Neve nelle scarpe.

[Seconda classificat a al Contest "Se fossi..."]

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  1. Littlepoint.
     
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    Scusate, ci tengo a fare un minimo di introduzione.
    Può apparire un pò sconclusionata, questo perchè non corrisponde esattamente all'idea di partenza. Questa infatti vedeva Tom alle prese con il tentativo di incassare una delusione amorosa, seguito da un apparentemente dannoso e fuori luogo Bill. Purtroppo sarebbe servito troppo dialogo, e non me la sentivo di rompere l'atmosfera di silenziosa reciprocità che dovrebbe esserci fra due gemelli.
    Alla fine, l'unico argomento a cui vuole portare tutta la shot è il rapporto di affetto fra loro due, anche se forse un pò celato.
    Di buono c'è che, da questa versione all'altra, tempo, luogo e personaggi (e clima, soprattutto clima) sono rimasti serenamente invariati :)
    Spero tanto possa piacervi, e magari farvi anche sorridere un pò.





    "Se fossi stato più cauto, non saremmo dovuti scappare a gambe levate in quel modo. Hai visto la signora Winkler, come ti sbraitava contro?”
    Gli occhi assopiti di Tom erano fissi sulle labbra del fratello, che da cinque minuti non smettevano di muoversi. Ormai non comprendeva più nemmeno le parole che gli uscivano di bocca, più simili a tante, fastidiose note stridule che andavano a cozzare l’una contro l’altra. Che avrebbe dato per farlo smettere.
    Il freddo gli pungeva il naso, e la neve gli era entrata tutta nelle scarpe quando avevano scavalcato la cancellata. Bill, invece, era caduto fra i cespugli, sprofondando nella neve fresca che copriva i rametti rinsecchiti con un gridolino. Non era riuscito a stargli dietro a lungo, durante quella corsa a rotta di collo giù per il vicolo. A metà strada si era fermato, le mani sulle ginocchia, il respiro affannoso e il naso che colava. E in quel momento, Tom aveva pensato che non fosse altro che un moccioso.
    Adesso, il ragazzo era in piedi sul marciapiede, rigido come un grissino ed avvolto in una pesante sciarpa di lana grigia; lo fissava con aria indispettita, senza smettere di parlare.
    Forse tutto quel parlare lo stava scaldando, e allora ci dava dentro.
    “Oddio,oddio” strepitò saltelloni sul posto, il volto chiazzato di rosso coperto dai grossi guanti “E se la signora Winkler ci avesse riconosciuti? E se lo dicesse alla mamma?”
    “Piantala di pigolare” lo interruppe Tom in tono irruente. Si sedette sul muretto, incurante del gelo che gli attanagliò furiosamente il fondoschiena, ed alzò la testa verso la figura esile del fratello.
    Visto da quella prospettiva, pensò Tom, sembrava per davvero un grissino. Il freddo gli scavava le guance, e le orecchie erano visibilmente arrossate. Probabilmente dovevano persino dolergli.
    Un grissino con due antenne paraboliche.
    “Ti si annoderà la lingua, se continui.”
    Bill non replicò, ma i suoi occhi si abbassarono mestamente, incappando nelle scarpe di Tom.
    Non era stata una bella nottata. Il freddo, i sassi contro la finestra, le preghiere, gli insulti, l’ironia un po’ marcia, la luce dei lampioni, un turbinio di scarpe strascicate sulla neve e nelle pozzanghere agli angoli della strada.
    L’insegna al neon del minimarket lampeggiava, emettendo un sonoro e fastidioso ronzio. Dentro, osservò Tom, soltanto un vecchio avvolto in un impermeabile nero, lo sguardo perso in direzione di uno dei ripiani più alti del banco dei surgelati. Dalla vetrata intravide la giovane cassiera china sul bancone lucido, gli occhi chiusi, il volto rilassato.
    Era veramente tardi anche per lei.
    “Abbiamo fatto prendere un bello spavento alla signora Winkler.”
    “Già. Però anche lei metteva paura a me, con quella scopa in mano” mugugnò Bill, saltellando con fare giocoso su e giù dal marciapiede gelato. Il lampione sopra di loro emise un lieve brusio e lampeggiò per pochi istanti, catturando la loro attenzione.
    “Mi fanno male le gambe” incalzò Bill con fervore “e tutta quella neve mi ha congelato il cervello.”
    “Per me, quello era già così” sghignazzò il fratello, osservandolo. La sciarpa, grigia e spessa, gli ballonzolava addosso mentre lui si spostava da una parte all’altra, in cerca di calore. Il lungo cappotto nero lo infagottava fino alle ginocchia.
    Sembrava proprio un grissino, imbottito e con due antenne paraboliche al posto delle orecchie.
    Forse, l’unica cosa davvero divertente di tutta la serata.
    “Perché vieni con me tutte le volte, se poi ti lamenti sempre?”
    Il grissino non rispose subito. Fece roteare gli occhi, trattenne uno starnuto, sfregò la punta del naso contro una manica della giacca. Ancora il ronzio del neon.
    “Perché hai bisogno di me” rispose, con l’aria di uno che la sa davvero troppo lunga. Si sedette di fianco a Tom, infilandosi le mani nelle profonde tasche. “Se non ci fossi stato io, chi ti avrebbe tirato fuori dal cassonetto dell’immondizia in cui sei caduto saltando giù dal muro?”
    Tom sorrise, e gli diede un'affettuosa pacca sulla spalla, guadagnandosi un sorriso teneramente disordinato.
    “Hai ragione” rispose. “Io ho sempre bisogno di te."


