Gabriele Sandri - You'll never walk alone

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  1. hachiko^^
     
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    Non so se avevte seguito la vicenda di Gabriele Sandri, il giovane tifoso della Lazio che è stato ucciso da un'agente della polizza l'11 Novembre 2007.
    Bè dopo 1 anno e tre mesi, finalmente sembra che la giudtizia stia facendo il suo corso...

    Preso da ilTempo.com

    Spaccarotella rinviato a giudizio per omicidio volontario

    Rinviato a giudizio per omicidio volontario. Si conclude così, per l'agente della Polstrada Luigi Spaccarotella, l'udienza preliminare per la morte di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio rimasto ucciso l'11 novembre 2007 nell'area di servizio di Badia al Pino, nei pressi di Arezzo, raggiunto da un proiettile alla testa.


    Il giudice per l'udienza preliminare, Luciana Cicerchia, ha respinto la richiesta di rito abbreviato condizionato avanzata dai legali dell'agente, Francesco Molino e Federico Bagattini, che chiedevano un sopralluogo a Badia al Pino e un confronto tra i periti in merito alla ricostruzione balistica. Per l'accusa, infatti, Spaccarottella avrebbe sparato dalla parte opposta della carreggiata in direzione di Sandri mentre la difesa sostiene che il proiettile sarebbe stato deviato in modo significativo da una rete metallica, colpendo così il ragazzo.

    Il gup ha però detto no al rito abbreviato e ha successivamente deciso per il rinvio a giudizio dove Spaccarotella dovrà rispondere di omicidio volontario, rischiando fino a 24 anni di carcere. Prima udienza fissata per il 20 marzo presso la Corte d'Assise di Arezzo. «Aspetterò magari un anno, un anno e mezzo, mi auguro di meno, ma voglio che questo individuo paghi per quello che ha fatto», le parole rilasciate dal papà di "Gabbo", Giorgio Sandri, che non è rimasto sorpreso dall'assenza in aula dell'agente della Polstrada.


    «Mi auguro di vederlo - ha aggiunto Giorgio - Nella prima udienza di settembre non venne e dichiarò che aveva ricevuto minacce da Roma, oggi voleva evitare l'assalto mediatico, la prossima dirà che aveva paura degli Ufo». «La Corte d'Assise sarà chiamata a giudicare di questo omicidio, siamo convinti della nostra tesi - gli fa eco Cristiano Sandri, fratello della vittima - Tranne il coniglio dal cilindro che ci potrebbe sorprendere, per il resto credo che sia difficile qualsiasi derubricazione del fatto a omicidio colposo».

    Il fratello di "Gabbo" si augura che la Corte d'Assise «non sia impegnata con processi di questo tipo» perchè altrimenti si allungherebbero i tempi, mentre sull'assenza di Spaccarotella dice: «lui potrà anche non comparire mai, è un suo diritto. Io, però, vorrei vedere se riesce a sostenere il nostro sguardo, lui non è venuto per questo». Il legale di Spaccarottella, Bagattini, però ribatte che il suo assistito «non è un fantasma ma una persona che sta soffrendo. Sa di aver causato la morte di un giovane e questo gli procura un'enorme sofferenza. E poi ci sono anche problemi di carattere familiare. Verrà quando sarà necessario, non si sottrarrà al confronto».


    Spero con tutto il cuore che Spaccarotella paghi per quello che ha fatto!!!
    Gabbo...You'll never walk alone...
     
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  2. hachiko^^
     
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    Da TgCom

    L'agente di polizia Luigi Spaccarotella, rinviato a giudizio per l'omicidio del tifoso laziale Gabriele Sandri, è stato sospeso dal servizio. Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano. La decisione è stata presa martedì 20 gennaio. "Non è stato possibile tecnicamente farlo prima - ha spiegato Mantovano - in quanto basta che sia iniziato un procedimento perché non sia possibile intervenire con un provvedimento disciplinare".

    "Ora le indagini sono chiuse, è stato disposto il rinvio a giudizio dell'agente per un reato grave e ciò ha permesso al dipartimento di pubblica sicurezza di disporre la sospensione dal servizio di Spaccarotella", ha aggiunto.

    La difesa protesta
    "E' molto grave che una notizia di questa importanza venga appresa dall'interessato attraverso i media. Se la circostanza corrisponde al vero, senz'altro il provvedimento, che si considera ingiusto, verrà impugnato nelle sedi opportune". Questo il commento degli avvocati Federico Bagattini e Francesco Molino, difensori del poliziotto Luigi Spaccarotella, alla notizia della sospensione dell'agente dal servizio. Il 16 gennaio Spaccarotella, 32 anni, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio volontario per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, 26, ucciso l'11 novembre 2007, in un'area di servizio sull'A1.

