Non temere.. guarirai!

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  1. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Bene, ragazze eccomi qui con una fanfiction! Penserete: "Neanche si è presentata, e già posta" xD, lo so; però, voglio sapere cosa ne pensate e quindi adesso vi posto un capitolo, spero vi piaccia e buona lettura:

    1° Capitolo
    Germania. Bill, era un giovane ragazzo di diciotto anni, che.. a causa di una malattia, diciamo che aveva smesso di vivere, ovvero la schizofrenia. Tutto cominciò all’età di dodici anni, alle scuole medie; tutti lo prendevano in giro, per il suo modo di vestire, di atteggiarsi ecc.. Un giorno un compagno lo volle mettere alla prova con una lite, anche perché così lui avrebbe avuto l’occasione, dato che voleva picchiarlo. Bill era spaventato, infine non seppe difendersi, e rimase per terra; poi gli iniziarono a dire che era una femminuccia. Tom, il fratello gemello spesso lo difendeva, lo consolava.. ma non servì a niente. Adesso, anche lui aveva l’età del fratello, continuava ad andare a scuola; erano molto legati i due, e Tom non sopportava l’idea di vedere Bill in quello stato; non usciva più, non mangiava nulla.. era proprio ridotto male, e nessuno era mai riuscito a farlo guarire; neanche i migliori medici quand’era più piccolo, e inoltre venivano a casa, dato che lui non voleva mettere il naso fuori. Bill aveva anche lasciato la scuola. Tom era all’ultimo anno di liceo linguistico. Gli sarebbe piaciuto andare a scuola con il gemello, scherzare con lui, e magari anche rimorchiare, ma non era possibile… nonostante non volesse studiare ecc.. era riuscito ad apprendere, ad imparare qualcosa in più sulle altre lingue.
    Un giorno all’uscita da scuola:

    “Tom”

    Una ragazza, facendo una corsa, si avvicinò a lui:

    Tom: ohi, Alice!

    Alice era una bella ragazza, di diciassette anni, quindi era al quarto anno. Si erano conosciuti nel corso dei vari anni. Era alta, magra, carnagione chiara, capelli lisci castano chiaro che le ricadevano sulle spalle, e occhi verdi.

    Alice: mi chiedevo se oggi ti andava di studiare insieme.
    Tom: d’accordo! Oggi a casa mia; sai dove abito?
    Alice: no! Oggi è la prima volta che vengo.

    Così il ragazzo le spiegò la strada, poi si dileguarono.
    Tom tornò a casa, posò lo zaino, e si diresse dalla madre.
    Lui era alto, magro, capelli biondo cenere rasta avvolti in una coda, occhi castani e look hip-hop.

    Tom: ciao mamma!
    Simone: ciao tesoro!

    La madre invece era, non molto alta, magra, capelli corti biondi e occhi castani.

    Tom: Bill?
    Simone: in camera sua..
    Tom: niente, vero?
    Simone: purtroppo no...
    Tom: --abbassò lo sguardo—Comunque volevo dirti che oggi viene una mia amica, dobbiamo studiare.
    Simone: va bene.

    Anche Simone, non voleva vedere il figlio in quel modo. Lei e il marito avevano divorziato quando i gemelli avevano sei anni, ma.. il padre, quando venne a conoscenza della malattia del figlio, fu presente e insieme alla moglie cercò di aiutarlo ma.. tutto inutile.

    Tom: io vado, da lui.
    Simone: ok, e digli che fra un pò è pronto.

    Tom salì per le scale, e si diresse in camera del fratello, aprì e:

    Tom: ciao, Bill!
    Bill: ciao..
    Tom: perchè chiudi tutto?
    Bill: voglio che in questa camera regni l’oscurità.. e poi se apro le finestre, la gente mi vede.
    Tom: ma che dici, non ti vede nessuno..
    Bill: invece sì..
    Tom: se lo dici tu.. Comunque a momenti il pranzo è pronto..
    Bill: non ho fame..
    Tom: ma.. Bill sono giorni che non tocchi niente, devi mangiare.
    Bill: decido io, non tu..
    Tom: come vuoi, io scendo di sotto.
    Bill: ecco bravo, ciao!

