosso fusto di birra “Ragazze, non capite quanto è importante? La pubblicità! Un’enorme pubblicità! Magari diventeranno clienti abituali tutte le volte che torneranno a Roma, senza contare che altri artisti potrebbero seguire il loro esempio e scegliere noi per le feste private! Sento già il profumo dei soldi…” concluse Tino, fingendo di sventolarsi delle banconote sotto il naso e ridendo.
    “Sei pazzo!” rise Lea “E materialista! Non si vive di soli soldi”
    “Ma aiutano!” si intromise Miriam.
    “Dai Lea, lo sai che scherzo… Ma più soldi, significherebbe anche un aumento del vostro stipendio!”
    “Oh beh” aggiunse Lea “se la metti su questo piano, ben vengano!!!”

    Tra una chiacchiera e l’altra, ben presto arrivarono le 22.00, ora d’apertura del locale. La folla assiepata all’ingresso cominciò ad entrare e ad accomodarsi ai tavoli e al bancone, ma delle famose e attese rockstar, nemmeno l’ombra. Intorno a mezzanotte, mentre Lea era intenta a servire un boccale di birra ad un ragazzo dall’aria annoiata, le porte si aprirono e la ragazza scorse un uomo vestito di nero, con un paio di occhiali da vista, seguito a ruota da un giovane con un cappellino in testa e dei lunghi rasta biondi.

    “Guarda Lea!” le disse Miriam, dandole di gomito “Sono loro!”
    “Evviva” rispose Lea, con scarso entusiasmo e fingendo di sventolare una bandierina “Era ora. Pensavo quasi che Tino avesse sbagliato giorno!”

    Fu in quell’istante, appena terminò di parlare, che Lea lo vide. Era esattamente come lo aveva visto sulla schermata del computer, solo che dal vivo era ancora più bello. Camminava con leggerezza, come se stesse passeggiando su una soffice nuvola, mentre parlava con il ragazzo dai capelli lisci, quello che piaceva a sua sorella. Imbambolata, non si accorse che l’ennesimo boccale di birra che stava spillando, era colmo.

    “Attenta!” la ammonì Miriam “Stai facendo uscire tutta la birra!”
    “Oh cazzo” mormorò Lea.

    Le bastò distogliere lo sguardo un attimo, per perderlo di vista. Il locale era colmo, gente che sostava di fronte al bancone, gente che ballava, gente che passeggiava. Era difficile scorgerlo, fra quella folla. Dal bancone del bar, Lea riusciva ad osservare quasi tutto il pub, tranne che gli angoli più nascosti, quelli più appartati, dove era probabile che si fossero accomodati.

    “Miriam, vado un attimo in bagno”

    Lea scese velocemente dal bancone, si fece strada fra la folla e si diresse alla toilette. Conosceva il locale come le sue tasche e sapeva che, per raggiungere i bagni dalla sua postazione, era necessario attraversare l’intero pub. Con un pizzico di fortuna e una rapida occhiata, pensò che avrebbe facilmente individuato il gruppetto.
    Difatti, dopo essersi infilata fra mucchi di persone danzanti, scorse la combriccola tedesca e LUI.
    Abbassò la testa e passò accanto al loro tavolo velocemente. Ancora pochi passi la separavano dalla porta dei bagni. Quando la raggiunse, la aprì frettolosamente e si fermò per un attimo nell’atrio della toilette, appoggiando le mani ai lavandini candidi e bagnandosi i polsi. Lea si agitava facilmente. Bastava così poco per farle aumentare i battiti cardiaci e farle mancare il fiato.
    Aspettò qualche minuto, poi uscì di nuovo dai servizi e si preparò per raggiungere il bancone.

    “Scusa!”

    Una voce, appena udibile in mezzo a quel frastuono, la riscosse dalle sue meditazioni su come raggiungere il bancone senza farsi notare da lui.


    Continua...
     
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  5. » B e a •
     
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    Oddeooooo!!!
    Georg!!
    Non me l'aspettavo, ok un po' sì! XD
    Bene bene bene!!
    Vediamo che succede...però otto giorni di astinenza non me li toglie nessuno...
    uhm vabbè, aspetto con ansia di leggere il seguito.
    Inutile dire che sei bravissima!^^
     
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  6. _-°sChaTzi°-_
     
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    ma non è Gustav???
    "Camminava con leggerezza, come se stesse passeggiando su una soffice nuvola, mentre parlava con il ragazzo dai capelli lisci, quello che piaceva a sua sorella"

    E' Gustyyyy!!!

    uuuuuuuuuuuuuuuu brava Kate!Come sempre!
     
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  7. » B e a •
     
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    Ok, la mia mente ottusa è andata in tilt =.="
     
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    Oddio e chi è adesso quella voce?!?
    Sarà di chi penso io sia?!?

    Lea l'adoro già...su non farti prendere dall'ansia e non agitarti!

    Continua Kartoffel!
    Più avanti giuro ti faccio un bel commentone!
    Prometto! ;)
     
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    Ecco lo sapevo! Morirò di gelosia a leggere questa ff!

    Comunque è bellissima... Scritta da Dio come sempre...

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  10. ~> Lulù°
     
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    100 € su Bill..
    Già, perchè, tom non cammina con leggerezza XD
    Georg stava parlando con "Lui" quindi è escluso
    e Gustav.. Beh Gustav no e basta! xD
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  11. » B e a •
     
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    Vuoi vedere che alla fine è Andreas!
    Se fosse lui non mi stupirei!!
     
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  12. •Baby
     
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    *____________________________________*
    Kate, due capitoli no, tutti e due insieme no ....

    Oddeo ....

    Secondo me, è .... Vediamo ... Forse lo so ... Ma non voglio dirlo ...ù

    Kate, continua ... *_______________* Non posso aspettare ancora oltre ...
     
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  13. alexandra10
     
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    secondo me è Gustav

    brava kateeee!!
     
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  14. Kate ~
     
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    Se volete, io avrei già due capitoli pronti... posso postarvene uno, se vi va...

    Ditemi voi, non vorrei annoiarvi o rovinarvi la sorpresa!
     
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  15. »•Nicky°
     
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    Kate...è bellissimo anche questo capitolo...non so se è Bill o Gustav...mmm chi èèèè??
    Certo che non ci annoi...anzi...!! ;)
     
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397 replies since 20/8/2008, 20:57   4468 views
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