Ti Amo e Ti Amerò Per Sempre

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  1. †__XxM@ry_Tokiett@_Billin@xX__†
     
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    Autore: †__XxM@ry_Tokiett@_Billin@xX__†
    Rating: NC17
    Avvisi: AU-OOC
    Genere: Romantico-Triste-Erotico-Lime
    Personaggi: Bill e Tom
    BetaReader:.oO SchoKolaDe Oo.





    тι αмσ є тι αмєяò ρєя ѕємρяє


    -Tomi!
    -Tomi!
    Tom aprì gli occhi...
    -Che c'è?.-Urlò Tom assonato.
    -Tomi ho fatto un brutto sogno,posso dormire con te?.-Chiese Bill.
    -Dai Bill,non sei più piccolo.- replicò sbuffando Tom.
    -Ma Tomi...
    -Basta Bill,voglio dormire!- fu la definitiva risposta del biondo, che si girò dando le spalle al fratello.
    -Sei cattivo però.-borbottò il moro, offeso, e capendo che non avrebbe ottenuto nessuna risposta, diede un pugno sul braccio del ragazzo che dormiva.
    -Oh sei pazzo?.-Urlò Tom.
    -Ahhh!uffa Tom lo dici sempre,sempre.- piagnucolò l'altro.
    -Bill,scusami non volevo.- il rasta sembrava davvero dispiaciuto ma questo non importò al fratello che se ne stava per andare, quando Tom lo bloccò per un polso.
    -Scusami,vieni qui.-lo invitò, con occhi dolci.
    Bill si mise sotto le coperte insieme a Tom e si lasciò cullare dolcemente dalle sue braccia per poi addormentarsi.


    *FLASH BACK* (7 anni)


    -Tom vieni un attimo qui.-
    -Si mamma,eccomi!.- il ragazzino corse da sua madre, aveva un'aria grave.
    -Vedi,ti devo dire una cosa importante su Bill.- esordì la donna, la preoccupazione faceva tremare leggermente la sua voce solitamente limpida e velava i suoi occhi di tristezza.
    -Cosa?.-Chiese Tom curioso.
    -Sai che oggi,e andato a fare la visita di controllo...
    -Si,lo so.-
    -Bene,lì il dottore dice che Bill,non è un bambino uguale a tutti.
    Tom rimase immobile, lo sguardo fisso sulla donna davanti a lui.
    -In che senso mamma?
    -Vedi Bill, ha dei... problemi mentali..- mormorò.
    Tom spalanco gli occhi, incredulo
    -Mamma vuol dire che Bill è pazzo?.-il tono del ragazzino era sorpreso e di un'ingenuità disarmante.
    -Ma no amore. non è pazzo..- gli sorrise tristemente, posando una mano sulla sua guancia -è solo che ha un problema che lo porta ad arrabbiarsi anche per piccole cose-
    -E.. e Bill.. Bill sa di avere questo problema?- chiese Tom, con voce spezzata.
    -No è meglio che non lo sappia per ora...-
    Il figlio abbassò lo sguardo, pensieroso e preoccupato per il suo povero fratellino.
    -Promettimi che non lo dirai a Bill,e che litigherete il meno possibile.- disse la madre, implorante, riscuotendolo dai suoi pensieri.
    -Si,mamma te lo prometto.- fu la risposta convinta del ragazzo, che si apprestò a ricambiare l'abbraccio della madre.