    xxx
    simo

    Edited by Littlepoint. - 29/11/2009, 19:13
     
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  2. »».Møøðy_Møøñ.««
     
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    Oddio che dolce *-*
    Io le adoro queste storie *-* Complimenti simo, è proprio bella^^
     
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  3. Littlepoint.
     
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    Grazie mille!! Detto onestamente, rileggendola mi fa abbastanza schifo:) però grazie davvero, sono felice che ti piaccia!

    xxx
    simo
     
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  4. $torta in der holle
     
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    ehiehiehiii!!!
    piace anche a me!
    è veramente bella..*-*
     
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  5. Baby ~
     
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    invece a me piace molto :)
    la trama è coinvolgente, poi, d'altronde, il rapporto che hai instaurato tra i gemelli è affascinante...non c'è bisogno di parole per descriverlo...brava, Simo!
     
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  6. Littlepoint.
     
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    Che gentili! :uyu: grazie!!

    xxx
    simo
     
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  7. Kate ~
     
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    Dunque, comincio io col darti il mio "giudizio", dopodichè toccherà a Bea ^^

    La tua OS è orginalissima. Insomma, non tratta di storie d'amore o cuori spezzati (non che abbia nulla contro quel tipo di OS, sia chiaro ^^) ma, semplicemente, narra uno scorcio di vita dei gemelli.
    Della tua scrittura, ammiro particolarmente il talento che dimostri di avere nelle descrizioni. Sono sempre accurate, quasi meticolose e permettono al lettore di visionare il "contorno" della storia.
    Lo stile narrativo, come sempre, è eccellente. Nulla da dire, se non "complimenti"

    Voto: 9,5/10

     
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  8. Littlepoint.
     
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    E' molto più di quanto osassi sperare...
    ti ringrazio davvero di cuore per questo tuo giudizio...

    xxx
    simo
     
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  9. -Bea
     
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    Una storia davvero deliziosa Simo,mi è piaciuta moltissimo.
    Sei stata super,come sempre del resto!

    Complimenti

    Voto: 9/10
     
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  10. Littlepoint.
     
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    Grazie Bea!! E tu sei stata gentilissima, come sempre ^^
    grazie davvero del tuo 9!!! Ne sono felice!

    xxx
    simo
     
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9 replies since 11/11/2009, 12:49   191 views
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