Pillola abortiva arriva in Italia

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  1. »Sally
     
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    Pillola abortiva arriva in Italia
    Agenzia del farmaco ha dato via libera



    Dopo anni di scontri ideologici, la pillola abortiva RU486 fa il suo ingresso negli ospedali italiani. L'Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera alla registrazione del mifepristone in Italia. Nel 2007 è stata utilizzata in strutture sanitarie, sulla base di protocolli regionali, in oltre mille casi. La commissione prezzi dell'Aifa ha stabilito il prezzo delle confezioni: da 14,28 a 42,80 euro.

    Il percorso è stato lungo e ancora le polemiche non sono finite. Dopo le richieste fatte da alcuni ospedali italiani, nel novembre 2007 la casa farmaceutica france produttrice Exelgyn chiese la registrazione del farmaco in Italia. Anche oggi il mondo politico è diviso tra chi nella pillola vede un atto di civiltà e chi, invece, ne denuncia con preoccupazione la pericolosità e i rischi.

    Chiesa: "Intervenga il governo"
    Dura la reazione del Vaticano: Monsignor Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la vita: "Intervenga il governo"

    Ministero Welfare: "Ancora dubbi su sicurezza"
    "Non sono stati chiariti alcuni punti oscuri del metodo relativi alla sicurezza nell'utilizzo della pillola abortiva RU486. E' il primo commento del sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, al via libera da parte dell'Agenzia italiana del farmaco.

    Metodo usato in gran parte d'Europa la RU486 in Italia non ha avuto vita facile da quando nel 2005 il ginecologo Silvio Viale avviò una sperimentazione del farmaco all'ospedale Sant'Anna di Torino. Nella relazione annuale al Parlamento del ministro della Salute Maurizio Sacconi, si evince che dal 2005 alcuni istituti hanno utilizzato l'approccio farmacologico per l'interruzione della gravidanza.

    Da quanto riferito dalle Regioni, il mifepristone è stato utilizzato in Piemonte e Toscana, per un totale di 132 casi; nel 2006 in Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Trento per un totale di 1.151 casi; nel 2007 invece in Emilia Romagna, Toscana, Marche, Puglia e Trento per un totale di 1.010 casi.

    Attualmente per questa procedura abortiva non esistono rilevazioni sistematiche, ma i dati forniti dalle Regioni indicano una prassi di ricovero in day ospital. E da qui le prime perplessità. Il sottosegretario Eugenia Roccella, infatti, aveva paventato il rischio che nell'uso della pillola per l'interruzione di gravidanza "si ricorra a una prassi diversa da quella consigliata dai protocolli, il metodo infatti rende difficile il controllo che l'espulsione avvenga nelle strutture pubbliche dal momento che dura 14 giorni. Dunque il problema che può porre il farmaco è che l'espulsione non avvenga in una struttura ospedaliera".

    Sarebbero infatti almeno 29 le morti causate dall'uso della RU486 in alcuni Paesi, secondo un documento che la casa produttrice del farmaco ha consegnato al ministero della Salute che a sua volta lo ha girato all'Aifa. Tuttavia, ha confermato il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, di questo dato "non c'è traccia nei verbali del comitato tecnico scientifico dell'Aifa e dell'Emea".

    Il dato positivo è che gli aborti in Italia continuano a diminuire e questo vale per le donne italiane ed anche per le minorenni, mentre la riduzione di pari passo del ricorso ripetuto all'interruzione volontaria di gravidanza (ivg) dimostra che l'aborto non è utilizzato come metodo contraccettivo. Il dato negativo, invece, è che le ivg sono in crescita tra le donne immigrate.