    *FINE FLASH BACK*

    Anche Tom si addormentò, tenendo tra le braccia il suo fragile fratellino.
    **
    Il giorno dopo
    -Tomi.-Urlò Bill.
    -Dai Bill,oggi e sabato fammi dormire.- mugolò il rasta.
    -No Tomi usciamo,ti prego.-
    -No, ti ho detto che non mi va!.-Urlò Tom, con un tono arrogante.
    Bill scoppiò in lacrime di fronte a tanta decisione e arroganza e uscì velocemente dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle; il rasta sbuffò, comprendendo il suo errore, e si alzò per seguirlo. Entrò lentamente nella camera del moro e lo trovò disteso sul letto.
    -Bill...- sussurrò.
    Questo non si mosse dalla sua posizione e continuò a guardare il soffitto, le guance ancora rigate dalle lacrime.
    -Dai Bill,ti prego non fare così.-lo supplicò allora il fratello.
    -Vattene!.-Urlò Bill.
    -Bill,dai,e va bene usciamo andiamo dove vuoi tu.-
    -Davvero?.-Chiese Bill con gli occhi che gli luccicavano.
    -Si,però vatti a vestire,che tu ci metti un'ora.-acconsentì il biondo, sorridendo.
    Bill incrociò le braccia, fingendosi offeso, poi fece la linguaccia al fratello:
    -Non è vero,non ci metto tanto- replicò dopo.
    Tom scoppiò a ridere.
    -Lo sai che sei bellissimo.- gli disse dolcemente, tornando serio.
    Bill arrossì alle parole del fratello e uscì dalla stanza farfugliando un "vado a prepararmi".
    -Eccomi Tomi!.-
    -Wau,finalmente,ti aspetto da più di mezz'ora.-esclamò Tom, che nel frattempo stava sfogliando una rivista, seduto su una poltrona.
    -Dai andiamo.- incitò Bill prendendo una borsa.
    I due fratelli camminarono in silenzio per un po'; fu Tom a romperlo proponendo di andare a mangiare un gelato e provocando la gioia del moro.
    **
    Entrarono in una gelateria,Bill ordinò un gelato a 5 gusti mentre Tom un gelato a 3 gusti.
    -Esageri sempre.-si lamentò il biondo, osservando il cono enorme del fratello.
    -Ma no dai,sono solo 5 gusti,ti ricordi quando ne ho presi 8?.-Disse Bill sorridendo.
    -Si mi ricordo,se lo ricorda anche il mio portafoglio.- sbuffò l'altro.
    -Uffa!Non essere sempre tirchio.-
    -Hahaha io tirchio hahaha,ma dai Bill.-
    Usciti dalla gelateria, il rasta si fermò davanti a una vetrina di cappellini, che per lui erano quasi un'ossessione, mentre il moro continuò a camminare, senza accorgersi che il fratello era rimasto indietro.
    -Ehi stai attento.-Urlò un ragazzo che gli era deliberatamente andato addosso.
    -S-scu.- farfugliò Bill, arrossendo violentemente.
    -Oh ma guarda chi abbiamo qui.- esclamò il tipo con un ghigno sul volto.
    Bill alzò lo sguardo e, terrorizzato, riconobbe i due bulli che, da un po' di tempo a quella parte, avevano iniziato a prenderlo di mira.
    -Oggi non hai la tua guardia del corpo.-lo schernì l'altro, un tipo massiccio.
    La vittima rimase in silenzio, pregando silenziosamente che non gli facessero nulla. Nel frattempo Tom si era accorto che il fratello non era al suo fianco e, guardandosi attorno, riuscì a scorgerlo: aveva la testa bassa e davanti a lui erano piazzati due tizi dall'aria poco raccomandabile.
    -Vi prego...non mi fate del male.- supplicò Bill, quasi piangendo.
    Tom si avvicinò, con passo deciso.
    -Ehi!che succede qui.-chiese con i pugni già chiusi, pronto al peggio.
    -Oh guarda chi c'è- rise un bullo, tirando una leggera gomitata al suo compare -la guardia del corpo di questa checca.-
    -Andatevene,se non volete guai.- li minacciò.
    -Si si,c'è ne andiamo.-Disse il secondo bullo.
    -Ma ricordati che non finisce qui...-
    I due ragazzi si allontanarono mentre Bill scoppiò in lacrime trovando rifugio tra le braccia del fratello, che lo tranquillizzò.
    -Non fare così.-Disse Tom accarezzandogli i capelli.
    -Tomi,ho avuto tanta paura.-Disse Bill.
    -Ci sono io,te lo promesso ti difenderò sempre.-sussurrò dolcemente.
    Bill si strinse più forte.
    -Tomi,grazie.-


