-
•Das Mädchen Musik•.
User deleted
Capitolo 12
<3
Bill…Bill...Bill…
La campanella della scuola suona ed io neanche me ne accorgo.
Che strano.
Forse sono troppo impegnata a pensare…pensare…pensare…
Il mio migliore amico Marco inizia a strattonarmi.
”Anastasia!! Porca miseria! C’è il compito di Latino fra 5 minuti!!! Ti rendi conto???!!”
”Aaah aah…certo”
”Anastasia non puoi farmi questo sai?? Mi devi a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e aiutare! Lo sai vero??”
Mi guarda con un viso estremamente terrorizzato. Perché?
Ah si.
Io stavo ancora sulle nuvole.
”Emm um…Si. Okay. Ti aiuto io. Non ti preoccupare.”
”Ma oggi cosa hai? Stai con la testa chissà dove!!” ed agita le mani in un modo assurdo.
”Mi nascondi qualcosa??” E mi guarda attentamente.
”No, tranquillo. Semmai te lo dico questa sera…” Neanche mi fece finire la frase che già stava andando fuori dall’aula cantando La Isla Bonita di Madonna.
Allucinante.
Però gli voglio un bene…
Sorrido.
La campanella suona.
La ricreazione è finita.
Latino mi attende.
Capitolo 14
<3
Ritorno a casa.
La versione è andata benissimo.
Sono un vero genio in latino.
Ovviamente.
Rido dei miei stessi pensieri.
Mi incammino in cucina, verso il mio panino.
Lattuga, bresaola e parmigiano.
Che bontà.
Ho già programmato tutta la mia giornata.
Shopping puro!
Assolutamente si.
Dopo tutto.…non guasta mai ritrovarsi con un po’ di buste tra le mani ed inciampare ogni 3 metri perché avendo la busta della Diesel vedere il marciapiede è impossibile.
E già.
Ma diciamolo fino in fondo.
Sono talmente entusiasta di rivederlo che…
Sospiro.
I pensieri dell’amore sono così…
Mi sdraio sul letto.
Penso a te.
Sarebbe fantastico prenderti per mano…
vorrei sfiorarti le labbra con le dita e poi baciarti dolcemente...
passare ore a guardare null'altro che i tuoi occhi…
stringerti e ascoltare null'altro che il tuo respiro..
Il panino può anche aspettare.
Capitolo 15
<3
Oddio.
Quanto non sopporto il prof di scienze.
Priore.
Si, ebbene si.
Questo uomo mi sta rovinando la vita.
Si, ebbene si.
Scrivo gli appunti senza neanche farci caso.
Marco scriveva come una macchinetta.
Un robot.
Ecco.
Esatto.
Un robot.
Gli sorrido e lui altrettanto.
”Che sto facendo?”
”Stai migliorando in scienze, no?”
”Ceeeeeeeeeeeeeeeeeerto”
Mi misi a ridere.
Dopo 2 ore di spiegazione la campanella suona.
Finalmente.
Tutti hanno chiuso il quaderno degli appunti e iniziano a scendere.
Tutti in palestra.
Io non vado.
Mi metto a guardare la finestra.
La vita al di fuori della scuola.
Come è bella la vita.
Capitolo 16
<3
Oddio.
Quanto non sopporto la prof di matematica.
Scarlatella.
Si, ebbene si.
Questa donna mi sta rovinando cinque anni di vita
Si, ebbene si.
Neanche concludo il polinomio allucinante che la campanella suona.
”Del Vecchio, porta questa circolare all’aula 25.”
”Si professoressa…Aula 25…Sta in fondo al corridoio vero?”
”Si...Del Vecchio…in fondo al corridoio…”
Che tono avido.
Mamma mia.
Vabbè.
Avrà sicuramente passato un’infanzia difficile.
Sicuro…
Ho preso la circolare e mi avvio verso l’aula.
Apro la porta.
Poso il foglio sulla cattedra.
Ora mi aspetta un’ora di storia.
Che bello…
”Hm hm…Ciao…tu sei la ragazza del 5G?”
Mi giro e davanti a me trovo il ragazzo più bello della scuola.
Giacomo. Il ragazzo del 5G il quale gli piaccio.
Da ben 3 anni.
Pieno di ragazze.
Pieno di bellezza.
Biondo.
Occhi color miele.
Bocca stupenda.
Ma mai quanto Lui.
”Si. Sono una delle 23 ragazze del 5G.”
”Per me le altre 23 non esistono…”
Mi si avvicina molto eroticamente.
Ma dopotutto non è volgare.
Mi piace come mi si avvicina.
O si.
O noo.
Io.
Lui.
Soli.
O noo.
Lo guardo negli occhi per vedere le sue intenzioni.
No.
Non voglio tradire il mio Amore.
No.