    Pillola abortiva, l'ira del Vaticano:
    "E' un delitto da scomunica"

    Il ginecologo torinese Silvio Viale: "Una vittoria per le donne italiane"
    Apertura del ministro Stefania Prestigiacomo: "Ok sotto controllo ospedaliero
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    ROMA - Il via libera dell'Agenzia del farmaco (Aifa) alla pillola abortiva ha innescato una serie di reazioni contrapposte. Il Vaticano ha subito parlato di "veleno letale" e di "delitto" che comporta "la scomunica" della chiesa per chi la usa, la prescrive o partecipa a qualsiasi titolo "all'iter". I radicali e il centrosinistra hanno invece parlato di vittoria per le donne. Posizioni differenti nel centrodestra.

    Franco: "Decisione molto saggia". "La decisione dell'Agenzia del farmaco - commenta la senatrice Vittoria Franco, responsabile Pari Opportunità del Partito democratico - si dimostra molto saggia ed equilibrata perchè accompagnata da due raccomandazioni che ne regolano l'utilizzo e ne garantiscono l'efficacia: la prima stabilisce in 7 settimane il tempo di intervento e non in 9 come in altri paesi europei, la seconda prevede che tutta la procedura sia svolta rigorosamente in una struttura sanitaria a garanzia totale della salute della donna".

    Rotondi: "Una società senza aborto". "Non mi appassiona il dibattito sulle metodiche abortive: bisogna applicare la legge 194 nel progetto preventivo e puntare al valore di una società senza aborto, come è nelle corde di laici e cattolici". Lo dichiara il ministro per l'Attuazione del Programma di governo e leader democristiano del PdL, Gianfranco Rotondi.

    Papa Giovanni XXIII: "Siamo in lutto". L'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII si dichiara in lutto per l'approvazione della pillola abortiva. ''Sempre più assistiamo infatti a induzione e costrizione nelle mamme che incontriamo in procinto di abortire. Ne è la prova anche il numero sempre maggiore di extracomunitarie che abortiscono, in percentuale molto superiore alle italiane''. "Come Comunità - è la conclusione - vigileremo ora perché nessuna casa farmaceutica accetti di distribuire questo prodotto agli ospedali''.

    Mura: "Finalmente al passo con l'Europa"
    "Siamo finalmente al passo con il resto d'Europa. Le donne che si troveranno costrette a ricorrere all'interruzione di gravidanza ora potranno sceglie di avvalersi di una tecnica farmacologia sicuramente molto meno invasiva dell'intervento chirurgico". Lo dichiara Silvana Mura, dell' Idv e membro della commissione Affari sociali.

    Della Vedova: "Governo non cerchi rivincite". "Ora che l'Aifa ha deciso, in scienza e coscienza, di consentire anche in Italia l'utilizzo della pillola Ru486, nessuno, tanto meno il Governo, cerchi rivincite". Lo afferma Benedetto Della Vedova, deputato Pdl. "Se si vuole mettere in discussione la legge che regolamenta l'interruzione della gravidanza, si abbia il coraggio di farlo direttamente, senza praticare un ingiustificato ostruzionismo politico".

    Gigli: "Un regalo alle multinazionali". "Viene autorizzato un prodotto per curare qualcosa che non è una malattia, malgrado siano state già accertate 29 morti e numerosi casi di infezione a seguito dell'uso della pillola. Si ritorna insomma al significato etimologico della parola farmaco come veleno e viene fatto un regalo alle multinazionali e all'ideologia radicale sulla pelle delle donne". Lo sostiene Gian Luigi Gigli, responsabile del dipartimento Salute e welfare dell'Udc.

    Boniver: "Stop alle polemiche, si usa in day hospital". "Si chiude una lunghissima fase di perplessità che ha caratterizzato il dibattito politico nel nostro Paese. La pillola, che è un'alternativa all'aborto chirurgico, viene usata in quasi tutti i paesi europei dagli anni 80", lo afferma Margherita Boniver (Pdl). "La pillola - specifica - non potrà essere venduta in farmacia, ma somministrata con le apposite garanzie in day hospital e questo credo dovrebbe porre fine a molte polemiche".