    *INIZIO FLASH BACK (12 anni)*


    Tom scese le scale,
    -Tom,aspetta un attimo.-Disse la madre.
    -Si mamma dimmi?
    -Tutto bene a scuola?
    -Si perché?.-Chiese Tom preoccupato
    -Ho visto Bill arrabbiato,sicuro che non e successo niente?.-Chiese la madre.
    -Be,si una cosa si...-
    -Cioè?
    -Io per scherzare,ho fatto una battuta su di lui e si offeso spintonandomi davanti a tutti.-spiegò il ragazzo.
    -Ah,lo sai che Bill...si arrabbia per tutto..-
    -Si,lo so,però che pa**e.- si lamentò il biondo, alzando gli occhi al cielo e sbuffando.
    -Che sono questi termini.-Urlò la madre.
    -Scusa...
    -Va bene,però tu lo sai che Bill non sta bene,perché non lo vuoi capire.- il tono della donna era esasperato.
    -Oh mamma,ho capito benissimo che Bill ha problemi non è certo colpa mia.-
    -Non ho mai detto che e colpa tua.-
    -Si va bene.-borbottò il ragazzo.
    Un rumore pose fine alla loro discussione e li costrinse a uscire dalla stanza in cui si trovavano: Bill stava salendo di corsa le scale.
    -Oh no! Avrà sentito quello che abbiamo detto?- si chiese la madre.
    Tom rimase immobile, poi decise:
    -Mamma ci penso io.-
    Entrò nella stanza del fratello e si chiuse la porta alle spalle; si avvicinò a lui e si sedette sul bordo del letto.
    -Bill...- lo chiamò piano.
    Bill non rispose ma, osservandolo bene, si accorse che stava piangendo.
    -No Bill non piangere.-lo implorò, accarezzandogli i capelli.
    -Lasciami in pace.- urlò l'altro, scuotendo la testa e obbligando il fratello a ritrarre la mano.
    -Ti prego Bill.-
    -Basta!Perché tu e la mamma non mi avete mai detto che ho dei problemi?.- chiese disperato.
    -Scusa,era per il tuo bene.-
    -Non è vero! Se davvero mi avessi voluto bene me lo avresti detto!-
    -Bill,ma che dici,io ti voglio un sacco di bene.- fu la dolce risposta di Tom.
    -Si certo come no- sbuffò, dandogli le spalle.
    -Basta Bill.-
    -Tom lasciami in pace, ok?- disse Bill, voltandosi di nuovo verso il fratello, gli occhi rossi di lacrime.
    Tom lo strinse a sè, facendo scorrere le mani tra i suoi capelli corvini, posando piccoli baci sul suo capo e sussurrando:
    -Bill io ti voglio bene più di qualunque altra cosa.
    -Tomi non mi lasciare mai.- lo supplicò il moro.
    -Bill io non ti lascerò mai te lo prometto,ti proteggerò sempre.-

    *FINE FLASH BACK*


    -TOOOOOOOOM!.-Urlò Bill.
    -Si? Che c'è?.-Disse Tom, svegliandosi dai suoi pensieri.
    -Ma perché non rispondevi?.-Chiese Bill.
    -No,scusami stavo pensando
    -Ah...e cosa pensavi?.
    -Ma no niente di che...ti va di andare al parco?.-Propose Tom, per cambiare discorso.
    -Si!!- fu la risposta entusiasta del fratello.
    **
    Al parco...
    -Tomi,che bello il parco è tutto vuoto.-Disse Bill sorridendo,e andò verso l'altalena,Tom lo seguì.
    -Tomi,mi spingi sull'altalena?.-Chiese Bill.
    -Si!.-Rispose Tom spingendolo.