    Il ragazzo scese. In quella stanza, c’era il buio più totale, si riusciva a notare lui a malapena. Stava sempre seduto per terra in un angolino con lo sguardo fisso nel vuoto, dondolandosi.
    In cucina:

    Simone: allora?
    Tom: non vuole niente..
    Simone: ah.. va bene.. –abbassando lo sguardo—
    Tom: mamma.. ma tu.. piangi –avvicinandosi a lei—
    Simone: non posso vederlo così –singhiozzando—
    Tom: tranquilla! –abbracciandola forte— vedrai che guarirà.. –disse un pò.. incerto—
    Simone: lo spero tanto.. –stringendosi al figlio—

    Poi pranzarono, Tom andò in salone a guardare la tv, e poco dopo suonarono alla porta:

    Tom: arrivo! –andando alla porta—

    Aprì e:

    Alice: ciao!
    Tom: ciao, entra!
    Alice: grazie!

    Entrò, si guardò intorno, e poi seguì Tom, che entrò in cucina da Simone:

    Tom: mamma? Lei è Alice!
    Simone: ciao, piacere! –stringendole la mano—
    Alice: piacere mio, Signora!
    Tom: adesso andiamo a studiare
    Simone: ok...

    I ragazzi salirono le scale, e poi entrarono in camera.
    Era un pò disordinata, ma accogliente.

    Alice: bella!
    Tom: sìsì! Vogliamo sederci?
    Alice: certo!

    Si sedettero sul letto, e presero libri, quaderni ecc.. Poi:

    Alice: Tom? Posso chiederti una cosa?
    Tom: dimmi!
    Alice: sei figlio unico? Non me l’hai mai detto!
    Tom: no, ho un.. fratello gemello!
    Alice: davvero? Quindi ha la tua età.
    Tom: sì!
    Alice: e dov’è?
    Tom: in camera sua.
    Alice: come mai a scuola con te, non l’ho mai visto?
    Tom: insomma basta. Sei venuta qui per studiare o per fare l’interrogatorio?
    Alice: scusa!
    Tom: nono, scusami tu! È che.. non mi va di parlarne!
    Alice: d’accordo! Non preoccuparti.. forse ho sbagliato tasto! Ma comunque.. continuiamo a studiare! –sorridendo—
    Tom: sì –ricambiando anche lui, con un mezzo sorriso—

    Bill invece, era sempre nella stessa posizione, era immobile; si prese la testa fra le mani, e iniziò a piangere ininterrottamente. Si sentiva infelice, diverso da tutti. Aveva perso ogni speranza. Portava una maglietta nera, un pò, anzi molto sciupata, e pantaloncini anch’essi neri e sciupati. I capelli erano lunghi, neri scombinati e gli occhi castani. Così magari, non sembrava bello e invece lo era tantissimo.
    In camera di Tom:

    Tom: Aly?
    Alice: sì?
    Tom: ok, tu sei mia amica ed io.. ho bisogno di sfogarmi..
    Alice: cioè?
    Tom: ti.. parlerò.. di mio fratello!
    Alice: parla, ti ascolto!
    Tom: si chiama Bill e.. vuoi sapere perché non l’hai mai visto con me, a scuola?
    Alice: perché?
    Tom: perché.. è.. schizofrenico!
    Alice: cosa? Davvero?
    Tom: sì! Non esce più, non fa niente. Sta tutti i giorni rinchiuso in camera sua, senza un filo di luce. Io gli voglio troppo bene e.. mi fa male vederlo così.
    Alice: da quanto ha questa malattia?
    Tom: da sei anni.
    Alice: e i medici? Vi siete rivolti a loro?
    Tom: certo! Ma è stato tutto inutile..
    Alice: mi dispiace tanto.. Senti.. posso andare da lui?
    Tom: cosa? Ne sei sicura?
    Alice: sì, posso?
    Tom: ok! Io.. ti aspetto qui.

