Anywhere

In questo nessun dove sono racchiuse tutte le speranze di noi fan, tutti i nostri sogni, le nostre paure, i nostri dolori, le nostre gioie, i nostri ricordi, sono custoditi qui dove nessuna persona che non è come noi può accedere. E' un luogo inesistente, sconosciuto, immateriale, che esiste solo dentro noi e ce ne rendiamo conto nel momento in cui piangiamo ed abbiamo bisogno di aiuto e l'unico aiuto che troviamo è tra i nickname di un forum, o tra i contatti di un social network, in persone che magari vivono a chilometri e chilometri da noi ma che ci hanno saputo dare più di molte altre con cui interagiamo ogni giorno. Succede quando ci rendiamo conto che attraverso la musica siamo riuscite a crearci un mondo, un mondo pieno di amicizia, di sorrisi, di solidarietà, fatto di persone che provano i nostri stessi sentimenti e le nostre stesse emozioni, ed anche se al di fuori da queste porte gli altri non capiscono ciò che sentiamo, non lo approvano o addirittura non lo sanno, non importa. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è in quel nessun dove, ci rifugiamo al suo interno, quando ne sentiamo il bisogno, lasciando il resto fuori e per un momento, solo per un piccolo ma significativo momento, ci sentiamo meno sole, più comprese.
E basta così poco per riuscire a sorridere, magari dopo un periodo buio o una brutta esperienza, ci basta così poco per sentirci meglio, ci basta la musica perchè la musica entra dentro, altera l'anima fondendosi con essa, riesce a seguirla, a condurla, a provare ciò che proviamo noi e cambiando lentamente tono muta le nostre emozioni fino a farci raggiungere ciò di cui abbiamo bisogno, ciò che desideriamo, lo stato in cui stiamo bene, quel luogo dove ci sentiamo a casa.
Quel nessun dove.
E, semplicemente, ci basta così.

Infine: grazie anche questo forum perchè è il migliore che io abbia mai frequentato e lo dico col cuore in mano, mi ci trovo benissimo e le persone qui sono fantastiche, ho trovato ragazze uniche e speciali a cui ora voglio bene e sono convinta che ne conoscerò altrettante. Grazie mille ancora per aver creato questo forum che può essere a sua volta considerato un "Nessun Dove"! XD

La prima a commentare.. oddio.
Non so proprio da dove cominciare.

Al contrario di quello che pensi, questa os è fantastica Linn.
Forse è vero..non sei riuscita a dare la giusta carica emotiva ma, come hai detto tu, è quasi impossibile.
Questa storia trasmette tanto...e riesce ad emozionare anche coloro che non hanno avuto la fortuna di vivere un'esperienza simile.
Prendi me ad esempio...
Mentre leggevo le lacrime scendevano da sole senza poter far niente per fermarle.
Le parole possono colpire più di quanto crediamo...e in queste, specie verso la fine, ho rivisto me stessa

E, per concludere, ti ringrazio per avermi messo nelle note finali.
Ti voglio davvero tanto bene, grazie di tutto =)

Te l'ho detto per telefono e te lo ripeto anche qui perchè credo sia molto più facile per me scriverla un'emozione, una sensazione che provo, anche se magari non la si capisce in pieno, ma riesco meglio a esprimermi.

Posso dirte che l'idea, per me, l'hai resa più che bene.
Tu dici di no perchè l'hai vissuta vissuta in pieno, in prima persona e per quanto tu possa provarla a scrive non credo ci riusciresti a dare di più di quanto hai dato perchè è una tua sensazione e per quanto simile unica.

Mi piace il fatto che hai messo pezzi di canzoni a seconda del momento, anche perchè hai saputo scegliere le strofe esatte..
E soprattutto l'ultimo, che credo combaci alla perfezione a cosa hai detto precedendemente.

