Dominique

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Juliet55
     
    .

    User deleted


    bonjour.
    verso le due, questa notte, il mio cervelletto perverso ha partorito questa storia estremamente originale, se così posso definirla.
    aspetto con ansia le vostre prime impressioni.
    Grazie e buona lettura,
    juliet.

    ***

    Prologo.

    I capelli le cadevano come un'onda nera sulle spalle sottili e bianchissime. I perfetti ricci neri incorniciavano il viso esaltandone la bellezza divina. deglutii e cercai di parlare ma soffocai subito l'idea; non ero affatto sicuro della mia voce, per niente. rimasi qualche secondo in balia dei miei pensieri scardinati,che fluttuavano rumorosi nella mia mente. la fissai negli occhi e una coltellata mi colpii il petto con un'intensità spietata. i suoi occhi erano profondi come abissi e scurissimi; in un primo momento mi convinsi che fossero neri ma fu una mia terribile negligenza. erano color blu notte, lo stesso colore che assume il cielo a mezzanotte, quando si crede che l'oscurità abbia avvolto ogni cosa sotto il suo mantello nero ma in verità all'orizzonte si scorge ancora una sfumatura intensa di blu. Il suo sguardo mi catturò,mi fece vacillare, mi risucchiò, sentii ogni muscolo del mio corpo tendersi e successivamente un vuoto quasi doloroso. sentii qualcosa accarezzarmi la schiena come una mano vellutata, solo successivamente realizzai che era la sua risata morbida.
     
    Top
    .
  2. MaryloveTh
     
    .

    User deleted


    bello come inizio! mi incuriosisce tantissimo sapere il continuo! please quando torni (dopo il 24) continuala :uyu:
     
    Top
    .
  3. SiSiNa95
     
    .

    User deleted


    beeeh? continua mi ispira un casino
     
    Top
    .
  4. Juliet55
     
    .

    User deleted


    Scusate ragazze, non ho potuto scrivere. Mi sono messa all'opera e vi presento il primo capitolo.
    Bacio.

    Capitolo 1- Party

    I colori di Berlino d’inverno si incupivano e tutto ricordava una vecchia fotografia in bianco e nero. La neve quell’anno era stata esageratamente generosa, era caduta a grandi fiocchi e aveva coperto la città come un pallido mantello.
    La temperatura era scesa bruscamente sotto lo zero e il fumo dei camini raggiungeva il cielo condensandosi.
    Nonostante fosse facile per i gemelli kaulitz annoiarsi d’inverno, quell’anno nessuno dei due si lamentò per il gelo o per la lentezza con cui le giornate procedevano, perché quello natalizio era uno dei pochi periodi all’anno in cui potevano rilassarsi a casa contornati dall’affetto della famiglia.
    Quell’anno potevano trascorrere a casa addirittura un mese intero,un avvenimento davvero raro negli ultimi anni, nei quali si concedevano giusto una settimana per poter riabbracciare i genitori.
    Bill era sdraiato sul divano,avvolto in un caldo maglione di lana, e stringeva nella mano destra il telecomando. Era il ritratto perfetto del relax,spaparanzato su un divano blu scuro, fino a che lo squillare del cellulare non lo fece sobbalzare.
    “pronto?” rispose irritato.
    “ciao bill, sono josh,volevo parlarti” annunciò con voce calma e pacata,un tantino stanca.
    “josh sarei in vacanza, se è per lavoro...” prese a dire.
    “bill senti,non vi scomoderei dalla vostra amata poltrona se non fosse importante” sentenziò estremamente stizzito “e comunque anche io sarei in vacanza,o almeno lo ero fino a dieci minuti fa”.
    “ti ascolto” sbuffò bill, accavallando le lunghe gambe.
    “ricordi il party esclusivo a cui dovreste partecipare tra due settimane? È stato posticipato a sabato prossimo”disse con voce bassa,simile ad un sussurro,probabilmente preparato alla reazione isterica di Bill.
    “bene” sibilò ironicamente questo.
    “vuoi dire che ci sarete?” domandò sorpreso; niente urla,niente minacce,niente isterismi, davvero un gran progresso.
    “hai un’idea migliore?” insistette bill.
    “no. Allora a sabato.” E riattaccò,senza nessun saluto. A quanto pareva qualcuno si era svegliato veramente male quel giorno. Non lo biasimava,d'altronde lavorava anche ventiquattro ore al giorno e anche in vacanza; qualunque essere umano sarebbe diventato un tantino irascibile con il passare del tempo,no?