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  3. • Beatrice •
     
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    Me lo ricordo Gabbo! Spero che abbia la giustizia che merita!
    Anche se il poliziotto avesse sparato per sbaglio io dico “hai una pistola in mano, che ca**o corri,che ca**o spari in aria!!!”
    La gente deve pensare prima di fare le cose.
     
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  4. hachiko^^
     
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    TgCom

    Sandri, iniziato il processo
    Il padre:"Vedrò in faccia l'assassino"

    E' iniziato in Corte d'Assise ad Arezzo il processo per la morte di Gabriele Sandri, il giovane tifoso ucciso con un proiettile l'11 novembre 2007 nell'area di servizio dell'A1 di Badia al Pino. In aula ci sono i familiari di Sandri. L'agente Spaccarotella dovrebbe entrare all'avvio del dibattimento, quando telecamere e fotografi saranno fatti uscire. "Vedrò in faccia l'assassino di mio figlio", ha detto il padre del giovane ucciso.

    Su richiesta dei difensori, l'agente Luigi Spaccarotella è presente in tribunale ad Arezzo ma ha deciso di entrare solo a telecamere spente. Teme ancora ritorsioni da parte della tifoseria laziale. Un gruppo di supporter infatti presente in aula per assistere al processo che vede Spaccarotella imputato per omicidio volontario per aver sparato il colpo che l'11 novembre del 2007, nell'autogrill di Badia al Pino, in provincia di Arezzo, ha colpito uccidendolo a morte il tifoso laziale Gabriele Sandri.

    Negato il rito abbreviato
    Respinta dalla Corte di Assise di Arezzo, presieduta dal presidente Mauro Bilancetti, la richiesta di rito abbreviato, avanzata dai difensori dell'agente Spaccarotella.

    I familiari: "Vedremo in faccia l'assassino"
    "Vedrò in faccia l'assassino di mio figlio, immaginate come posso sentirmi, le mie sensazioni". Così parla Giorgio Sandri, padre di Gabriele. In Corte d'Assise ad Arezzo si celebra il processo a carico dell'agente accusato di omicidio volontario.

    "Voglio giustizia per Gabriele -gli fa eco la mamma di Gabbo-. Penso solo a mio figlio che non c'e' piu'". In aula anche Cristiano, il fratello maggiore di Gabriele: "Vedremo le sembianze di chi ha ucciso mio fratello". Ai giornalisti che gli chiedevano sulla deviazione del proiettile da parte della rete metallica che separa l'area di servizio dalla carreggiata, su cui punta la difesa di Spaccarotella, Cristiano Sandri ha risposto: "Secondo i nostri consulenti la deviazione non c'è stata".

     
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  5. hachiko^^
     
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    TgCom

    "Agente con pistola a braccia tese"
    Processo Sandri, parla un testimone

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    Al processo sulla morte del tifoso Gabriele Sandri, ha testimoniato Marco Turchetti, il giovane che era alla guida dell'auto su cui venne ucciso il supporter laziale. "Ho guardato l'agente che aveva le gambe larghe e le braccia tese e reggeva una pistola", ha detto Turchetti in Corte d'Assise. Il testimone ha spiegato di aver messo in moto ed essere partito: "Dopo 5 o 6 metri - ha raccontato - ho sentito un colpo sordo".

    "Ero in corsia di accelerazione - ha detto il testimone davanti ai giudici -. Ho guardato il retrovisore e ho visto Gabriele: ho collegato la postura del poliziotto, l'arma in mano e il mio amico che mi ha detto che Gabriele era ferito al collo".

    Alla domanda dell'avvocato difensore di Spaccarotella, Federico Bagattini, che gli sottolineava come nella prima deposizione non avesse specificato la posizione del poliziotto, ha risposto: "Perché erano passate solo quattro ore dalla morte di un mio amico ed ero teso".

    A parlare del rumore sordo è stato anche Federico Negri, altro amico di Gabriele, che ha ricordato quegli istanti: "Ho sentito un rantolo e ho visto Sandri che si accasciava in avanti". A quel punto il giovane ha telefonato al 113 per chiedere soccorso.

    "Ho chiuso subito perché ho visto il cartello di Arezzo. A quel punto ci si è avvicinata un'altra auto ed era della polizia e a loro ho fatto presente la cosa. Sono stato richiamato dal 113 che mi diceva di restare fermo dandomi le prime indicazioni su cosa fare".