Questo pezzo mi ha colpito, proprio centrata in pieno. Cioè è davvero stupendo, mi sono emozionata e ti confesso ho perfino avuto le lacrime agli occhi..
Cioè è TUTTO secondo me, è il pezzo chiave, FANTASTICO.
Davvero non ho altre parole.
Secondo me hai espresso al meglio ciò che la musica fa e cosa una persona prova *-*
E il "Nessun dove", già quel posto perfetto è unico, che solo qualcuno che prova tutto ciò può accedere, solo una persona che sente questa valanga di sensazioni può trovarselo davanti ed entrare.
Non ho altre parole *-*

Ps: Ti sei scoperta parecchio per la dedica ù.ù

Di tutte le mie reazioni quella era ciò che meno mi aspettavo, dicevo sempre che in un momento simile avrei fatto pazzie, avrei urlato, avrei esultato ma erano tutte bugie. In un momento simile mi sono bloccata, troppi spilli penetravano il mio cuore in profondità facendo colare da esso rivoli di sangue bollenti che ustionavano le pareti della mia anima fino ad annullarmi il respiro.

Aspettavo da tanto questa One Shot *-*
E anche se a te non soddisfa, posso dirti che ancora una volta, sei riuscita a trasmettermi l'emozione di quel giorno!

Sono contenta di averti "ispirato" e indotto (inconsciamente XD )a scrivere questo testo perchè mi sono sentita lì, davanti al finestrino di quell'auto scura...


Questo è una delle parti che preferisco!
La reazione che non ci aspetteremo di avere, ma credo sia l'unica che ti faccia godere pienamente di quel momento. Quello sguardo rubato, quello sguardo che ti illude per un attimo che sia solo ed esclusivamente per te...

Brava Linny!
E grazie ancora per aver condiviso con tutte noi questo vortice di emozioni!

E grazie ancora per aver condiviso con tutte noi questo vortice di emozioni!

Non riesco ad abbassare la mano e non riesco nemmeno a tenerla ferma, vengo scossa continuamente da piccoli fremiti che nascono da un luogo dentro di me che non pensavo potessi percepire così chiaramente.
Le mie gambe esistono ancora? So solo che lentamente stanno cedendo e ci vuole poco tempo prima che le mie ginocchia grattino contro l'asfalto ruvido e freddo del marciapiede.
Non so cosa si sta aprendo al mio interno, forse una voragine che sta risucchiando tutto di me, mi trema il cuore, lo sento vibrare forte nel mio petto e mi scuote da dentro, non controllo più il mio corpo, mi sento un'anima che è riuscita a varcare porte che nessuno conosce.
Non mi rendo nemmeno conto della ragazza svenuta al mio fianco, né delle altre due che si abbracciano piangendo e tanto meno della mia amica paralizzata sul posto.
I miei occhi si inumidiscono ed attorno a me sento solo tante, troppe, voci confuse ed ovattate che ci criticano, altre che si preoccupano, ci chiedono cos'è successo ma nessuna di noi risponde, sarebbe inutile, nessuno capirebbe. Nessuno di quei passanti, semplici sconosciuti, potrebbe mai capire il motivo per cui ora mi sento morire e rinascere senza sosta centinaia di volte nello stesso momento.
Fa così male da guarire, così bene da uccidere.

Sono passati attimi ed il ricordo di quel momento è vivo in me, so con certezza che non morirà mai, non lo permetterò.

Stavo per dirle di rinunciare, pensavo che tutto quel correre sarebbe risultato inutile, prima o poi ci saremmo dovute fermare, ma poi vidi quel semaforo rosso. Se sia stato il fato a farci un simile dono non lo so ma l'auto rallentò fino a fermarsi in attesa del verde.
Corsi più veloce che potei fino a raggiungere il mio obbiettivo. Eravamo partite in una ventina e siamo arrivate solo in cinque: io, la mia amica ed altre tre ragazze.