    Alle serate mondane erano ormai abituati. Il tappeto rosso non era più un sogno lontano né tanto meno una paura da scacciare, era un dolce e rassicurante alleato. Qualcosa da prendere a braccetto e condurre sorridendo e di questo erano perfettamente consapevoli.
    Il locale “French Kiss” era uno dei locali più esclusivi di tutta la Germania. Le atmosfere erano languide, le luci basse e di un colore stranamente scarlatto. i tavolini di cristallo, circondati da eleganti divanetti in pelle nera, scintillavano appena sfiorati dalle luci cremisi, proprio come i bicchieri e i pesanti bracciali adorni di diamanti ai polsi di ragazze snelle ed esotiche.
    Georg e Tom avevano iniziato a lagnarsi come bambini all’idea di interrompere le tanto desiderate vacanze natalizie, ma quando Josh specificò il nome del locale nel quale si sarebbe tenuto il party, erano precipitati in un’euforia quasi elettrica. Bill era rimasto in silenzio a scuotere la testa e Gustav fissava singolarmente gli amici estremamente divertito. Comunque, dopo qualche lamentela e una manciata di battute tutti si erano preparati per l’agognata serata.
    Il locale quella sera era pieno e, se possibile, più appariscente del solito. L’aria era densa di fragranze costose e diverse, le luci scure e basse, la musica alta e insistente. Un bel mal di testa se lo sarebbero guadagnati ugualmente,con o senza l’aiuto dell’alcool.
    Si avvicinò a loro la bionda ragazzina milionaria che aveva organizzato il party o meglio conosciuta come “la stronza che ha interrotto le mie vacanze”. A quanto pare il suo odiato/amato patrigno aveva investito quasi tutto il suo patrimonio in un affare all’estero che si era concluso esageratamente bene, o almeno quanto bastava per avere due Ferrari parcheggiate nel vialetto di casa e milioni sul conto in banca.
    Ancheggiò verso di loro dentro un vestito bianco, molto corto,molto elegante,molto Chanel. Si sistemò i capelli dietro un orecchio in un gesto plateale e sorrise come fosse davanti a una telecamera.
    “benvenuti ragazzi! Che ve ne pare? Niente male, eh?” disse puntando il dito contro la folla in movimento nella scintillante pista da ballo.
    “grazie degli inviti,Alexis, ottimo gusto come sempre” rispose Josh,sorridendo. Solo una pivella come lei poteva non accorgersi di quanto fosse finto quel sorriso ma lasciarono tutti correre. Finto come il suo nome,d’altronde: il suo nome di battesimo era semplicemente Alexia ma da quando il suo paparino aveva i milioni,aveva deciso che Alexis era più..”Chic”.
    “è sempre un piacere” disse caricando d’enfasi l’ultima parola e ammiccando leggermente “ora scusatemi ma ho ancora tantissimo lavoro da sbrigare, divertitevi!” e, sempre sorridendo, scomparve lasciando solo l’intensa scia del suo profumo.


    ***

    “Hai davvero intenzione di andare al party di quella stupida?” chiese sgranando gli occhi e scoppiando in una risatina tesa che aveva l’unico scopo di sfottere.
    Ella si voltò e, con tutta la forza che possedeva nell’arto, lo afferrò per il collo, aumentando la presa fino a sentire la mano tremare. Lo sollevò dal pavimento e lo saldò alla parete, così che non potesse muoversi, e sibilò “lo sai anche tu che ne ho bisogno, finiscila”.
    “mi stai facendo male,Dominique, lasciami e non ti scaldare tanto,scherzavo” sussurrò, non riuscendo a trovare la voce a causa della mano di lei ancora salda che faceva pressione sul suo collo.
    “non fai più il gradasso,eh, Stephen?” cantilenò ella,liberandolo, infine, dalla presa ferrea.




    Ora, il ruolo della protagonista,Dominique, non è molto chiaro, ma con il procedere della storia si chiariranno molte cose.
    Juliet.
     
    Top
    .
3 replies since 2/8/2009, 14:55   95 views
  Share  
.