     
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  6. hachiko^^
     
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    TgCom

    Sandri, "vetro deviò proiettile"
    Medico:"Trovato alcol in sangue tifoso"


    Il colpo che ha ucciso Gabriele Sandri, il tifoso raggiunto da uno sparo l'11 novembre 2007 nell'area di servizio Badia al Pino, potrebbe essere stato deviato, forse dal vetro del finestrino. Quel giorno, poi, Sandri aveva dei sassi nelle tasche dei pantaloni e nel suo sangue venne trovato alcol. E' quanto ha spiegato in Corte d'Assise, Angelo Stamile, consulente medico legale del pm. Per il delitto è accusato l'agente Luigi Spaccarotella.

    "Il proiettile non è entrato di punta, ma può essere stato deviato - ha spiegato Stamile - e il vetro (del finestrino, n.d.r.) può avere avuto una valenza". Il medico ha proiettato delle foto dei fori di ingresso e uscita del proiettile nel collo di Gabriele Sandri. La famiglia Sandri è entrata dopo la proiezione, mentre l'agente Luigi Spaccarotella era in aula.

    Stamile ha spiegato che il colpo è entrato da dietro e da sinistra, uscendo avanti e a destra, verso il basso rispetto all'ingresso, e che ha rotto la catenina che Gabriele portava al collo. Rispondendo alle domande del difensore di Spaccarotella, Francesco Molino, ha spiegato che nel sangue di Gabriele è stato rilevato un tasso alcolemico dell'1,5, definendolo "abbastanza elevato". Il fratello di Gabriele, Cristiano, ha definito le foto dell'autopsia "uno strazio" mentre la madre Daniela ha detto che avrebbe voluto entrare per sapere se Gabriele avesse sofferto ma che poi le è stato consigliato di non partecipare. Per il difensore di Spaccarotella, Federico Bagattini, "la forma del foro sull'auto e quella del foro sul collo confermano la deviazione. Se c'è ed è imponente non si pone più il problema dell'accidentalità perché la deviazione del colpo era
    lontana dall'auto".

    Esperto: "Colpo accidentale"
    "Spaccarotella non è una persona inidonea, è una situazione di emergenza che rende così ciascuno di noi". A parlare è Riccardo Fenici, perito di parte, docente di psicofisiologia dello stress. "In quella situazione di stress - ha spiegato Fenici - sarebbe impossibile pensare che non possa partire un colpo accidentale. E' abbastanza frequente che possa partire, direi quasi casuale che non parta".

    Alla domanda se il colpo fosse partito volontariamente, il perito ha risposto "assolutamente no. Per la cognizione che la psicofisiologia ci dà, è una situazione tipica del colpo accidentale". Il docente ha poi raccontato di aver fatto dei test su Spaccarotella dai quali si è rilevato che aveva 193 battiti al minuto e dispnea. "Tenuto conto - ha detto ancora Fenici - che le sue reazioni di adattamento sono al di sopra di tutte le soglie che causano perdita di controllo, non c'è volontarietà". Ha poi sottolineato che Spaccarotella ha una capacità fisica "di sopportare lo stress inferiore alla norma".

    Il perito ha poi sottolineato che "sia pure in buona fede c'è un errore tecnico iniziale, ovvero aver sparato in aria mettendo fuori sicurezza l'arma. In condizioni di stress la mano che si contrae indebitamente fa 12 chili di pressione". Fenici ha infine spiegato che Apaccarotella gli ha detto di "aver fatto 8 seduti in poligono in Sicilia e 2 ad Arezzo e questo è insufficiente".

    Nota mia: se quest'uomo era così stressato da non riusciere a rendersi conto di sparare, doveva starsene a casa, non in macchina e con una pistola a portata di mano! Andrebbe sbattuto in galera solo per avere impugnato la pistola da una parte all'altra della carreggiata! Avrebbe potuto colpire una macchina in corsa, creare incidenti, colpire un bambino... Invece ha colpito Gabriele Sandri... Un ragazzo per bene, che dormiva in macchina in attesa di vedere la sua squadra del cuore... La storia dei sassi in tasca che esce dopo 1 anno e mezzo mi sembra proprio una str***ata!!!
    ..Non capisco perchè proteggano così tanto Spaccarotella..
     
