Amore senza fine..

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  1. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Ragazze, come avevo promesso eccomi qui con il continuo di "Ricordo..".
    Io mantengo sempre le mie promesse.
    Eccovi, il primo capitolo anche se è poco.
    Ma sappiate, che i prossimi saranno più lunghi.
    Spero vi piaccia.
    Buona lettura, e grazie sempre a tutte.

    1° Capitolo



    Due anni dopo..



    Erano passati esattamente due anni da quel giorno.
    Erano pochi?
    Erano tanti?
    Forse era poco tempo, ma per qualcuno era un’eternità...

    Anita, ricordava tutto perfettamente adesso.
    Si era già diplomata a pieni voti e.. da lei c’era da aspettarselo.
    Aveva finalmente preso la maturità.
    Ora si stava preparando per il test d’ammissione all’università.
    Tom aveva lasciato la scuola perché non aveva intensione di continuare senza il fratello.
    Non ce la faceva senza di lui, completamente.
    Per il momento non aveva intensione di lavorare, non adesso.
    Simone aspettava con ansia il ritorno del figlio.
    Diceva che la casa sembrava vuota senza di lui.
    Quando Tom era insieme al gemello, cambiava tutto.

    Pomeriggio.
    Tom era in camera sua, che suonava la sua adorata chitarra e.. nel frattempo pensava.
    Qualcosa lo distolse dalla musica e dai suoi pensieri: il cellulare.
    Iniziò a squillare, così rispose.
    Fissò il display: Bill.
    Tutto felice rispose.

    <<pronto, Bill? Ciao. Come sempre, sono felice di sentirti.>>
    <<ehi, ciao fratellino!>> disse, anche lui contento. Poi proseguì.<<allora, cosa stai facendo?>>
    <<io? Niente. Suonavo, tu?>>
    <<nulla sono nella camera d’hotel.>> disse, stavolta con un tono più triste.
    <<capisco. Ma.. quando hai intensione di tornare? Qui sentiamo la tua mancanza>>.
    <<chi? Tu e la Mamma? Comunque, penso di tornare presto>>
    <<d’accordo. Guarda, che non siamo soltanto io e la Mamma a sentire la tua mancanza. Anche Anita, Lorenzo e Roberta.>>

    Non appena Bill udì quel nome, gli si gelò il sangue.
    Tacque per qualche minuto, non gli usciva nessuna parola dalla bocca.
    In tutto quel tempo, in quei due anni, non aveva smesso di pensarla un attimo.
    Era incancellabile, indelebile dal suo cuore.

    <<bill? Ci sei?>>
    <<ahm.. sì, scusa Tom. Adesso devo andare, ok?>> mentì.
    <<come vuoi..>>
    <<comunque, tornerò presto. Mi mancate tanto anche voi. Ciao.>>

    E subito senza neanche aspettare che il fratello rispondesse, riattaccò.
    Non avrebbe dovuto nominarla.
    Si distese di peso nel letto, e fissò il vuoto.
    Non c’era nulla da fare, la amava e basta.
    In realtà Bill non sapeva, che lì con Tom c’era proprio lei.

    Anita era seduta sul letto del ragazzo, e lo stava ascoltando mentre suonava.

    <<ha chiuso presto.. Come mai?>> disse la ragazza, non contenta nella voce.
    <<mi ha detto che doveva andare.. non lo so.>>
    <<va bene..>>
    <<ma cosa c’è? Ci sono io, no?>>
    <<tom, per favore smettila>> rispose, infastidita.

    In quei due anni invece, tra loro c’era solo stato un bacio ma nulla di più.
    Lei non è voluta andare oltre, non ci pensava nemmeno.
    Quello, era solamente stato un momento di debolezza nient’altro.

    <<non ti sarai mica dimenticata del nostro bacio. Non ha avuto alcun senso, per te?>>

    Quelle parole.
    Le ultime.
    Le stava sentendo di nuovo.
    Erano le stesse che aveva pronunciato Bill, quelle volte che si erano baciati.
    Senza dire una parola, Anita si alzò e si dileguò.
    Andò a casa.
    Era sempre la stessa, non era per niente cambiata.
    Semplice come sempre.
    Quel volto così fine e bello.
    E lei era fiera, di essere rimasta la stessa.

