Una tassa sullo spinello: ricetta olandese per la crisi

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  1. »Sally
     
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    Una tassa sullo spinello
    ricetta olandese per la crisi



    A ogni boccata di marijuana una boccata d'ossigeno per le casse statali, ma anche una stangata per i cosiddetti "turisti dello spinello". In tempi di crisi si pensa anche a questo: a proporre un disegno di legge per imporre una tassa straordinaria sul consumo di cannabis laddove, come in Olanda, è tollerato. L'idea è venuta al parlamentare olandese Boris van der Ham, esponente del partito social-liberale D66, mentre si trovava a Oakland, prima città statunitense ad aver approvato la settimana scorsa la tassazione della marijuana per scopi terapeutici.

    Nella città californiana, dove la vendita di marijuana è consentita solo dietro ricetta medica, nel 2010 la misura frutterà 249mila dollari. Poca cosa rispetto a un buco da 83 milioni di dollari, ma la nuova tassa è stata comunque festeggiata perché - aldilà del misero contributo alle casse municipali - rappresenta il primo passo verso l'attesa legalizzazione della cannabis in California.

    Diverso il caso olandese, dove il possesso di droghe leggere è stato depenalizzato 33 anni fa e ogni anno si vendono in media 265mila chili tra marijuana e hascisc per un giro d'affari da due miliardi di euro. È partendo da queste cifre che Van der Ham ha calcolato che una tassa straordinaria sulla cannabis potrebbe rimpinguare considerevolmente le casse olandesi. Rientrato ad Amsterdam, perciò, insieme agli altri liberali ha subito invitato il ministro del Tesoro a studiare una proposta di legge. "Non bisogna considerare la cannabis diversamente dagli altri beni voluttuari, come tabacco e alcolici", ha detto intervistato da De Volkskrant.

    Il commercio di cannabis in Olanda, però, è già adesso onerato da imposte: secondo una tv locale, i 702 coffee shop (i locali autorizzati a vendere droghe leggere) portano ogni anno al Tesoro circa 400 milioni di euro di iva. E c'è chi teme che un'ulteriore tassa possa solo frenare il redditizio consumo. "La tassa deve rappresentare solo una piccola percentuale del prezzo", ha precisato Van der Ham "anche per prevenire che la gente compri droghe leggere illegalmente".

    La radio olandese Nos ha avanzato ulteriori dubbi. Malgrado la cosiddetta bedoogbeleid, o "politica della tolleranza", che le ha conferito la reputazione di Mecca delle droghe leggere, in Olanda la cannabis è tuttora ufficialmente illegale e perciò, in linea con la legislazione europea, non vi si può imporre alcuna tassa straordinaria. La riforma del '76 infatti ne ha depenalizzato solo il possesso sino a 5 grammi. I coffee shop possono invece tenerne in magazzino sino a 500 grammi, ma paradossalmente non possono comprarla legalmente.

    Un pasticcio legale che il governo olandese spera presto di districare. La commissione sulle politiche sulle droghe ha già studiato alcune proposte tra cui la limitazione della vendita ai consumatori locali. Sia che venga accolta la proposta di Van der Ham sia che i coffee shop vengano di fatto trasformati in club, ad andare in crisi stavolta saranno insomma i "turisti della canna".



    Almeno la maria.. ca**o!!!
     
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  2. Kate ~
     
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    Se la tassano allora devono renderla legale per tutti, senza bisogno della ricetta medica!
     
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1 replies since 31/7/2009, 12:40   38 views
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