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  7. hachiko^^
     
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    La repubblica.it

    Il poliziotto accusato dell'omicidio di Gabriele Sandri ha rilasciato una dichiarazione
    spontanea. La famiglia del tifoso contesta l'assenza di interrogatorio
    Spaccarotella: "Non volevo uccidere"
    l'agente contestato in aula: "Assassino"
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    AREZZO - "Non era mia intenzione uccidere nessuno". Luigi Spaccarotella lo ribadisce in una dichiarazione spontanea rilasciata in tribunale. Ma l'assenza di contraddittorio e di un interrogatorio delude sia i familiari di Gabriele Sandri - il giovane tifoso laziale ucciso da un proiettile l'11 novembre 2007 all'area di servizio di Badia al Pino, del cui omicidio è accusato l'agente della polstrada - che il pubblico in aula. Quando l'agente smette di parlare, al termine dell'udienza in Corte d'Assise d'Appello ad Arezzo, qualcuno urla: "Vergognati, verme, assassino".

    Questa mattina l'agente ha ricostruito quanto accaduto quel giorno, ribadendo la sua versione: di aver agito cioè dopo aver visto una rissa fra tifosi nell'area di servizio opposta, sparando prima un colpo in aria per disperdere i giovani. "Loro sono arrivati prima di me all'autovettura - ha spiegato - e io sono salito sull'aiuola per vedere meglio, avere qualche elemento in più. Allora ho provato a fare un gesto per farli fermare, il gesto istintivo di alzare un braccio, o tutti e due, non ricordo; è passato un anno e mezzo".

    Spaccarotella ha ammesso di essersi reso conto del secondo sparo soltanto quando lo ha sentito: "Non so ben precisare se lo sparo c'è stato mentre correvo oppure a fine corsa", ha aggiunto, rivendicando ancora una volta le sue buone intenzioni; "Non mi sarei mai aspettato, nella mia vita lavorativa, di causare la morte di una persona. Ben lungi da me: io ho sempre lavorato per aiutare le persone". Secondo l'agente "non c'era la volontà di causare la morte di nessuno, volevo solo fermare quello che stava succedendo, e svolgere il mio dovere di poliziotto al meglio".

    Spaccarotella, parlando del momento dello sparo, ha affermato di essere arrivato in affanno alla fine della corsa, "anche per colpa dell'asma che mi perseguita da quando avevo 16 anni": una volta esploso il colpo, "l'auto è partita e ho pensato 'è andata bene'", ha concluso il poliziotto, dicendo di aver riferito, al ritorno, "di aver sparato un colpo in aria, nel senso che non aveva colpito niente e nessuno".

    In aula non sono mancate le contestazioni. Oltre alle grida di "assassino", mentre Spaccarotella parlava, una persona del pubblico ha gridato: "Dicci la verità", ma è stata subito zittita dal presidente della Corte Mauro Bilancetti, che qualche minuto prima aveva invitato ad uscire una persona che stava mostrando una foto di Gabriele Sandri. Davanti al tribunale sono stati appoggiati in terra tre striscioni con scritto: "Bronchite asmatica + stress = il vostro certificato per uccidere. Vergognatevi".

    Grande amarezza da parte della famiglia di Gabriele Sandri, che è uscita dall'aula quando il medico legale di parte civile ha mostrato le riprese dell'autopsia sul ragazzo: "Sono rimasta sconcertata a non sentirlo interrogare. Se fosse onesto direbbe: 'Ho sbagliato, pago'", ha detto la madre di Gabriele, Daniela Sandri. Per il padre, Giorgio, Spaccarotella "ha voluto evitare di dire per l'ennesima volta delle bugie. Se io fossi innocente vorrei affrontare il tribunale per far capire che quello di cui sono accusato non è vero. Invece lui ha parlato di bronchite asmatica e stress, come se con questo fosse possibile difendersi".

    Immediata la replica del legale dell'agente: "E' una persona di una grandissima fragilità emotiva, e quindi probabilmente non avrebbe retto il controesame" ha detto Federico Bagattini, uno dei due avvocati che assiste Luigi Spaccarotella. "Dal punto di vista tecnico, secondo noi, il processo ha offerto degli spunti davvero utili e positivi per la difesa, e non ci sembrava necessario destabilizzarlo - ha concluso - sottoponendo l'imputato al controesame".
     
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  8. • Beatrice •
     
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    LA SENTENZA La corte d'Assise di Arezzo ha condannato a sei anni di reclusione il poliziotto Luigi Spaccarotella, che l' 11 novembre 2007, nell'area di servizio Badia al Pino, vicino ad Arezzo, uccise con un colpo di pistola il tifoso laziale Gabriele Sandri. Il poliziotto, imputato di omicidio volontario, è stato dichiarato colpevole di omicidio colposo e non volontario. Il pm aveva chiesto una pena di 14 anni di reclusione.