    Casellati: "Via libera alla cultura della morte". Il via libera dell'Aifa "è un gravissimo errore, che strizza l'occhio alla cultura della morte". Lo ha dichiarato Elisabetta Alberti Casellati, sottosegretario alla Giustizia. "L'Italia ha una legge, la 194, e ritengo che, anzichè cercare strade alternative o scorciatoie per l'aborto, sia necessario applicare pienamente questa legge, soprattutto sul fronte della prevenzione dell'aborto".

    Licastro: "Modificare le linee guida della 194". "Il governo deve modificare quanto prima le linee guida della legge 194 per adeguare la normativa vigente alla decisione dell'Agenzia". Lo dichiara Simonetta Licastro Scardino, parlamentare del Pdl, membro della commissione Politiche dell'Unione europea del Senato. "Le modalità di esecuzione dell'interruzione volontaria di gravidanza - afferma la senatrice - fino ad ora compiuta all'interno di strutture ospedaliere, come previsto dalla 194, cambiano radicalmente. La pillola assassina, oltre ai pericoli di emorragie e di decessi, comporta un'incertezza sul momento e soprattutto il luogo dell'espulsione del feto".

    Bianconi: "Stiamo diventando un Paese pro morte". "Uccide una vita umana, l'embrione, e mette in grave pericolo la salute psico-fisica della donna, avendo l'unico vantaggio di agevolare le case farmaceutiche e le strutture ospedaliere che non avranno sicuramente interesse a ricoverare la donna fino a quando l'aborto non sia compiuto". Parola della senatrice Laura Bianconi, vicepresidente dei senatori del Pdl e componente della commissione Igiene e sanità. "Quello che proprio non si può accettare - continua la senatrice - è con quanta facilità il nostro stia diventando il paese della cultura pro morte".

    Franceschini: "Non vedo motivo per dire no". "Bisogna distinguere il dibattito politico da quello scientifico. Siccome siamo in un Paese che consente l'aborto per legge, se c'è la possibilità di avere un sistema meno invasivo per le donne non vedo un motivo per dire di no". Lo afferma il segretario del Pd Dario Franceschini a "Faccia a faccia" su Radio3.

    Livia Turco: "Adesso basta con le crociate". Il capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera commenta: "Spero che adesso finisca la crociata contro un farmaco che in realtà era una crociata contro le donne e i medici. Il timore di privatizzare e banalizzare l'interruzione di gravidanza e di lasciare le donne sole nascondeva la sfiducia nei confronti delle stesse donne e dei medici. Ora è necessario garantire che questa metodica abortiva sia utilizzata nel modo più appropriato e nell'ambito della legge 194. Per questo mi auguro che il ministero della Salute definisca insieme alle Regioni delle linee guida per garantire una presa in carico adeguata su tutto il territorio nazionale".

    Palumbo: "Valida alternativa farmacologica". "Dal punto di vista scientifico non ho
    remore sulla messa in commercio della Ru486. Ci sono regole restrittive che garantiscono la salute delle donne e l'Italia non può rimanere fuori dall'Europa". Lo ha dichiarato il presidente della commissione Affari sociali della Camera Giuseppe Palumbo (Pdl). "La Ru486 - spiega Palumbo - rappresenta solo un'applicazione medica della Legge 194 sull'interruzione di gravidanza. Una valida alternativa farmacologica all'intervento chirurgico che dà anche la possibilità a quelle donne, che non possono essere sottoposte per motivi di salute ad un'operazione, di portare a termine la propria scelta di interrompere la gravidanza, sempre comunque entro i dettami della 194. Nulla di più dunque da giustificare tanto allarmismo".

    Il vescovo di San Marino: "Pesticida umano". Monsignor Luigi Negri, vescovo della diocesi di San Marino-Montefeltro, definisce il farmaco un "pesticida umano". Questa pillola "sarà usata per togliersi qualsiasi possibilità di avere un imprevisto di carattere medico. Una decisione di questo tipo non è tecnica e basta, ma coinvolge una concezione dell'uomo e del rapporto uomo-donna".