    Anche lei non aveva mai smesso di pensare un istante a Bill.
    Lo amava ancora, lo aveva sempre amato.
    Era ancora innamorata.
    I suoi sentimenti non erano cambiati.
    A passo veloce, arrivò a casa.
    Entrò, e andò nella sua stanza.
    Si chiuse lì dentro, e si prese la testa fra le mani.
    Alcune lacrime cominciarono a rigare il suo viso.
    Quelle lacrime che dopo due anni, non erano mai sparite.

    Fine 1° Capitolo

    Siate sincere.
    Ciao! ^.^

    Edited by ^^...IchLiebeBill...^^ - 25/4/2009, 20:44
     
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  2. lady rock
     
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    bella^^ dai continua che sono curiosa^^
     
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  3. ***Gexic@__Bill fur immer***
     
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    teschora?ricordo? è meraviglioso questa allora sarà una favola bellissimooooo
    bravissima
    sono contintissima

    di leggere il continuo tiii
     
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  4. Oo.NadiaKaulitz.oO
     
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    bellissima *-*
    continua presto..!!!
     
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  5. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Grazie mille a tutte! *____*
     
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  6. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    2° Capitolo



    In una camera d’hotel, c’era il silenzio totale.
    Ciò che ricopriva quella stanza era dolore, malinconia..
    Bill giaceva ancora sul letto.
    Avrebbe voluto chiamarla.
    E se.. lei avesse reagito male?
    No, non l’avrebbe permesso.
    Così prese il giubbotto e uscì di corsa.
    Aveva bisogno di una boccata d’aria, e di conseguenza di fare due passi.

    Che strano.. non aveva conosciuto nessuno in quei due anni.
    Forse perché.. non l’aveva voluto lui.
    Cosa molto ovvia.
    Di certo non passava inosservato, di fronte alle ragazze.

    Intrufolò le mani nelle tasche, e camminò a passo un pò accelerato.
    Decise di andare al Duomo.
    Lì, c’erano sempre così tante persone.
    Tanta allegria.
    Chi girava per i negozi, chi rideva..
    Gli faceva bene, stare un pò in mezzo alla gente.
    Anche lui iniziò a vagare per i negozi.
    Qualcosa doveva pur farla, non poteva starsene fermo in un angolo.
    --------------------------------------------------------------------------------------------

    Poco dopo, nella camera di Anita vi entrò Roberta, la madre.

    <<tesoro..>>

    Lei, che era girata su un fianco si voltò verso la madre.

    <<che c’è, Mamma?>>
    <<cosa fai qui? Pensavo.. fossi da Tom.>>
    <<infatti, ma sono tornata.>>
    <<ok.. posso sedermi vicino a te?>>
    <<certo, accomodati>> disse, indifferente.

    La madre si sedette accanto alla figlia, e la guardò.

    <<qualcosa non va?>>
    <<no, va tutto alla perfezione.. tranquilla.>> mentì.
    <<a me non mi pare. Allora.. perché stai piangendo?>>

    Era così furba Roberta, si accorgeva di tutto.
    Di ogni minima cosa.
    La ragazza non poteva nascondersi da niente.

    <<niente è che.. Bill.> disse, triste.
    <<bill?>>
    <<sì, mi manca da morire. Vorrei che fosse qui.>>
    <<vedrai che sarà di nuovo qui, presto.>>
    <<lo spero. Puoi.. lasciarmi sola, ora?>>
    <<come vuoi, cara>> disse, alzandosi.

    Acconsentì e si diresse alla porta.
    -----------------------------------------------------------------------------------------

    Il giorno seguente, Tom chiamò il gemello.

    <<pronto, Tom?>>
    <<ehi, Bill ciao! Che fai?>>
    <<niente, mi annoio. Mi sa che fra un pò.. esco, tu?>>
    <<anch’io sono qui. Senti.. ma quando vieni?>>
    <<me l’hai già chiesto ieri.>>
    <<lo so.. scusa.>>
    <<tranquillo. Te l’ho detto, torno presto. Mica ti lascio solo, eh?>> disse, ridendo.
    <<va bene, ci credo. Vabbè, mi sta chiamando la Mamma. Casomai ci sentiamo dopo, d’accordo?>>
    <<ok, ciao. A dopo, ti voglio bene.>>
    <<anch’io>>

    Fine della chiamata.
    ------------------------------------------------------------------------

    Anita era uscita a sbrigare delle faccende per quanto riguardava l’università.
    Aveva scelto facoltà di medicina.
    Da grande, voleva diventare una bravissima dottoresse e, probabilmente ci sarebbe riuscita.
    Era un mestiere che le era sempre piaciuto.