    NON ANDRA' IN CARCERE Nonostante la condanna a sei anni di reclusione per l'omicidio colposo aggravato di Gabriele Sandri, l'agente di polizia Luigi Spaccarotella per ora non andrà in carcere: i suoi difensori hanno, infatti, annunciato appello, per cui, in base alle previsioni del codice di procedura penale, l'imputato attenderà in libertà il processo di secondo grado, che si svolgerà probabilmente il prossimo anno. Solo quando la sentenza nei confronti di Spaccarotella diventerà irrevocabile sarà emesso il provvedimento per l'esecuzione della pena.


    L'AGENTE VUOLE TORNARE IN SERVIZIO Gli avvocati di Luigi Spaccarotella, l'agente di polizia condannato ieri a sei anni di reclusione per l'uccisione di Gabriele Sandri, hanno annunciato che il loro assistito vuole tornare in servizio. L'avvocato Federico Bagattini ha spiegato che la sentenza non ha «effetti automatici» sullo stato di servizio di Spaccarotella, ovvero sul fatto che sia stato sospeso dalla polizia. Per il difensore Francesco Molino il rientro in servizio di Spaccarotella «è un problema amministrativo. Oggi è sospeso dal servizio. Spetta ai vertici della polizia decidere. Il mio cliente vorrebbe tornare in servizio, è chiaro. Vedremo».


    SPACCAROTELLA: NON SONO UN RAMBO «Sono un cretino, non un Rambo. Sono solo una persona che ha creduto di fare il suo dovere. Non ho mai preso la mira, lo ripeterò sempre. Non sono un pazzo che rischia di colpire un'auto di passaggio: c'era un'autostrada di mezzo». È uno dei passaggi dell'intervista al settimanale "Visto", della Rcs Periodici (in edicola da domani), concessa dall'agente Luigi Spaccarotella, condannato a sei anni di reclusione per omicidio colposo del tifoso della Lazio Gabriele Sandri. Spaccarotella resta polemico con il sistema dell'informazione che, a suo dire, lo ha condannato senza appello. «Non c'è giustizia in questo Paese. Sono i prepotenti, i forti, quelli che sanno parlare bene, sanno raccontarti e rigirarti, ad avere la meglio. Non gli ignoranti morti di fame come me. Le persone oneste che hanno rispettato le leggi - sostiene - non valgono niente. Antipatica la mia voce, il mio accento meridionale e anche il mio cognome, Spaccarotella. Tutti hanno visto in me l'uomo forte che 'spaccà, che uccide. Invece io sono un padre, un marito e un figlio». Spaccarotella ringrazia quindi tutti coloro che gli sono stati vicini, in particolare i colleghi poliziotti, «perchè hanno riconosciuto che quanto accaduto a me poteva accadere anche a loro. Se ammazzano volontariamente un poliziotto, questo resta un eroe anonimo. Quando un agente sbaglia, o un colpo parte per errore, allora è un killer. Quel giorno dall'altra parte dell'autostrada avrebbero potuto uccidere, sequestrare, rapinare, ma io non dovevo fare nulla. Oggi lo so».

     
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  9. »Sally
     
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    Un processo è lento come una lumaca in Italia, chi fa del male è giusto che paghi.
    Lo vada a spiegare alla famiglia del ragazzo che lui non ha preso la mira.
     
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  10. hachiko^^
     
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    Io non ho parole...Questo individuo ancora prova ad arrampicarsi sugli specchi... E ora vuole tornare anche in servizio?!...Che schifo...


    p.s.C'era già un topic aperto su questa vicenda, potere unirli? Eccolo qui ^.^
     
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  11. »Sally
     
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    Fatto, grazie Ale per averlo detto!^^

     
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  12. • Beatrice •
     
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    Grazie Ale per la segnalazione.


    Io quest’uomo lo manderei a pulire i marciapiedi altro che tornare in servizio. Idem per i colleghi che l’hanno sempre difeso!! Se per loro è normale correre con la pistola carica in mano e sparare colpi di avvertimento ad altezza uomo siamo proprio messi bene!
     
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  13. hachiko^^
     
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    De nada ragazze ^.^


    Si si quando sono loro a compiere i reati è sempre tutto giustificabile! ..No mi dispiace, ma non è così! Non deve essere così!!!
    Spaccarotella deve marcire in carcere per il resto dei suoi giorni!!!
     
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    23/07/2011 - 18/08/2011

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    Dopo il caso di Gabbo,ho la conferma che la dignità e la giustizia di una persona non esista più...
    CITAZIONE (hachiko^^ @ 16/7/2009, 15:52)
    Spaccarotella deve marcire in carcere per il resto dei suoi giorni!!!

    Quoto all'infinto...disonesto!!!
     
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13 replies since 16/1/2009, 18:17   155 views
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