Ancora una volta, per l'ultima volta

Ancora una volta, per l'ultima volta




Notte oscura. Notte fredda. Notte silente.
Nel cielo nero che pareva di velluto risplendeva tenue una luna pallida e triste come quella notte. Poche stelle risplendevano come lucciole in quel mare nero ed erano così lontane che sembrava venissero inghiottite nell’oscurità, rapite da quelle nuvole fitte mentre cercavano di emanare i loro ultimi istanti di luce.
La città, i palazzi, tutto era grigio, tutto oscuro..
per le strade non si sentiva l’eco di un tacco che batteva contro l’asfalto, nessuna macchina che si fermava all’incrocio o che sgommava via veloce, nemmeno l’abbaiare di un cane..
tutto era muto.
Un silenzio surreale,innaturale a cui i nostri timpani non sono abituati, un silenzio che incute paura, un silenzio che si sente sulla pelle e che provoca dei brividi..
Viaggiava solo per la città un vento gelido, che ti penetrava nelle ossa come aghi di ghiaccio..
Per una di queste strade camminava a passo lento un ragazzo avvolto nel suo cappotto nero, si stringeva nelle sue stesse braccia per cercare di scaldarsi, camminava senza una meta ben precisa, forse verso un qualcosa che voleva raggiungere ma che ormai non poteva più.
Il vento non sembrava voler diminuire e il ragazzo sollevò il colletto della giacca per ripararsi dopo che una folata lo aveva colpito proprio sulla nuca.
Il vento giocava con i suoi capelli corvini, li accarezzava, poi li sollevava lasciandoli ricadere dolcemente mentre alcune ciocche bionde risplendevano illuminate dalla debole luce della luna.
Due occhi marroni, penetranti, incorniciati da una matita nera risaltavano sulla sua pelle chiarissima, due labbra morbide, perfette e calde si dipingevano sul suo volto..
Si fermò su un ponte, posò le sue mani delicate e affusolate sulla pietra fredda e osservò al di sotto le acque scure.
inutile cercare di dimenticare.. il pensiero tornava sempre a lei.
Alla sua vita prima di incontrarla, vuota,insignificante, monotona.

Avrebbe dato tutto sé stesso per averla tra le sue braccia ancora una volta
Per l’ultima volta.