Juve-Ranieri, ormai è finita

I bianconeri hanno deciso di divorziare dal tecnico a fine stagione, con Ferrara pronto a subentrare in caso di rovinoso k.o. col Milan. Per l'anno prossimo Spalletti piace più di Prandelli, ma una parte della dirigenza vorrebbe Gasperini. Conte,( )Giampaolo e Ballardini gli outsider
Il pezzo di carta non serve più. Eccolo il primo paradosso: l’unico contratto, nero su bianco, è quello che lega Claudio Ranieri alla Juventus. Scade nel giugno 2010. Ma l’unica certezza è che Ranieri non è già più l’allenatore della Juventus. Se ne andrà tra un mese, termine massimo. La disarmante prestazione contro il Lecce ha accelerato tutto. Prendendo in contropiede anche i dirigenti bianconeri. Mercoledì 13 si riunirà il consiglio d’amministrazione. Fino a quel momento nessuna decisione d’urgenza verrà presa. Ranieri resterà in panchina fino solo per le prossime 4 partite. Con Ferrara pronto a sostituirlo, ma solo nel caso che una pesante sconfitta contro il Milan faccia precipitare ancora la situazione. Nella (confusa) attesa i dirigenti bianconeri restano in silenzio. C’è solo una dichiarazione, del presidente Cobolli Gigli. Sintetico: "Sono assolutamente solidale con Blanc e più che mai tifoso della Juventus. Datemi dell’illuso, ma io credo ancora che possiamo arrivare secondi".
LA POLE - Non dice altro il presidente, le parole non servono. Ora ci vogliono soluzioni. In tempi rapidi. Molte idee in movimento. C’è l’ipotesi Spalletti. Una trattativa (almeno informale) è già stata avviata. Ma nessun accordo è stato raggiunto. Lo ha precisato la società subito dopo la sconfitta contro la Lazio. Nessun accordo, ma un’idea che avanza. Piace, soprattutto, alla proprietà. Controindicazione? Spalletti, ormai pronto a dire addio alla Roma, ha un ingaggio importante di 2 milioni netti a stagione. Costi che aumenterebbero con l’arrivo a Torino del suo staff: 6 persone, per un costo complessivo di circa 1 milione netto a stagione. Spalletti è l’uomo d’esperienza, l’allenatore capace di insidiare la leadership dell’Inter. Lui, più gradito di Prandelli, che non avrebbe comunque intenzione di lasciare Firenze.

MOZZARELLE E BUFALE - Idee che si muovono, tendenze che si confrontano. Ce n’è un’altra, caldeggiata da una parte della dirigenza. Che preferirebbe puntare su un tecnico emergente. Definizione piuttosto discrezionale, che vede favorito Gianpiero Gasperini, l’allenatore del Genoa, quello dei miracoli. "Sono bufale e mozzarelle", ha replicato Enrico Preziosi, presidente rossoblù. Una battuta, ma anche una (prima) risposta alla Juventus. Che già ieri ha avviato i contatti con il Genoa. Obiettivo: convincere il Grifone a liberare il suo allenatore. Perché c’è un contratto sino al 2012. Se ne riparlerà, tra qualche giorno. Gasperini è un tecnico cresciuto nelle giovanili della Juventus, non scarterà a priori l’ipotesi di un ritorno a Torino. Ma Gasperini è (soprattutto) un uomo leale, legato al pubblico genoano e al presidente Preziosi. Qui sta il punto: la stima che li lega non può chiudere nessuno scenario. Perché Preziosi non impedirà al suo allenatore di accettare un’irrinunciabile proposta bianconera. Gasperini che emerge, poi due novità, stimolanti. Due tecnici con idee chiare e personalità: Giampaolo da Siena e Ballardini da Palermo. Due nomi nuovi e un nome che torna, anche (magari soprattutto) nella testa dei tifosi: Antonio Conte. (NdM: ) Idee da concretizzare, in fretta. Poi bisognerà firmare un contratto. Ma questo, ormai, pare un dettaglio.
Giampiero Timossi