    Alice uscì e andò nella stanza accanto. Entrò e:

    Bill: chi è?
    Alice: ciao Bill!
    Bill: e tu chi sei?
    Alice: sono.. un’amica di Tom!
    Bill: e.. cosa vuoi?
    Alice: vorrei restare un po’ qui con te.. sempre se vuoi.. ovvio!
    Bill: va bene, stai qui!

    Alice non molto bene, lo vide, lì a terra e gli si avvicinò:

    Alice: mi vedi?
    Bill: sì! Diciamo..
    Alice: Tom mi ha detto.. della tua malattia.
    Nessuna risposta.
    Alice: non abbatterti, devi solo.. pensare a guarire..
    Bill: come sei facile a dirlo.. Ma tu.. come ti chiami?
    Alice: mi chiamo Alice! Comunque.. vuoi fare un primo passo?
    Bill: ovvero?
    Alice: apri la finestra e fai entrare un pò di luce; se vuoi lo faccio io..
    Bill: no, non voglio che tu mi veda, sono orribile..
    Alice: io dico di no. Su, almeno questo! Ci vediamo a vicenda.
    Bill: mmm.. ok!
    Alice: bravo Bill! Hai visto?

    La ragazza si alzò e aprì la finestra. Lasciò che entrasse la luce, poi si voltò e lo vide:
    Bill aveva lo sguardo basso. Alice vide un’immagine triste, gli si avvicinò e:
    Alice: guardami!

    Lui piano alzò gli occhi, e rimase incantato; anche lei lo fissava, poi:

    Alice: tu non sei orribile, sei solo.. trascurato nient’altro.
    Bill: invece lo sono.
    Alice: non è vero. Comunque è già qualcosa se abbiamo lasciato entrare la luce, no?
    Bill: sì! Devi.. andartene?
    Alice: in questo momento, no. Sai, tuo fratello ci tiene a te, e non vuole che tu sia così.
    Bill: ma come faccio? Non posso farci niente. Io ho paura, paura di tutto ciò che mi circonda.
    Alice: io.. voglio aiutarti. Ma perché ti è venuta questa.. malattia?
    Bill: a scuola.. mi prendevano tutti in giro.. un giorno ho litigato con un mio compagno e.. non ho saputo difendermi. Da quel giorno.. la mia vita è finita.

    Bill pianse ancora, poi lei è dovuta andar via, e lui.. richiuse nuovamente la finestra, rimanendo.. fra le tenebre.
    Fine 1° Capitolo

    Ditemi sinceramente, e se devo continuare. Ciaooo!!!^^
     
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  2. *-*BillundTom*-*
     
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    L'inizio mi ispira tantissimo ^^
    Continua presto ^^ voglio leggere il seguito ^^
     
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  3. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    grazie mille, lo farò. sono contenta!^^
     
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  4. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Continuo:

    2° Capitolo
    La sera, Tom entrò in camera di Bill:

    Tom: Bill?
    Bill: sì?
    Tom: so che oggi, Aly ti ha fatto..
    Bill: ho capito. Sì, e allora?
    Tom: no, niente. Senti.. Bill voglio stare qui, è da tanto che non facciamo.. una chiacchierata.
    Bill: vieni.
    Tom: posso.. accendere la luce? Non vergognarti di me, fratellino!
    Bill: ok, accendi!

    Tom accese la luce e poi andò verso il fratello:

    Bill: Tom? Vorrei avere.. una vita normale.
    Tom: l’avrai!
    Bill abbassò lo sguardo.
    Bill: ti confesso però.. che oggi per un attimo.. mi sono sentito meglio..
    Tom: hai visto? Allora vorrà dire che farò venire più spesso Alice!
    Bill: non voglio che si disturbi..
    Tom: ma dai, nessun disturbo anzi.. potrebbe farle piacere.
    Bill: come pensi che possa farle piacere parlare con uno.. anormale, eh? Spiegamelo..
    Tom: tu non sei anormale.. sei un essere umano, capisci il.. concetto?
    Bill: la verità sai qual è? È che sono una vergogna.. oggi non puoi capire quanto mi sono sentito in imbarazzo, quando mi ha visto, sono.. impresentabile, orrendo..
    Tom: che ne pensi di lei? –cercando di passare avanti-
    Bill: perché mi.. stai facendo questa domanda??
    Tom: così.. per saperlo.