    Carlucci: "Legalizzato l'aborto fai da te". Gabriella Carlucci, parlamentare del Pdl e vicepresidente della commissione bicamerale per l'Infanzia, ha dichiarato: "Da oggi in Italia viene legalizzato l'aborto fai da te. La decisione dell'Aifa produce una domiciliazione dell'interruzione di gravidanza, in palese violazione di quanto prescritto dalla legge 194, la quale stabilisce che l'aborto deve essere praticato in ospedale e le donne adeguatamente assistite e curate. L'Aifa è stata condizionata dalla campagna ideologica e relativista messa in atto dalla sinistra italiana. A questo punto il governo deve adeguare immediatamente le linee guida della legislazione vigente se non vuole esporre le donne italiane a gravi rischi".

    Movimento per la vita: "Banalizza l'aborto". L'aborto in Italia "è diventato un fatto di massa, di routine, e la pillola Ru486 è particolarmente grave perchè lo banalizza. E in definitiva vuole cancellare fino in fondo l'idea che c'è di mezzo la vita di un figlio. Come si fa a dire che c'era davvero un bambino se per ucciderlo basta bere un bicchier d'acqua o poco più?". A chiederselo è il presidente del Movimento per la Vita Carlo Casini, commentando a Radio Anch'io il via libera in Italia della pillola abortiva.

    Roccella: "Clandestinità legale, contraria alla 194". "Non sono stati chiariti alcuni punti oscuri del metodo relativi alla sicurezza nell'utilizzo" della Ru486: è il primo commento del sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, la quale chiede "chiarezza" all'Aifa. "Come ministero - aggiunge - dobbiamo garantire la compatibilità con la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza e dobbiamo garantire la sicurezza delle donne". Il pericolo, secondo Roccella, è che con la pillola abortiva Ru486 si possa arrivare a una "cladestinità legalizzata" degli aborti. Il metodo dell'aborto farmacologico, ha affermato, "intrinsecamente porta la donna ad abortire a domicilio, proprio perchè il momento dell'espulsione non è prevedibile", in una sorta di "clandestinità legale". Che è "difficilmente compatibile con la 194".

    Viale: "Finalmente!". "Prima di tutto è una vittoria per le donne italiane, che da oggi sono più libere e hanno un'opportunità in più - commenta il ginecologo torinese Silvio Viale (Radicali) - ma la lotta continua perché ora bisogna offrire l'aborto medico in tutta Italia".

    Monsignor Sgreccia: "Delitto da scomunica".
    "Per voce di monsignor Giulio Sgreccia, emerito presidente dell'Accademia per la vita, il Vaticano auspica "un intervento da parte del governo e dei ministri competenti". Perché - spiega - non "è un farmaco, ma un veleno letale" che mina anche la vita delle madri, come dimostrano i 29 casi di decesso. La Ru486 - afferma monsignor Sgreccia - è uguale, come la chiesa dice da tempo, all'aborto chirurgico: un "delitto e peccato in senso morale e giuridico" e quindi comporta la scomunica latae sententiae, ovvero automatica"cladestinità legalizzata" degli aborti.

    La Prestigiacomo:"Ok sotto controllo ospedaliero". "Se sotto controllo ospedaliero, sono d'accordo con l'introduzione della pillola Ru486 anche in Italia". Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Aggiunge: "Non sarei d'accordo se questa pillola fosse venduta liberamente nelle farmacie".


    Edited by »Sally - 31/7/2009, 13:47
     
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  2. Mrs•Littlepoint
     
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    Ammesso che la pillola sia raccomandabile:
    In un certo senso sono contenta, perchè un aborto fatto su un tavolo operatorio può angosciare e disturbare psicologicamente le donne deboli o sensibili.
    Allo stesso, tempo, però, ho paura che una pillola simile potrebbe aumentare gli aborti, cosa giusta solo in certi casi, ma di sicuro contro natura.

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  3. »Sally
     
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    Io non nascondo che sono felice, certo spero non siano vendute come le aspirine.
     