La mia amica mi ha preso di nuovo per un braccio, in preda all'emozione, e mi ha tirata verso l'auto, mi sono ritrovata col viso a pochissimi centimetri dal finestrino, il vetro oscurato rifletteva ancora lievemente il mio volto ma dietro, più chiaramente, potevo vederne un altro. Mille volte più bello del mio. Un viso dai tratti delicati, fini, tratti che conoscevo fin troppo bene, tratti che avevo studiato nei minimi dettagli su un poster appeso al muro della mia camera illuminato dalla sola luce che filtrava attraverso le persiane di legno, tratti che mi avevano fatta sognare, che mi avevano fatta piangere dalla commozione e dal dolore, tratti per i quali, semplicemente, vivevo. E vivo.
Lo osservai con la massima attenzione che potei possedere in quel momento in cui ogni emozione sembrava amplificata e cercai di imprimermi nella mente quell'immagine per non potermela scordare mai più, per poterla ricordare poi nelle notti dove la luce della luna non sarebbe stata sufficientemente forte da permettermi di osservare quel volto d'angelo mortale stampato sopra ad un foglio di carta lucida.
Infine vidi quegli occhi.
Prima di notarmi lui stava salutando le altre ragazze con la mano, così vicina al finestrino, ma in quel momento quelle due perle scure, così simili a due gocce di cioccolata calda, fissavano me e facevano un male inimmaginabile, premevano come aghi negli occhi, come scariche elettriche sui nervi, come alcol sopra le ferite disinfettandole ma facendole aprire ancora e ancora provocando un dolore intrinseco di felicità.
Vedevo i nostri visi sovrapposti e non c'era paragone tra quello che riconoscevo come mio ed il suo, mi concentrai solo su quello del ragazzo davanti a me, senza nemmeno più valutare la presenza del mio.
Ci guardammo negli occhi e niente più esisteva al di fuori di lui per me. La sua mano era vicina al finestrino già da prima e mentre ricambiava il mio sguardo l'avvicinò al vetro freddo fino a farla quasi aderire, istintivamente appoggiai su di essa la mia, mi sorrise e fu il sorriso più bello che avessi mai visto, il più sincero che mi fosse mai stato rivolto. Come avrei potuto trovare gioia negli altri sorrisi dopo averne visto uno come quello?
Ricambiai il sorriso e poi mi coprii la bocca con l'altra mano ridendo leggermente in preda alla felicità più pura.
Quel finestrino era ghiacciato ma ardeva più del fuoco.
Può il Paradiso ustionare in questo modo?
Ero in un luogo che non esisteva, ero in un posto dove c'ero solo io e la loro musica, la sua voce.

Mi sono ritrovata in un nessun dove, un luogo che non c'è, pensavo di esser sola ma voltandomi ho visto tutte le ragazze conosciute sino ad ora, alcune con cui esco ogni settimana, altre che sento per telefono ogni giorno, altre ancora con cui ho parlato solo qualche volta nella tag di un forum e ce ne sono anche altre che non ho mai visto e che magari conoscerò, le sento vicine a me e mi rendo conto di non esser sola.
In questo nessun dove sono racchiuse tutte le speranze di noi fan, tutti i nostri sogni, le nostre paure, i nostri dolori, le nostre gioie, i nostri ricordi, sono custoditi qui dove nessuna persona che non è come noi può accedere. E' un luogo inesistente, sconosciuto, immateriale, che esiste solo dentro noi e ce ne rendiamo conto nel momento in cui piangiamo ed abbiamo bisogno di aiuto e l'unico aiuto che troviamo è tra i nickname di un forum, o tra i contatti di un social network, in persone che magari vivono a chilometri e chilometri da noi ma che ci hanno saputo dare più di molte altre con cui interagiamo ogni giorno. Succede quando ci rendiamo conto che attraverso la musica siamo riuscite a crearci un mondo, un mondo pieno di amicizia, di sorrisi, di solidarietà, fatto di persone che provano i nostri stessi sentimenti e le nostre stesse emozioni, ed anche se al di fuori da queste porte gli altri non capiscono ciò che sentiamo, non lo approvano o addirittura non lo sanno, non importa. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è in quel nessun dove, ci rifugiamo al suo interno, quando ne sentiamo il bisogno, lasciando il resto fuori e per un momento, solo per un piccolo ma significativo momento, ci sentiamo meno sole, più comprese.
E basta così poco per riuscire a sorridere, magari dopo un periodo buio o una brutta esperienza, ci basta così poco per sentirci meglio, ci basta la musica perchè la musica entra dentro, altera l'anima fondendosi con essa, riesce a seguirla, a condurla, a provare ciò che proviamo noi e cambiando lentamente tono muta le nostre emozioni fino a farci raggiungere ciò di cui abbiamo bisogno, ciò che desideriamo, lo stato in cui stiamo bene, quel luogo dove ci sentiamo a casa.
Quel nessun dove.
E, semplicemente, ci basta così.