    Bill iniziò a piangere, senza dare alcuna risposta; gli occhi erano velati dalle lacrime, gonfi.. portava dolore nel suo cuore, era sempre malinconico e.. non ce la faceva più; poi abbracciò il fratello, e:

    Bill: Tom, aiutami ti prego!
    Tom: lo farò! Riuscirò a farti guarire, te lo prometto! Ora.. è meglio che vada in camera mia, ok?
    Bill: va bene..
    Tom: notte!
    Bill: notte e.. grazie!
    Tom: di nulla! -sorridendo-
    Bill: Tom? Spegni la luce..

    Il ragazzo acconsentì, poi uscì dalla stanza.
    Poco dopo entrò Simone:

    Simone: Bill? Tesoro?
    Bill: entra mamma!
    Simone: come stai? –avvicinandosi a lui, anche se al buio-
    Bill: come vuoi che stia? Al solito.. –con la voce un pò tremante, per via del pianto-
    Simone: non ti preoccupare, troveremo una soluzione!
    Bill: mamma? Sono sei anni che mi dici la stessa cosa.. ed io.. non posso vivere così.. e sono anche.. sei anni che non esco e.. non guardarmi te lo consiglio.
    Simone: Bill, tu sei sempre bello!
    Bill: al diavolo i complimenti, non dire sciocchezze.. ma quante te ne escono dalla bocca? Come fai a dire che sono bello.. conciato in questo modo così.. pietoso?
    Simone: è così..
    Bill: e allora perché non sono mai piaciuto a nessuno? Perché non mi hanno mai accettato, per quello che ero, eh? Io ero quello che ci rimettevo sempre, perché ero considerato quello sbagliato, e adesso guarda? Guarda come sono ridotto? La mia vita è rovinata, forse per l’eternità..
    Simone: non dire così.. stavolta dico sul serio, troveremo una soluzione, davvero!
    Bill: mamma, per favore vattene..
    Simone: o..o..o..ok.. Buonanotte!

    Bill non rispose e lasciò che la madre uscisse, per poi alzarsi in piedi e prendersi forte la testa fra le mani.. In quel momento avrebbe voluto emettere un urlo!
    Poi a vuoto e cominciando nuovamente a piangere, disse:

    Bill: qui.. a nessuno frega qualcosa di me.. nessunooo –disperatamente-

    L’indomani..
    Nel pomeriggio, rivenne Alice, stavolta entrò in camera del ragazzo, insieme a Tom:

    Tom: Bill? Siamo io e Aly!
    Bill: ciao!
    Alice: ciao, Bill! Di nuovo.. tutto chiuso?
    Bill: non chiedermi.. di aprire –disse secco-
    Alice: d’accordo. Parliamo un pò allora. Ahm.. Tom? Preferirei.. ci lasciassi da soli..
    Tom: sì, scusa! A dopo!
    Uscì e i due rimasero soli. C’era molto silenzio, quasi come in un cimitero, e.. quell’atmosfera così.. malinconica.


    Bill: avvicinati, se vuoi..

    Si avvicinò, e:

    Alice: dammi la mano!

    Bill, timidamente diede la mano alla ragazza, e lei gliela strinse...

    Alice: ora ascoltami.. Vorresti ricominciare a uscire??
    Bill: io vorrei ricominciare una nuova vita, la cosa è ben diversa, ma.. non in questo stato.
    Alice: ti giuro che.. miglioreremo anche l’aspetto.
    Bill: per ora non me la sento.. Ma tu.. non hai da studiare??
    Alice: tranquillo, a quello ci penserò stasera, non ho molto da fare! Comunque.. non dico adesso, quando sarà il momento opportuno! Devi pensare.. che non puoi continuare così, capito? Devi farti coraggio! La vita è bella, e.. bisogna godersela finchè si vive.
    Bill: lo so, quanto vorrei tornare ai periodi di quando ancora andavo a scuola ecc.. Ci proverò!
    Alice: bravo! Non mollare, eh?? Ci sono io, c’è Tom, c’è tua madre! Ci saremo noi a sostenerti!
    Bill: grazie! –stringendole di più la mano-
    Alice: io.. lo faccio volentieri!