    Nei giorni successivi, Bill aveva molto riflettuto al fatto di tornare.
    Voleva farlo a sorpresa, senza avvertire nessuno.
    Così un pomeriggio si diresse all’agenzia di viaggi.
    Stavolta prenotò un biglietto aereo.
    Sarebbe partito il mattino seguente.
    Era felice di questa scelta.
    Avrebbe rivisto dopo due anni la sua famiglia.

    Tom non era mai andato a trovarlo a Milano perché.. Simone non voleva.
    Si sarebbe sentita ancora più sola.
    Che cosa triste.. non vedersi per tale tempo.

    La sera, il ragazzo preparò le valigie.
    Era così.. ansioso.
    Non vedeva l’ora di arrivare l’indomani.
    Probabilmente, non avrebbe chiuso occhio tutta la notte.
    -------------------------------------------------------------------------------

    Ora che sarebbe tornato, cosa sarebbe accaduto?
    Sarebbe andato tutto per il verso giusto?
    Senza incomprensioni e quant’altro?
    Lo sperava tanto.
    Sperava di poter riavere Anita.
    Sperava che lei lo amasse ancora.
    Però.. non sapeva del bacio fra lei e il gemello, durante la sua assenza.
    Come l’avrebbe presa?
    Chissà...
    Forse.. l’avrebbe scoperto presto.
    Per il momento, non voleva pensare a nulla.
    Stava per tornare in Germania, e solamente all’idea era strafelice.
    Non stava nella pelle.
    -------------------------------------------------------------------------------------------

    Stavolta, Tom era in camera dall’amica.
    La stava fissando.

    <<sei bella, sai?>>
    <<tom, ma perché devi fare così? Per favore. Siamo solo amici e basta, ok?>>
    <<mi stai.. dicendo di rassegnarmi, vero?>>
    <<esattamente. Tra me e te non ci sarà mai niente, puoi starne certo>>
    <<d’accordo. Tu vuoi ancora Bill, non è così? Puoi dirmelo, sai che a me puoi dire tutto>>
    <<ma cosa.. stai dicendo? Cosa c’entra adesso tuo fratello?>>
    <<d’accordo, non insisto. Comunque, perdonami per tutto quanto..>>

    Poi si avvicinò alla ragazza per abbracciarla.
    Lei acconsentì, e lo abbracciò pure.
    Si volevano davvero bene.
    Certo, lui avrebbe voluto qualcosa di più ma.. così gli andava anche bene.
    Era contento così.
    Era la sua migliore amica, e per lei lui era lo stesso.
    Cercava di tenersela stretta.
    ---------------------------------------------------------------------------

    L’indomani:

    Bill era già ben pronto.
    Prese con sé le valigie, e scese giù.
    Ad aspettarlo fuori l’hotel, vi era un taxi.
    Salutò garbatamente alla reception, e uscì.
    Mise le valigie nel bagagliaio, e si infilò in macchina.

    Sfrecciarono verso l’aeroporto.
    Adesso, stava veramente arrivando!

    Fine 2° Capitolo

    Ditemi sinceramente ragazze.
    Ciaooo! ^.^
     
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  7. Oo.NadiaKaulitz.oO
     
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    questo capitolo,come sempre,è bellissimo!!!dai continua presto mi raccomando...
     
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  8. ***Gexic@__Bill fur immer***
     
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    :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu: :uyu:

    quanto potty il prottimo
     
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  9. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Grazie ragazze!
    Eccovi il seguito.

    3° Capitolo



    Bill era giunto in aeroporto.
    Fece il ceck-in e si sedette in una delle panchine forate che si trovavano lì.
    Attese, quando poi udì la voce della signorina che fuoriusciva dall’altoparlante.
    Così si alzò, e si diresse verso un’entrata insieme a tutti gli altri passeggeri.