Meglio che non lo guardo negli occhi e inizio ad uscire.
Ma lui mi cinge i fianchi.
Io cerco di scappare dal semi-abbraccio.
”No, guarda ti stai sbagliando sul mio conto. Non sono una ragazza così. Lasciami.”
”E dai…intanto non è che ti faccio male…”
Da quelle parole così disgustose, iniziai a divincolarmi sempre di più ma lui mi teneva forte a sé.
”Ho detto l-a-s-c-i-a-m-i.”
Lui non fece nulla.
”L-A-S-C-I-A-M-I!!”
Mi baciò.
No.
No.
NO.
Mi allontano bruscamente.
Lo guardo negli occhi. Con Cattiveria. Pure Disprezzo.
Basta.
Gli do uno schiaffo da fargli girare la testa a 360°.
Esco dall’aula.
Piango.
Inizio a correre verso il bagno delle ragazze.
Mi hanno stancato.
Tutti.
Perché quando ti voglio tu non ci sei mai??
Capitolo 17
<3
Aprile.
La primavera.
Il Sole.
Un mese in meno per vederti.
E’ Domenica ed io me ne sto sdraiata sul prato verde e fresco della splendida Villa Borghese.
Le mie amiche parlano a più non posso.
Io me ne sto in silenzio a godermi i caldi raggi del Sole.
Amo la mia tranquillità.
Amo il silenzio.
Non voglio parlare a vanvera come tante ragazze su questo pianeta.
”Ania, che ne dici se prendiamo il risciò?”
Mila mi guarda sorridendo.
”Certo! Andiamo, dai.”
Le mie amiche ed io iniziamo ad incamminarci verso il centro della Villa.
Improvvisamente, il mio cellulare iniziò a squillare.
Marco, naturalmente.
”Pronto???”
”Pronto? Marco, sono Anastasia.”
”Ma daaaaaaaai???”
”Okappa…Ho già sbagliato…si…io attapirata…Comunque, dimmi tutto…”
”Non puoi capire che cosa mi è successo oggi!!!…”
E’ preoccupante quando Marco inizia una telefonata con questa frase…
Inizia a parlare per tre ore di seguito senza prendere fiato.
Questo ragazzo è assurdo.
D’altronde gli amici devono essere ascoltati…non è così??
P.S. Se non è così ditemelo subito.
Capitolo 18
<3
Gli esami di Maturità.
22 Giugno.
Quanto sono facili.
Tutti si creano delle trippe mentali per poi…rendersi conto che sono davvero stupidaggini.
Io non voglio pensare.
A nulla.
Voglio rivedere solamente te.
Capitolo 19
<3
Strano.
Il mio cuore non gioisce.
Anzi.
E’ preoccupato.
Molto preoccupato.
18 Luglio.
Roma.
2012.
Tokio Hotel.
Bill…Kaulitz…
Il vestito che avevo provato 3 mesi fa non lo vedevo più come una volta.
Non era più bello su di me.
Attraverso i miei occhi.
L’abito era lungo.
Lunghissimo.
Spalle scoperte.
Colore arancione e turchese.
Arancione.
Il Suo Colore preferito.
I miei occhiali nascondono la preoccupazione che esercita pressione su tutti i miei pori.
Soprattutto sul mio Cuore.
Camminavo per la stradina che portava alle Capannelle.
Capannelle.
Dove la prima volta ci siamo guardati negli occhi.
Dove la prima volta ho capito quanto amavo e amo Bill.
Dove forse la prima volta Bill si innamorò.
Sono le 23:30.
Un po’ tardi.
Mentre a casa mi preparavo fui presa da un senso di ansia che mi bloccò per due ore.
Meno male che è passata.
La Sua Voce ancora non la sento.
Mi fermo.
Io Voglio sentire la Sua Voce.
Inizio a correre per la piccola strada.
Chiudo gli occhi.
Voglio sentirla.
Voglio sentirla.
Sono arrivata quasi al cancello.
Inizio a sentire un bisbiglio.
No, non è un bisbiglio.
E’ Lui.
Corro, Corro, Corro…
Senza fermarmi.
Quel bisbiglio ora è voce.
Entro nello stadio.
La folla è tantissima.
Rimango incantata.
L’aria di questa sera è frizzante.
Leggera.
Cammino.
Cammino.
Non capisco più nulla.
Mi affaccio dalla tribuna.
Tu.
[…]
Mi si ferma il cuore.
Non so per quanto tempo.
Mi si è fermato.
La Tua Voce.
By Your Side.
. -
^^...IchLiebeBill...^^.
User deleted
Non ho parole per descrivere questa fanfiction!
Più che stupenda!
Io.. non puoi capire, quanto ti capisco.
Continua prestissimo, voglio sapere.
Bravissima!
Ciaoooo! ^^.
...Ti Amo... |