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  4. Mrs•Littlepoint
     
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    CITAZIONE (»Sally @ 31/7/2009, 13:23)
    Io non nascondo che sono felice, certo spero non siano vendute come le aspirine.

    Guarda Bea, è proprio questo che mi preoccupa. Spero sia sottinteso che necessiterà della prescrizione medica...
    L'aborto non è una passeggiata.

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  5. -Bea
     
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    invece non sono a favore di questa nuova pillola.
    E’ senza dubbio una grande scoperta,nulla da togliere per carità, però sono convinta che questa,come la pillola del giorno dopo, non faranno altro che aumentare l’incoscienza delle giovani coppie.
    Fare sesso sicuro è veramente di vitale importanza e troppe ragazzine al giorno d’oggi si rifiutano di guardare in faccia la realtà,tanto male che vada si può abortire o ancora meglio prendere una pillolina che risolverà il problema.
    A mio parere questo farmaco dovrebbe essere fornito solo in situazioni particolari come per esempio le violenze,casi in cui una donna è già abbastanza traumatizzata per l’accaduto o in quei rari casi in cui un contraccettivo orale non ha funzionato ecc..

    Sul quanto comunicato dalla chiesa invece penso che siano davvero dei babbioni e che la loro scomunica possono infilarsela dove sanno
     
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    CITAZIONE (»Sally @ 31/7/2009, 13:23)
    Io non nascondo che sono felice, certo spero non siano vendute come le aspirine.

    Quoto con te.
    Ci vuole una seria regolamentazione per la vendita di questa pillole, sarebbe magari opportuno utilizzarle sotto controllo ospedaliero per tutelare la salute delle pazienti.
    Ad ogni modo, sono favorevole.
     
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  7. Baby_Roby
     
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    Sono contraria a qualunque tipo di aborto tranne casi veramente eccezionali,ergo,sono contraria anche alla pillola.
    Inoltre,quoto Bea nel dire che l'introduzione della pillola abortiva sarà un inventivo in più per i ragazzini per sco*are come animali,tanto poi mandi giù e abortisci! -.-
     
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  8. -Bea
     
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    CITAZIONE (°Summer° @ 31/7/2009, 15:07)
    CITAZIONE (»Sally @ 31/7/2009, 13:23)
    Io non nascondo che sono felice, certo spero non siano vendute come le aspirine.

    Quoto con te.
    Ci vuole una seria regolamentazione per la vendita di questa pillole, sarebbe magari opportuno utilizzarle sotto controllo ospedaliero per tutelare la salute delle pazienti.
    Ad ogni modo, sono favorevole.

    No non sono vendibili, te le danno in ospedale. Tu vai, la prendi e dopo due settimane torni per un controllo.
    Hai tempo fino alla 7° settimana di gestazione per prenderla anche se l’esito non è assicurato al 100%.

    In poche parole sarà ancora più facile per le ragazzine andare ad abortire visto che non ci sarà l’obbligo della degenza.
    Poi essendo un farmaco,così come la pillola del giorno dopo, avrà sicuramente un sacco di controindicazioni.
     
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  9. »Baby
     
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    Sono assolutamente e del tutto contraria. Una scoperta scientifica, senza ombra di dubbio, di vitale importanza, perché una nuova scoperta implica un avanzo tecnologico sempre più ampio, e io non posso che esserne lieta.

    Oh, ora le ragazzine manderanno del tutto al diavolo le precauzioni, tanto qual è il problema?! Tenendo i genitori all'oscuro della faccenda, facciamo una capatina in ospedale, senza prescrizione medica e nient'altro, inghiottiamo la pillola e tac: bambino scomparso. Niente di più conveniente per le giovani coppie incoscienti e inconsapevoli, che se ne sbattono del sesso sicuro e uccidono una creatura come se si trattasse di una macchinetta fotografica usa e getta.
     