    Una volta sull’aereo, raggiunse il suo posto.
    Si sedette e lasciò cadere il capo all’indietro sulla spalliera, chiudendo gli occhi.
    Era un pò.. stanco.
    Aveva sonno.
    Accanto a lui c’era una ragazza.
    Carina, ma nulla a che vedere con Anita, pensò il ragazzo.
    Portava una gonna né troppo lunga né troppo corta, da cui uscivano le gambe dalla scura carnagione.
    No no, per essere carina lo era eccome.
    Lo fissava.
    Fin quando non allungò una mano, presentandosi.

    <<piacere, mi chiamo Nicole!>>
    <<piacere, Bill>> disse, stringendole la mano.
    <<dove sei diretto?>>
    <<germania.>>
    <<veramente? Non ci credo. Anch’io sono diretta lì.>> disse, compiaciuta. Poi continuò. <<vai lì per una vacanza, oppure.. è la tua città natale?>>
    <<sono nato lì>>
    <<fantastico! Pure io sono Tedesca.>>

    Bill le sorrise dolcemente.
    Continuarono a parlare per il resto del viaggio, finchè non si zittì per un pò e il ragazzo potè cercare di addormentarsi.
    ----------------------------------------------------------------------------------

    Anita, era tornata a casa.
    Era andata a fare una breve passeggiata.
    Si sentiva strana.
    Così andò a stendersi nel suo letto.
    Poi decise di chiamare la madre.

    <<mamma? Puoi.. venire un attimo?>>
    <<arrivo.>> rispose Roberta, dall’altra stanza.

    Poi entrò.

    <<dimmi, tesoro>>
    <<mi sento.. male.>>
    <<oh, no. Fa’ vedere un pò.>> disse, preoccupata posandole una mano sulla fronte.

    Era bollente.

    <<temo che hai la febbre. Sei caldissima>>
    <<no. Odio la febbre, e tutto ciò che ha a che fare con essa. Ma perché proprio a me?>>
    <<non lo so. Comunque, mettiti subito a letto. Copriti bene e non alzarti, d’accordo?>>
    <<va bene..>>

    La ragazza acconsentì, e Roberta si dileguò.
    Ci mancava solo questa, pensò Anita.
    -------------------------------------------------------------------------------------------

    L’attesa era terminata.
    Bill era finalmente atterrato in Germania.
    Scese insieme agli altri dall’aereo.
    Poi quella ragazza lo fermò.

    <<ehi, Bill è stato un piacere>>
    <<grazie, anche per me>> disse, sorridendole.
    <<ti va se ci scambiamo i numeri? Magari, qualche volta ci vediamo>>
    <<ahm.. ok.>>

    Velocemente, si scambiarono i numeri e dopo essersi salutati si dileguarono.

    Dopo ciò, Bill recuperò i bagagli, e poi si diresse a un taxi.
    Compì la stessa operazione che aveva fatto a Milano, e si infilò dentro la gialla macchina.
    Era impeccabile come sempre.
    Indossava un bel paio di occhiali da sole; il che faceva risaltare ancor di più la sua bellezza.

    Si mise a pensare.
    Aveva fatto bene a dare il numero a quella ragazza?
    Sembrava simpatica.
    Ma lui amava soltanto una.
    Non c’era altro posto nel suo cuore, era inutile.
    ------------------------------------------------------------------------------------------

    Tom stava aiutando Simone a preparare per pranzo.
    Avrebbero mangiato pasta alla carbonara.
    Non sapevano che di lì a poco, sarebbe arrivato qualcuno.
    Qualcuno che aspettavano da tanto, e che li avrebbe fatti felici.
    --------------------------------------------------------------------------------------

    Anita era a letto, sotto le coperte.
    Aveva la febbre alta.
    Stava molto male, e non aveva alcuna intensione di alzarsi.
    ------------------------------------------------------------------------------------

    Bill era ormai a casa.
    Consegnò i soldi al tassista, e scese dall’auto.
    Prese i bagagli, e si diresse alla porta.
    Suonò.

    Tom andò ad aprire.
    Aprì e..

    <<allora? Contento di vedermi?>> disse, togliendosi gli occhiali.
    <<bill?>> disse, incredulo.
    <<e chi sennò, fratellino?>>
    <<uaaaa, Bill!>>

    Si abbracciarono fortissimo.
    Un abbraccio tanto desiderato da due anni.

    Simone, udendo quelle urla di gioia andò pure alla porta.