Inoltre ringrazio anche l'Alett (Moody Moon) e la Giuls (Storta in der Holle) semplicemente perchè ci sono. Siete delle amiche eccezionali, vi voglio tanto bene! <3

e questo conferma il fatto che bisogna combattere fino allultimo per ciò che si desidera profondamente..

e qui sono scoppiata letteralmente a piangere! XD
davvero! lo stavo per fare quando me l'hai raccontato la prima volta e lo stavo per rifare di nuovo..
insomma.. cosa dire.. tesoro, io penso tu abbia raccontato al meglio la tua vicenda.. sei stata bravissima..
hai speso molte parole per descrivere questo mom4ento al meglio.. e ci sei riuscita, perchè oltre a raccontarlo in questo modo, cosa più significativa serebbe stato viverlo questo momento..
al sol pensiero che a dividervi c'era solo quel nero finestrino mi prende una rabbia e una gioia immensa.. perchè tu eri a pochi intervalli d'aria da lui, per questo gioisco..
mi fa impazire di rabbia però il fatto che ci fosse quel finstrino a diidervi!
caz*o! poveri spaccarlo, no??
quei lineamenti chedasempre ammiriamo, che adoriamo in ogni foto, tu l'hai visti a pochi momenti dal tuo viso, e nessuna foto potrebbe essere più bella di quel ricordo che ora hai impresso nel tuo cuore..*-*

qui hai detto tutto tu, Linn..
è in questo nessun dove in cui viviamo, dove noi troviamo la forza di andare avanti, io ho conosciuto delle persone stupende, incredibili, con cui passo ore al telefono, con cui messaggio in classe, con cui esco e mi faccio le peggio risate!
ho incontrato voi in questo nessun dove, dove tutto è concesso, dove possimao essere realmente noi stesse e viverci come al meglio crediamo..
e anche se la gente critica questo nessun dove, io sono fiera di appartenerci..ù.ù

La OS *_______________*
Dio, Linny, grazie di cuore per avermela fatta leggere.
Tutto quello che hai scritto è...semplicemente stupendo.
E' impressionante il modo in cui hai descritto ciò che hai provato.
Complimenti Linny, davvero.