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  10. $torta in der holle
     
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    non so veramente cosa pensare..da una parte l'invenzione di questa pillola può essere negativa poichè aumenterebbe il numero delle coppie superficiali che non si prestano al sesso sicuro..peròpossimao anche dire che questa pillola fosse prescritta con molta prudenza e solo in casi di vera emergenza come in caso di stupri ecc.., eviterebbe maggiori sofferenze a coloro che hanno già affrontato grandi traumi..starà solo allo stato decidere in quali misure e in che modo esporre questa nuova pillola al commercio..se per avere la pillola in caso di una gravidanza di una minorenne si chiedesse l'autorizzazione dei genitori, nulla di male, ma se chiunque potesse acquistare questa pillola senza problemi allora si che la situazione potrebbe peggiorare..bisognerebbe far capire ai giovani d'oggi che anche se ora è venuta fuori questa pillola non ne vale la pena rischiare..
     
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  11. »Baby
     
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    La pillola faciliterà tutto da un lato, ma, dall'altro,la vedo alquanto complicata. Se fosse così semplice abortire... voglio dire, stiamo parlando di un bambino! E' così semplice sopprimere un bambino? E' squallido soltanto pensare in quale maniera verrà ucciso: cioè, basta davvero inghiottire una pillola per mettere fine alla vita di una nuova creatura? E' crudele...

    Non voglio fare la sentimentalista, ma se davvero bastasse così poco (ingoiare una maledetta pillola) per uccidere un bambino, se fosse veramente così facile liberarsi di lui... Probabilmente son io che mi lascio trasportare, perché sono contraria all'aborto in ogni sua forma, ma è un gesto così rude, così crudele, così poco umano.

    La Chiesa può andare a ca*are, perché di certo non sono dalla sua parte, ma da quella del bambino... che, come per magia, con uno schiocco di dita, puff... svanisce. Abortire, d'ora innanzi, sarà come andare a fare la spesa al supermercato.
     
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    C'è una cosa che non sono mai riuscita a capire sul fatto che la chiesa ti scomunica se abortisci... Ma come cavolo fa a sapere se una ragazza pratica l'aborto?
    Voglio dire, non penso proprio che i medici mandino un elenco di tutte le ragazze che si sono sottoposte a questo trattamento!

    Quindi... cos'è questa cosa della scomunica, una minaccia per farti credere che andrai all'inferno?

    Non l'ho mai capita sta cosa, qualcuno mi spiega?
     
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  13. »Baby
     
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    Trovo che la scomunica sia un'iperbole, ma sappiamo che queste idee strampalate sono proprie della Chiesa, perciò non c'è da stupirsi.

    Neanche io ho ben compreso come faccia la Chiesa a capire chi pratica l'aborto e chi no, ma suppongo sia una minaccia più che un dato di fatto: a meno che non passi a setaccio tutti i referti medici con la forza, dubito che sia dotata di poteri magici per scoprirlo! A quanto ne so, sono stati praticati innumerevoli aborti,e non mi pare che sia stato scomunicato qualcuno( tuttavia, può darsi che mi sbagli ò_ò).

    Edited by »Baby - 31/7/2009, 20:20
     
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    CITAZIONE (Mrs•Littlepoint @ 31/7/2009, 13:20)
    Ammesso che la pillola sia raccomandabile:
    In un certo senso sono contenta, perchè un aborto fatto su un tavolo operatorio può angosciare e disturbare psicologicamente le donne deboli o sensibili.
    Allo stesso, tempo, però, ho paura che una pillola simile potrebbe aumentare gli aborti, cosa giusta solo in certi casi, ma di sicuro contro natura.

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    Già anche a me preoccupa questo..
    Da un lato diciamo sono "contenta" ma dall'altro non so, sono un po scettica su questo..
     
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  15. Mrs•Littlepoint
     
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    Onestamente io sono del pensiero che la scomunica fosse una tragedia solo ai tempi del basso medioevo XD percui, che la chiesa mi scomunichi o meno se intendo abortire, dubito la cosa mi cambierebbe la vita...
    al diavolo! Avete ragione ragazze, è una minaccia bella e buona! (abbastanza debole però, se devo essere sincera)

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