    Rimasero ancora lì a parlare, con calma. Alice lo andava incoraggiando sempre di più, a farlo sentire più sicuro di sé e.. il ragazzo, dopo si sentì meglio del giorno prima! Sentiva che forse.. con l’aiuto di lei, stavolta ce l’avrebbe fatta, che.. avrebbe voltato pagina!
    Fine 2° Capitolo

    Ditemi sinceramente com'è e se devo continuare..voglio sapere cosa ne pensate. Ciaoooo!!!
     
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  5. *-*BillundTom*-*
     
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    è bellissimoooo *_* Vai Bill!Puoi farcela ^^ continua così ^^ è bellissimaaa *_*
     
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  6. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    grazie, almeno tu commenti!^^
     
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    Tenero Bill, mi fa quasi pena...

    Questa Alice lo deve aiutare, anche se ammetto di essere un po' gelosa!

    Brava! ^^
     
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  8. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Eheheh, gelosa?? Forse un pò anch'io nel scriverla xD, no dai! Comunque continuerò presto, grazie!^^
     
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  9. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    3° Capitolo
    La sera in salone:

    Simone: Tom? Allora? Alice lo sta aiutando?
    Tom: sì, meglio dei medici.
    Simone: che bello! Ma che brava.
    Tom: sìsì!

    Bill era disteso sul letto, e pensava a lei, a quanto lo faceva stare bene ma poi rifletteva e.. deduceva che lei non si sarebbe mai innamorata di uno come lui, e una lacrima gli rigò il volto; a Bill piaceva questa ragazza. Nel frattempo entrò Tom:

    Tom: ehi, Bi.. ma hai pianto?

    Adesso il ragazzo la luce la teneva sempre accesa, ogni sera.

    Bill: nono –mentendo- devi dirmi qualcosa?
    Tom: no, niente! Anzi.. dimmi, con Alice come ti senti?
    Bill: molto.. meglio grazie!
    Tom: meno male! Sono contento, sai?
    Bill: anch’io, fratellino!
    Tom: dai, vado! Perché non scendi con me di sotto? In salone.
    Bill: ma c’è mamma, e.. non vedi?
    Tom: non vergognarti, neanche di lei! Sai che l’altro giorno ha pianto per te?
    Bill: veramente?

    Il fratello annuì.

    Bill: ok, scendo.
    Tom: visto? Un altro passo!

    Scesero in salone, e:

    Bill: mamma?
    Simone: Bill? Sei sceso? Oh, tesoro! –corse ad abbracciarlo- da quanto eri rinchiuso in quella stanza?
    Bill: così mi strozzi, eheheheheh! –ridendo-
    Simone: hai ragione, scusami! Da quanto non ti vedevo ridere –accarezzandolo su una guancia-
    Bill: anni..

    Poi si andarono a sedere tutti e tre, sul divano e:

    Bill: io.. mi sento a disagio! Sono pietoso..
    Tom: per ora pensa a guarire, a quello ci penseremo dopo.
    Bill: giusto!

    Squilla il cellulare di Tom:

    Tom: pronto? Ah, ciao Aly! Sì, un attimo che te lo passo!

    Tom passò il cellulare al fratello, e:

    Bill: pronto?
    Alice: ciao, Bill! Allora domani verrai tu da me, anzichè io da te, ok? Spiegherò la strada a Tom e verrete insieme!
    Bill: cosa? No.. non posso!
    Alice: perché?
    Bill: come perché? Comunque facciamo una cosa, vieni direttamente tu da me, dopo domani, ok?
    Alice: eh, va bene! Allora ci vediamo, ciao!
    Bill: ciao!

    Alice chiuse la chiamata.

    Tom: che voleva?
    Bill: che.. domani ci andassi io da lei.
    Tom: e perché non vuoi andarci?
    Bill: accidenti Tom, anche tu? Comunque.. è da tempo che non compro vestiti..
    Tom: ti accompagno io! Domani, senza far sapere nulla a lei.
    Bill: ahm.. i miei capelli.. No, non posso uscire davvero.
    Simone: invece sì!
    Tom: Bill? Taci e basta!
    Fine 3° Capitolo

    Ciaooooo!!!
     