♥

La mia amica mi ha preso di nuovo per un braccio, in preda all'emozione, e mi ha tirata verso l'auto, mi sono ritrovata col viso a pochissimi centimetri dal finestrino, il vetro oscurato rifletteva ancora lievemente il mio volto ma dietro, più chiaramente, potevo vederne un altro. Mille volte più bello del mio. Un viso dai tratti delicati, fini, tratti che conoscevo fin troppo bene, tratti che avevo studiato nei minimi dettagli su un poster appeso al muro della mia camera illuminato dalla sola luce che filtrava attraverso le persiane di legno, tratti che mi avevano fatta sognare, che mi avevano fatta piangere dalla commozione e dal dolore, tratti per i quali, semplicemente, vivevo. E vivo.
Lo osservai con la massima attenzione che potei possedere in quel momento in cui ogni emozione sembrava amplificata e cercai di imprimermi nella mente quell'immagine per non potermela scordare mai più, per poterla ricordare poi nelle notti dove la luce della luna non sarebbe stata sufficientemente forte da permettermi di osservare quel volto d'angelo mortale stampato sopra ad un foglio di carta lucida.
Infine vidi quegli occhi.
Prima di notarmi lui stava salutando le altre ragazze con la mano, così vicina al finestrino, ma in quel momento quelle due perle scure, così simili a due gocce di cioccolata calda, fissavano me e facevano un male inimmaginabile, premevano come aghi negli occhi, come scariche elettriche sui nervi, come alcol sopra le ferite disinfettandole ma facendole aprire ancora e ancora provocando un dolore intrinseco di felicità.
Vedevo i nostri visi sovrapposti e non c'era paragone tra quello che riconoscevo come mio ed il suo, mi concentrai solo su quello del ragazzo davanti a me, senza nemmeno più valutare la presenza del mio.
Ci guardammo negli occhi e niente più esisteva al di fuori di lui per me. La sua mano era vicina al finestrino già da prima e mentre ricambiava il mio sguardo l'avvicinò al vetro freddo fino a farla quasi aderire, istintivamente appoggiai su di essa la mia, mi sorrise e fu il sorriso più bello che avessi mai visto, il più sincero che mi fosse mai stato rivolto. Come avrei potuto trovare gioia negli altri sorrisi dopo averne visto uno come quello?
Ricambiai il sorriso e poi mi coprii la bocca con l'altra mano ridendo leggermente in preda alla felicità più pura.
Quel finestrino era ghiacciato ma ardeva più del fuoco.
Può il Paradiso ustionare in questo modo?
Ero in un luogo che non esisteva, ero in un posto dove c'ero solo io e la loro musica, la sua voce.

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è in quel nessun dove, ci rifugiamo al suo interno, quando ne sentiamo il bisogno, lasciando il resto fuori e per un momento, solo per un piccolo ma significativo momento, ci sentiamo meno sole, più comprese.
E basta così poco per riuscire a sorridere, magari dopo un periodo buio o una brutta esperienza, ci basta così poco per sentirci meglio, ci basta la musica perchè la musica entra dentro, altera l'anima fondendosi con essa, riesce a seguirla, a condurla, a provare ciò che proviamo noi e cambiando lentamente tono muta le nostre emozioni fino a farci raggiungere ciò di cui abbiamo bisogno, ciò che desideriamo, lo stato in cui stiamo bene, quel luogo dove ci sentiamo a casa.
Quel nessun dove.
E, semplicemente, ci basta così.

amo questo pezzo. riesco a percepire l'attimo in cui tutto si è fermato, dove in quel momento eravate solo tu e lui... incredibile come sia riuscito a trasmetterti emozioni del genere guardandoti semplicemente negli occhi, ma forse il suo non era un semplice guardare, forse lui in quei pochi istanti è riuscito a leggerti l'anima, è riuscito ad andare oltre... e la mano sul vetro... io penso che c'è stato qualcosa di te che lo ha affascinato, un qualcosa che lo ha portato ad appoggiare spontaneamente la mano sul vetro... penso che in quel momento sia avvenuta una specie di unione tra te e lui, un unione invisibile agli cchi degli altri, un unione così forte da trasportarvi in un altro mondo... il vostro mondo...

questo è il nostro piccolo mondo. ognuno di noi cerca un posto dove rifugiarsi, un posto dove poter esprimere liberamente se stesso, un posto dove non c'è solitudine, dove non ci sono pregiudizi... è importante avere una propria dimensione, dove potersi rifugiare quando la realtà ci va troppo stretta e abbiamo voglia di evadere da tutto ciò che ci circonda e magari da noi stessi... quando tutto va a puttane, quando fuori ci sentiamo soli e incompresi, che ci da la forza di andare avanti e di lottare per i nostri obettivi... e la musica è fondamentale in quanto nutre la nostra anima...
sono contenta che tu abbia messo su carta questo momento magico... certo non è facile scrivere le proprie emozioni... ma tu penso che sia riuscita perfettamente a rendere l'idea...