|
|
CITAZIONE (»Baby @ 11/8/2009, 19:06) Io spero ci sia qualcosa dopo questa vita, perché il solo pensiero del "nulla eterno" è agghiacciante. Tra l'altro, siamo dotati di un'anima, perciò come può essa essere intaccata da una morte fisica, che riguarda soltanto il nostro corpo?
A ogni modo, mi discosto dalla versione cattolica: l'ipotesi dell'esistenza di un "paradiso" e di un "inferno" mi suona alquanto irreale e poco credibile. Voglio dire, e le anime di islamici, induisti, buddisti, animisti, atei (che nutrono altre concezioni della vita e della religione)dove dovrebbero andare a finire?! In un posto irreperibile?
Mi auguro che ci sia una vita dopo la morte, dal momento che, ripeto, è assurdo pensare di essere perpetuamente sottoposti al buio, o peggio, al nulla. Di conseguenza, voto sì: magari ci sarà un'altra vita, o, se non altro, nutro questa speranza! Riesumo il topic. Sono completamente d'accordo con queste parole sopracitate.
Insomma, un'essere vivente ha dentro di sè un'incredibile quantità di informazioni, l'energia che abbiamo in corpo è virtualmente misurabile in bit, insomma, non è un'impressione, noi non siamo ciò che sembriamo. Il nostro corpo è solo un veicolo che ci permette di interagire col mondo esterno.
Sennò, come pensate sia possibile nascere, venire al mondo? Acquistiamo vita tutto ad un tratto, bam? E' ovvio che qualcosa si innesca... non arriviamo dal nulla... se così non fosse, all'interno del ventre di una madre non nascerebbero bambini, ma inutili escrescenze di carne... Come è vero che la vita non nasce dal nulla, è altrettanto vero che non sparisce nel nulla. Qualcosa, ne sono convinta, c'è.
xxx simo
|
|