raggio di sole

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  1. tokiettasexybaby95
     
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    Quella mattina mi svegliai con un pizzico di malumore addosso...
    decisi che mentre sarei andata a scuola avrei ascoltato un po di musica col mio
    I-pod...ma dato che la sera prima avevo dimenticato di caricarlo, mi alzai dal letto e accesi il portatile,inserii la password e misi a caricare il dispositivo portatile collegandolo al cavo USB.
    Dopodichè barcollando assonnata mi dirisi verso il bagno, mi sciaquai la faccia e mi lavai i denti. Poi tornai in camera e aprii l'armadio. Non avevo bene in mente cosa mi sarei messa quel giorno. Guardai un po di magliette e ne scelsi una nera con la scritta: "EMO IS NOT A CRIME" in rosso della mia marca preferita: Emily the strangers.
    Infilai un paio di pantaloni neri e aggiunsi una piccola catena ai ganci per la cintura, poi indossai la mia maglietta. Ritornai in bagno e iniziai la mia acconciatura. Feci qualche passata di piastra sui capelli neri lunghi fino alle spalle, poi come al solito cotonai non moltissimo la parte superiore, frugai nel cestello dove tenevo gli accessori e optai per un cerchietto con un fiocco a scacchi nero e rosso.
    Come al solito impiegai più o meno 20 minuti per il trucco nerissimo, passai un po di fard e ritornai di nuovo in camera. Infilai le mie vans nere, poi frugai tra la scrivania e mi misi qualche polsino e qualche braccialetto nero. Misi qualche anello, afferrai la mia borsa a tracolla, e staccando l'I-pod dal portatile uscii di casa.
    Chiamai l'ascensore, e mentre scendevo al piano terra sentii la testa scoppiare, forse era colpa della birra che mi ero scolata la sera prima in fase di depressione, ma non credevo, in fondo era solo una bottiglia.
    In ogni caso infilai le cuffie e la musica iniziò. Decisi di non ascoltare i tokio hotel per evitare di stare ancora più male. Misi una canzone screamo-emo per mandare via lo stress del primo giorno di scuola all'istituto tecnico turistico inglese-tedesco.
    Presi la metro e arrivata davanti scuola le gambe iniziarono a tremacchiarmi un po.
    Mi guardai in giro...Dunque...secchione...secchioni...dark...punk...truzze...pigoldini...
    d'un tratto i miei occhi si illuminarono...
    Siii, Jessica, un'amica di msn, non si sbagliava. Cercai di ricordare bene le sue parole:
    <<mmm...non saprei dove potresti andare l'anno prossimo, se ho capito bene tu sei fan dei tokio hotel, adori il tedesco, e sei emo..potresti provare ad andare al gentileschi...mi pare che li di emo ce ne siano abbastanza!! Vedrai che se ci andrai ti troverai bene..farai tedesco e avrai molti amici^^>>
    Nella parte sinistra del cortile della scuola, regnavano circa 25 ragazzi e ragazze della mia "specie". Mi scappò un piccolo sorrisino di vittoria e mi dirisi verso una panchina...
    Ogni tanto buttavo un'occhiata dalla parte che mi interessava.
    D'un tratto si sedette vicino a me una ragazza bionda con una camicietta rosa chiaro, un paio di jeans e due occhioni azzurri, la classica ragazzina che mamma e papà sognano di avere.
    <<ciao>> disse
    Mi ricordai la mia conversazione con Cecilia, l'unica amica che avevo in carne ed ossa, tutti gli altri miei conoscenti erano "virtuali"...-messenger-...xD
    Ricordo che le dissi che l'anno prossimo ero intenta a fare amicizia solo con persone che potevano riuscire a capirmi, cioè quelli come me. E che non avrei scambiato neanche una parola con tutto il resto del pianeta oltre a loro. Bhe forse sul fatto di non parlare con NESSUN ALTRO era un po troppo eccessivo, ma di certo non era nei miei progetti fare la prima amicizia con una ragazza del genere. Quindi le risposi:
    <<ehm ciao>>
    <<che ascolti?>>
    <<screamo-emo>>
    <<fico, e cos'è?>>
    <<musica!>>
    Un silenzio di circa 2 minuti si calò su di noi, poi lei parlò:
    <<che lingua fai tu?>>
    <<tedesco>>
    <<io francese>>
    <<wow!>>
    Iniziai a perdere un po la panzienza e così decisi di mollare il colpo:
    <<ehm...s-scusa ma...adesso dovrei andare>>
    <<si, okay..vai..magari ci vediamo in giro, qui a scuola eh?>>
    <<certo...>> contaci -.-
    Mi alzai e decisi di fare un giro, di certo non mi sarei allontanata molto, giusto il tempo che la campanella suonasse e sarei tornata indietro.
    Girai intorno al vialetto e passai davanti a un'enorme casa discografica dietro la scuola. Wow, non credevo che ci fosse una casa discografica proprio vicino alla scuola, chissà, magari avrei potuto presentare là la mia musica, magari la mia voce sarebbe piaciuta a qualcuno. Fin ora avevo cantato e suonato solo per hobby, ma magari sarei diventata famosa...l'alternativa sarebbe stata presentarmi ai provini di "Amici" a diciotto anni, ma non mi pareva proprio il caso.
    Decisi di avvicinarmi per guardarla da vicino, così attraversai, e arrivai all'altro marciapiede. Con le mani nelle tasche scrutavo con attenzione dalle finestre.
    D'un tratto una macchina enorme nera parcheggiò a circa 5 metri da me, ma non ci feci molto caso, e continuai a scrutare la casa.
    Sentii sbattere la portiera e...mi parve di sentire parlare tedesco..da quanto capii erano delle lamentele, diceva più o meno -cretino non potevi andare più veloce? siamo in ritardo- poi sentii richiudere la porta dell'edificio e, un po curiosa, mi sporsi un po per vedere di chi si trattava..quello che riuscii a vedere fu soltanto un ragazzo vestito di nero e con una borsa in mano girare l'angolo.
    Aggrottai un po le sopracciglia. Poi mi accorsi che forse ero stata per troppo tempo la davanti, così tirai fuori dalla tasca il cell..
    <<oh merda, le 7:54!!!!!>>
    Mancava un minut all'entrata della mia nuova scuola...corsi e arrivai davanti all'entrata col fiatone..
    cavoli il cortile era quasi vuoto. Entrai a scuola e non sapevo assolutamente cosa fare..mi avevano avvisato che il primo giorno i ragazzi del primo anno sarebbero stati riuniti nell'aula multimediale, e che a guidarli sarebbe stata una bidella...
    mi sa che mi ero persa il gruppo, e non sapevo assolutamente dove fosse quella cacchio di aula..
    Così con un po di timore mi avvicinai a un ragazzo emo abbastanza grande..mi sa che forse 16 anni li avrebbe avuti tutti..
    <<ehm..scusa, per caso sai dov'è l'aula multimediale?>> dicendo così non mi ero accorta di avergli poggiato con delicatezza una mano sulla spalla, chissà se sarebbe stata una buona idea..magari gli avrebbe dato fastidio.
     
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0 replies since 31/1/2009, 18:01   78 views
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