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  10. *-*BillundTom*-*
     
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    evvivaaaaa *_* sta guarendo piano piano *_* continua presto è bellissimaaaaa *_*
     
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  11. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Continuo..

    4° Capitolo
    Bill: d’accordo! –poco convinto- Forse è meglio.. che vada a dormire.
    Simone: come vuoi, tesoro! Buonanotte!
    Tom: notte!

    Il giorno seguente, sarebbe stato venerdì! Tom andò a scuola! Arrivò lì davanti, e c’era Aly, che subito andò a salutarlo:

    Alice: ciau!
    Tom: ciao!
    Alice: ieri avevo detto a tuo fratello..
    Tom: lo so, so tutto!
    Alice: ah, ok!

    Driiiiiiiiiiiiinnnnnn!

    Tom: forza dobbiamo entrare, ci vediamo a ricreazione e all’uscita!
    Alice: ok, a dopo!

    Entrarono, e andarono ognuno nelle proprie classi.
    Le ore passarono veloci, e arrivò l’ora di uscire. Tom e Alice, che già si erano visti a ricreazione, parlarono giusto cinque minuti, poi il ragazzo scappò a casa.
    Bill dormiva ancora; il gemello di corsa salì in camera sua, aprì la porta e:

    Tom: Bill, ma dormi ancora? Svegliatiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!
    Bill: mmhh.. che vuoi?? Lasciami dormire, e poi scusa non avevi un altro modo per svegliarmi? No, eh?
    Tom: che importa! Alzati e vai subito a farti la doccia!
    Bill: giusto! –alzandosi-
    Tom: dai, io ti aspetto qui!
    Bill: aspetta.. cosa mi devo mettere?
    Tom: eddai non ci credo che non hai nemmeno un paio di jeans e una maglietta.
    Bill: no, non ho nulla.
    Tom: ok, ti presto qualcosa io!
    Bill: eh? Ma sei matto? Tutti quei vestiti larghi.. Oh, no non fanno per me!
    Tom: preferisci camminare nudo, con solo i boxer addosso?
    Bill: ehm.. no!
    Tom: allora sbrigati!
    Bill: e dammi questi vestiti!
    Tom: subito!

    Tom andò in camera sua, e prese dall’armadio un paio di jeans larghissimi, e una maglietta che sembrava quasi un vestito.

    Tom: tieni!
    Bill: devo proprio mettermi questa roba, vero?
    Tom: esatto!
    Bill: e che c****!

    Tom se la rideva e Bill, entrò in bagno!
    Si spogliò, entrò nella doccia, e lasciò che l’acqua gli scorresse lungo tutto il corpo! Quando terminò, uscì dalla doccia, e si mise una tovaglia attorno al bacino; si avvicinò allo specchio, si guardò, e si accorse che la madre aveva ragione..
    Per non perdere troppo tempo a mettersi cremine e cose varie.. si spruzzò solamente il deodorante, e poi iniziò a vestirsi; quando fu pronto, con i vestiti del fratello addosso, uscì dal bagno e sentendosi inadeguato a quell’abbigliamento, si diresse in camera sua dove quest’ultimo lo stava aspettando! E..
    Fine 4° Capitolo

    Ditemi un pò..Ciaooo!!^^
     
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  12. *-*BillundTom*-*
     
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    No!Non mi puoi piantare così °_°
    Voglio il continuoooo xD
    Bellissima ^^ Che bello Bill sta guarendo ^^
    Continua presto ^^
     
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  13.  
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    L'amore può fare miracoli!!!

    E Bill mi fa una tenerezza... Spero solo che questa Alice lo ricambi, che per lei non sia solo una buona azione...

    Bella, continua! ^^
     
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  14. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Certo, grazie mille! Continuerò presto, senz'altro!^^
     
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  15. Lellenuccia.-*-.
     
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    E.....????????? Continua ti prego!!!! è stupenda!
    Kiss Lelle
     
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