    <<bill? Tesoro mio, sei tornato!>>

    Anche lei corse fra le braccia del figlio.
    Lo accarezzò.

    <<che sorpresa! Ma che perché non ci hai avvisati?>>
    <<volevo appunto farvi una sorpresa, Mamma!>>

    Si abbracciarono tutti e tre.
    Poi rendendosi conto di essere ancora sulla porta, entrarono tutti.
    Bill andò a posare le valigie in camera sua, seguito dal gemello.

    <<allora, come mi trovi?>> disse Bill.
    <<sempre uguale! E tu a me?>>
    <<anche tu non sei cambiato. Ovvio si vede che siamo più grandi>>
    <<sì, lo so. Sono sempre bellissimo!>>
    <<cominci a fare il modesto?>>
    <<lo sono sempre stato. Eddai, arrenditi io sono molto meglio di te>>

    Risero insieme.
    E Debora?
    Che fine aveva fatto?
    Si erano lasciati.
    Lei, si era accorta di non provare più nulla per lui.
    Stavolta era lui ad avere il cuore a pezzi.
    Ormai però.. era passato tutto.
    La vita continuava, no?
    Non poteva sempre stare in pena per lei.
    Ora, era felice all’idea che il fratello fosse nuovamente lì con lui.

    <<bill? Non puoi capire quanto sia contento del tuo ritorno. Mi mancavi tanto>>
    <<anche tu a me.>>

    Si riabbracciarono nuovamente.
    Poi, arrivò l’ora di pranzo e scesero a mangiare.
    Dopo, si misero a parlare senza tregua.
    Fin quando.. Bill chiese a Tom di Anita.
    Desiderava tanto avere sue notizie.
    Era certo, che si sarebbero rivisti presto.

    Fine 3° Capitolo

    Ciaoooo! ^.^
     
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  10. Oo.NadiaKaulitz.oO
     
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    bellissimo *-*
    continua quando puoi!!...^_^
     
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  11. ***Gexic@__Bill fur immer***
     
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    oddio mio ma è favolosissimo bibi è tonato
    bibi è tornato
    bibi è tornato
    evvai viva bibi
    ok mò me ricompongo
    potty??velo
     
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  12. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Grazie di cuore ragazze!
    Posto domani! ^^
     
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  13. ^^...IchLiebeBill...^^
     
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    Scusate il ritardo, ragazze.
    Eccovi il seguito.

    4° Capitolo



    Il giorno successivo, i gemelli erano già svegli.
    Era mezzogiorno.
    Si ritrovavano nella camera di Tom.

    <<tom? Oggi voglio vedere Anita>>.
    <<davvero? Perfetto! Però.. prima devo avvertirla>>
    <<sì, ma non dirle che ci sono io. Voglio fare anche a lei una sorpresa!>> disse, felice.
    <<d’accordo. Ora la chiamo>>

    Prese il cellulare, e chiamò l’amica.

    Anch’ella era già sveglia, ma stava male a causa dell’influenza.
    Quando sentì squillare il cellulare, allungò un braccio dolorante verso il comodino e lo afferrò.
    Poi rispose.

    <<tom? Ciao..>> disse, con voce tremante.
    <<ehi, ciao. Ma.. cos’è successo? Ti sento strana>> chiese, preoccupato.
    <<ho preso una bella influenza, ecco perché>>
    <<no, mi dispiace tanto. Io oggi.. volevo venire. Ho una sorpresa per te>>
    <<che genere di sorpresa?>>
    <<non posso dirtelo. Però.. se stai male, vengo un’altra volta tranquilla>>

    Al suono delle parole “se stai male”, Bill sgranò gli occhi.

    <<mmm.. sono indecisa, sai?>>

    Il ragazzo, aspettò qualche minuto; giusto il tempo affinché la ragazza decidesse.

    <<allora?>> chiese, speranzoso.
    <<forse è meglio di no.. Guarda Tom, lascia stare. Vieni quando starò bene, oppure nei giorni a seguire, ok? Per ora non me la sento>>
    <<certo, capisco. Allora, ciao e mi raccomando guarisci presto, eh? Ti voglio bene!>>
    <<anch’io!>>

    E riattaccarono.
    Tom si voltò e trovò di fronte a sé, il fratello con gli occhi spalancati e che.. a quanto pare, aspettasse una spiegazione.