    *INIZIO FLASH BACK* (14 anni)

    -Guarda Tomi! Siamo arrivati al parco!- disse Bill, rivolgendo un sorrisone da bambino al fratello.
    -Oddio Tomi!,guarda lì!- aggiunse indicando una panchina.
    Il biondo seguì lo sguardo del fratello e riconobbe un gruppo di ragazzi che se la prendevano quotidianamente con il moretto, più fragile e indifeso.
    Prima che potesse dire qualcosa anche i ragazzi videro i due fratelli e si avvicinarono a loro, con i volti già deformati dai loro ghigni cattivi.
    -Guardate chi c'è.- disse quello che doveva essere il capo della banda.
    -Oh,il frocietto,e la sua guardia del corpo.-rise un altro.
    -Oh brutto str***o,come ti permetti di chiamare Bill frocietto.- Tom era pronto alla rissa.
    -Oh che paura.-un tipo basso e tarchiato finse di tremare di paura.
    Tom gli diede un pugno in faccia.
    -Oh ma come ca**o ti permetti.-urlò questo, pulendosi il sangue che gli colava dal naso.
    Tentò di rispondere al pugno che aveva ricevuto ma non fu abbastanza veloce perchè il rasta riuscì a bloccarlo prima.
    -Cosa credevi di farmi?- sghignazzò Tom, carico di adrenalina.
    Bill invece tremava e aveva paura.
    -Ti prego Tomi,andiamocene!- supplicò.
    Uno dei ragazzi, approfittando della distrazione del rasta, tirò un pugno nello stomaco del moro che si piegò in due per il dolore, urlando.
    -Brutto bastardo.-Urlò Tom dandogli un pugno in faccia. -Te la prendi con i più deboli,sei un vigliacco.-
    Tom si inginocchiò vicino a Bill e lo abbracciò.
    -Bill ti hanno fatto male
    -T-Tomi portami a casa
    -Si andiamo
    Bill e Tom si alzarono e si avviarono verso casa.
    -Grazie Tomi.-sussurrò Bill.

    .
    *FINE FLASH BACK*

    -Tom ma ci sei?.-Urlò Bill stufo.
    -Oh scusami Bill,andiamo a casa.-
    -No Tomi,rimaniamo un' altro po.- propose Bill, con gli occhi più dolci che riuscisse a fare.
    -Ok,ci sediamo sulla panchina. -acconsentì Tom, alzando gli occhi al cielo, sorridente.
    Bill non rispose e bloccò Tom per un polso,e lo baciò delicatamente sulla bocca. Le loro labbra combaciarono perfettamente in un bacio lento e del tutto nuovo, per entrambi.
    -B-Bill ma p-perché.-Chiese Tom perplesso, allontanando il fratello da lui.
    Il moro lo fissò, stupito del suo stesso gesto, si voltò e corse via senza che il rasta riuscisse a fermarlo.
    **
    Bill ritornò a casa e si buttò sul letto.
    -Bill dov'è Tom?.-Chiese sua madre, che appena l'aveva visto entrare in casa da solo l'aveva raggiunto in camera.
    -Non lo so, mamma.- mentì il ragazzo.
    -Oh..ok..- rispose la donna poco convinta, uscendo e chiudendosi la porta alle spalle.
    **
    Tom entrò in casa e appoggiò le chiavi sul mobiletto accanto alla porta.
    -Oh finalmente!- esclamò la madre -iniziavo a preoccuparmi!-
    -Scusami mamma...è che Bill...-
    -Ma Bill appena detto che non sapeva dov'eri.-incalzò la madre interrompendolo.
    -Cosa? Quindi è a casa?.-Chiese Tom perplesso.
    -Si dove vuoi che sia?- il tono della madre era quasi spazientito - è in camera sua.. ma perchè cos'è successo?-
    Il rasta non rispose alla madre ma corse direttamente nella camera del fratello. Aveva bisogno di sapere, di capire quel gesto così strano e anche un po' sconsiderato.
    -Bill!
    Bill si girò, incrociando lo sguardo del fratello, ma non rispose, voltandosi nuovamente.
    -Bill perché??
    -Tom, voglio stare da solo..-
    Tom uscì dalla stanza e si buttò sul letto.
    A cena Bill e Tom non parlarono, non si guardarono neppure. Era come se tra loro fosse calata una coltre di freddo.
    **
    .
    Il giorno seguente Tom entrò nella stanza di Bill ,ma lui non c'era; accese la luce e vide una lettera sul cuscino. Sulla busta erano scritte solo due parole con una calligrafia che conosceva molto bene "Per Tomi"
    Tom aprì subito la lettera e iniziò a leggerla:

    *Caro Tom,
    quando leggerai questa lettera io non ci sarò più! No. Non sono morto, tranquillo. Sono solo scappato di casa e ti prego con tutto il cuore di non cercarmi.
    Ti ho lasciato questa lettera per dirti che io ti amo,ti amo più di qualunque cosa al mondo. Forse tu non accetterai il mio amore e ammetto di essere stato uno stupido a baciarti. Ma sai, l'ho sempre desiderato tanto! Le tue labbra hanno un sapore così buono! Adoravo quando mi abbracciavi: mi facevi sentire così al sicuro, così protetto. E respiravo il tuo profumo, così dolce, imprimendolo nella mia memoria. Io amo ogni cosa di te: amo il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo giocherellare con i miei capelli quando vuoi consolarmi, il tuo modo di camminare e di gesticolare quando parli. Adesso non potrò più vedere i tuoi occhi limpidi, sentire il suono della tua voce e rifugiarmi tra le tue braccia quando ho paura. Ma non mi pento della mia scelta, è giusto così. Non dimenticarti di me, però! Non dimenticare che sei la persona più importante della mia vita! Non dimenticare che ti amo e ti amerò per sempre..
    Bill*


    Le lacrime scorrevano copiose sul volto di Tom. Anche lui lo amava, ma era sempre stato troppo orgoglioso per dirglielo. Se solo lo avesse fatto Bill non sarebbe scappato di casa, non lo avrebbe lasciato da solo.
    Doveva cercarlo. Non gli importava che lui gli avesse chiesto di non farlo. Doveva trovarlo.
    Iniziò a ricordare tutti i posti dove andavano da piccoli...

    *FLASH BACK (14 anni)*

    -Bill,dai dove mi porti.-Chiese Tom curioso.
    -No,è una sorpresa.
    -Uffa,va bene.-sbuffò l'altro.
    **
    -Ok,ora puoi aprire gli occhi.-Disse Bill.
    Tom obbedì e rimase sbalordito: c'era un prato verde con tanti fiori e una cascata! Non aveva mai visto nulla di più bello.
    -Oh Bill,ma è stupendo!.-Esclamò estasiato.
    -Sono felice che ti piaccia.-Disse Bill sorridendo.
    -Come fai a conoscere questo posto?.-
    -No è un segreto,ci vengo quando sono triste.-Disse Bill.
    Tom non rispose e continuò a bearsi di quello spettacolo naturale.
    -Guarda| qui c'è una casetta sull'albero,andiamo!.- lo invitò il moro.
    -Ma no sei pazzo? E se viene qualcuno.-
    -Ma no che dici,non viene mai nessuno qui.-gli sorrise il fratello.
    -Va bene andiamo.-
    Entrarono nella casetta: era piccola ma molto bella.
    -Oddio che carina.-Disse Tom sorridendo.
    Bill sorrise e prese una coperta e la mise a terra.
    -Vieni sediamoci.-disse Bill indicando il posto accanto a lui
    Tom lo raggiunse e il fratello appoggiò la testa sulla sua spalla.
    -Come vorrei,a volte scappare e vivere qui con te.-Disse Bill.
    -Oh ma sei impazzito?Scherzi vero.-Disse Tom.
    Bill abbassò lo sguardo.
    -Si,certo che scherzo.-Disse Bill tristemente.