    <<vuoi parlare, per favore?>>
    <<nulla di grave. Ha preso l’influenza>>
    <<cosa? O.o E ti sembra “nulla di grave”? Insomma.. non se la sente?>>
    <<no.>>
    <<beh, non mi importa. Io ci vado lo stesso. Voglio farle visita. Ho una ragione in più per andarla a trovare>> poi proseguì <<e tu vieni con me>>
    <<ma no, cosa dici. Non voglio. Non vedi cosa ha detto?>>
    <<vabbè ho capito. Ci andrò da solo.>> disse, dispiaciuto e con un’espressione afflitta.

    <<eh, va bene verrò con te>>
    <<grazie, Tom!>>

    E lo abbracciò forte.
    Tom, sapeva quanto la ragazza fosse importante per il fratello.
    Così.. anche se lei stava male, decise di accompagnarlo ugualmente.
    --------------------------------------------------------------------------------------------------

    Nel pomeriggio, Bill stava finendo di aggiustarsi davanti allo specchio.

    <<hai finito?>> chiese Tom, impaziente.
    <<ma sta’ zitto. Sei sempre tu quello che perde tempo>>
    <<come no>>

    Quando terminò, avvisarono Simone e uscirono.
    Andarono a piedi, visto che era a pochi passi.

    <<tom? Forse.. sto sbagliando ad andarci adesso, vero?>>
    <<no, non stai sbagliando. Cammina!>>
    <<ok, se lo dici tu..>>

    Poco dopo, si ritrovarono davanti la porta di casa della ragazza.
    Incerti, suonarono il campanello.
    Fu Roberta ad aprire.
    Non appena vide chi era e soprattutto con chi, spalancò la bocca in un sorriso.

    <<oddio, non posso crederci. Bill, sei tornato>>
    <<sì, Roberta rieccomi qui. Ti dispiace?>>
    <<mi dispiace? Sono felicissima.>>

    Roberta, abbracciò forte il ragazzo.
    Anche lei aveva sentito la mancanza; per lei.. i due erano quasi come due figli!

    <<che fate ancora sulla porta? Su entrate.>>

    La giovane donna, si scostò dalla porta lasciando passare i ragazzi.

    <<anita?>> chiese subito Bill.
    <<in camera sua. Ha l’influenza>>
    <<sì, lo sapevamo e lei.. preferiva che nessuno venisse ma.. volevamo vedere lo stesso come stava e quindi..>>
    <<certo, salite pure. Lo sa che Bill è qui?>>
    <<ehm.. no.>> disse, lui.
    <<sarà felicissima. Tranquilli, fate sempre come se foste a casa vostra>> aggiunse infine.

    I ragazzi si diressero dall’amica.
    Arrivati alla porta, Tom la aprì lasciando il gemello fuori.
    Tom trovò l’amica che giaceva sul suo letto.
    Acqua e sapone, ma pur sempre bellissima e.. si notava molto che stava male.
    In viso era un pò.. pallida.
    Tipico effetto da febbre.

    <<ciao Any! Scusami.. volevo vedere lo stesso come stavi>>
    <<che scemo, ma non dovevi>>
    <<allora.. come stai? Un pò meglio?>>
    <<non molto ma.. spero di riprendermi presto.>>
    <<infatti!>>

    Poi la ragazza ricordò della sorpresa, e..

    <<tom? Non avevi.. una sorpresa per me?>>
    <<già, esattamente. Sei pronta?>>
    <<prontissima!>>
    <<preferirei che tu chiudessi gli occhi>>

    Lei acconsentì.
    Tom fece segno a Bill di entrare, e lui piano si posizionò davanti alla ragazza.
    Anita che portava le mani sugli occhi, se le sentì togliere.
    Le dita di quella persona, erano calde e morbide.
    Poi una carezza.
    Credette di riconoscere quel tocco, ma allo stesso tempo, purtroppo.. credeva di sbagliarsi tremendamente.
    E...

    Fine 4° Capitolo

    Cosa accadrà?
    Ciaooo! ^^
     
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  14. Oo.NadiaKaulitz.oO
     
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    dai non lasciarci così sei cattiva...scherzo scherzo!^^
    ti prego continua sono curiosissima...^_^
     
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  15. ***Gexic@__Bill fur immer***
     
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    e che succeera bellittimo
     
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