    *FINE FLASH BLACK*

    Tom aveva capito dove si era rifugiato Bill. Glielo aveva confidato lui stesso proprio quel giorno di qualche anno prima.
    Finalmente arrivato,andò sopra la casetta di legno e, proprio come aveva previsto, lui era lì, che dormiva. Gli si avvicinò e gli accarezzò il capo.
    A quel contatto Bill aprì piano gli occhi e, una volta messo a fuoco il volto del fratello, scattò a sedere.
    -Ti avevo detto di non cercarmi!- urlò, rivolgendogli uno sguardo arrabbiato ma al contempo triste.
    -Come potevo non cercarti, stupido! Anche io ti amo!- il cuore di Tom batteva veloce, forse anche Bill lo sentiva.
    -Tomi- boccheggiò, abbracciandolo.
    **
    Tom si mise delicatamente sopra di lui e iniziò a baciarlo dolcemente, facendo unire le loro lingue.
    Posò piccoli baci sul suo collo e accarezzò la pelle liscia del moro da sotto la maglietta per poi sfilargliela lentamente. Le sue labbra sfiorarono poi il tatuaggio a stella posto sul ventre del fratello, percorrendone il contorno con la lingua.
    Tom gli slacciò i jeans,e poi boxer. Accarezzò la sua mascolinità prima piano e poi sempre più velocemente, sorridendo ai sospiri del fratello,già eccitato. Scambiò uno sguardo veloce con Bill che con gli occhi lo implorava di continuare e poi percorse con la lingua il suo pene, posò un bacio sulla sua punta e, infine, iniziò a succhiarlo con foga, facendo gemere il moro, che inarcò la schiena e venne subito dopo.Il rasta ingoiò tutto il suo rilascio, dolce come un nettare per lui. Bill lo baciò sulle labbra e poi gli mise la mano nei boxer. Anche il membro di Tom era molto duro ed eccitato. Velocemente gli sfilò i jeans e iniziò a succhiarlo e leccarlo, senza lasciarsi sfuggire nemmeno una goccia di quel liquido. .
    Si scambiarono un altro bacio, dolce e passionale allo stesso tempo.

    -Bill sei pronto?.-Chiese Tom baciandogli la schiena.
    -Si Tomi!
    Tom iniziò ad entrare in Bill e a muoversi delicatamente in lui.
    -Oh Tomi!!!!ti prego più veloce
    Tom lo accontentò subito e aumentò gradualmente la velocità sotto le urla di Bill, che chiedeva ancora di più. Quando finalmente il biondo uscì dal corpo del fratello, quest'ultimo si accoccolò sul suo petto e, insieme, si addormentarono.

    Dopo un paio d'ore si svegliarono.
    -Tomi?.-
    -Si,amore...?.-.
    -Tomi è stato stupendo.-.
    -Si Bill,ma tu di più.-
    Bill arrossì...
    -Ti amo,amore mio-
    -Anch'io ti amo-
    E si baciarono, teneramente, regalandosi quei brividi che solo amandosi avrebbero potuto provare.


    FINE

    Edited by †__XxM@ry_Tokiett@_Billin@xX__† - 26/7/2009, 12:44
     
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  2. BuBuStAr
     
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    o mio dio è bellisima^ ^ !!!
     
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  3. rachele90.
     
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    ma vi rendete conto di quello che scrivete???
    fate schifo, siete pervertite...curateVi!!!!

    fa schifo!
     
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2 replies since 25/7/2009, 15:18   1441 views
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