Il parchetto dei ricordi...

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  1. *PsyKo KilleR*
     
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    L'erba ancora profumava di fresco appena inumidita da quella timida brina mattutina in uno dei primi giorni di primavera i fili d'erba si erano appena ripresi dal gelo. Un sole focoso brillava fra l'enorme distesa celeste con piccole nuvole che parevano dipinde dai bimbi. Passeggiavo incrociando le gambe lunghe nei miei jeans a zampa di elefante con le ballerine bianche che preferivo una spiga fra le labbra rosse. Camminavo accennando piccoli saltelli infantili. Percorsi tutto il prato fino ad arrivare all'area per i bimbi. Lo scivolo...sospirai mentre le labbra si dischiusero in un sorriso. Passavo pomeriggi interi con Bill il mio migliore amico in questo posto lui e Shadey sono stati i miei compagni d'infanzia, rimpiangevo quei tempi. La mia vita non è stata semplice, ma quando venivo al parco con loro ogni problema svaniva. Ormai con Shadey avevo chiuso quando avevo scoperto che andava a letto con il mio ex Hans mentre stavamo ancora insieme. Arrivai all'altalena sorridendo. Mi ricordo di quando da piccina avrò avuto pressapoco sette anni, giocavo con Bill a nascondino c'erano altri amici che non ricordo i nomi, ah stupida memoria quante volte mi tradisci! Gli altri fanciulli si nascondevano e io e Bill in qualche modo ce la cavavamo mentre quello che contava andava alla ricerca, facevamo sempre "tana!" insieme come due fratelli. Quel giorno aveva scoperto dove si era nascosta Shadey e voleva proteggerla. La vidi anche io rannicchiata in un angolo dietro ad un cespuglio guardinga ed attenta a non pungersi con qualche pianta. Era buffa e tutta concentrata con i capelli mossi rossicci legati in due treccine, sembrava Pippi Calzelunghe, sorrisi, Bill mi posò il piccolo dito sulle labbra sussurrandomi "ehi Sha è lì ma non dirlo a nessuno shh" Poi mi guardò strizzandomi l'occhio come era buffo non era nemmeno capace. Poi il ragazzo che contava venne nella nostra direzione e allora mi prese per mano e ci mettemmo a correre fin dietro un albero.
    <<non ci ha visto menomale>> mi guardava sorridendo con quegli occhi scuri stupendi, era bellissimo anche da piccolo poi mi prese e mi baciò.Questo ricordo mi fa ancora sorridere eravamo così teneri mentre ci scambiavamo bacetti alla francese nascosti o quasi dietro quel platano. Corremmo veloci...
    <<libera tutti!!!>> e tutti correvano verso di noi felici e urlanti. Bill mi guardò ancora teneramente e poi disse <<mi raccomando non dirlo a nessuno>> e poi se ne andò a giocherellare correndo fra i fili d'erba. A volte facevamo da mangiare sui tronchi degli alberi spezzati per poi portare i nostri pasticci ai passerotti che volavano via. Una volta mi ricordo che un passero si era fatto male ad un'aletta e noi l'abbiamo curato con tanta dolcezza fino a che non volò via fra le nuvolette disegnate. Quei momenti sono stati i più belli della mia vita. Erano cose semplici di tutti i giorni-riflettevo- però tutti i giorni quando finivo la merenda e mamma mi diceva di mettermi il cappotto che andavamo al parco io iniziavo a saltare per casa vestendomi di fretta per poi correre per le scale mentre mia mamma urlava di fare attenzione. Quando sei grande capisci che quelle piccole cose, quei pomeriggi spesi fra l'erbetta e gli scivoli a giocare con i tuoi amici sono i pomeriggi più belli che ci si possa aspettare e ti accorgi di come una volta adulti ti manchino quei piccoli e teneri momenti. Sorrisi distrattamente gettando la spiga fra le sue sorelle e cugine spighe ancora erette sul loro dorato fusto. Una mano si poggiò sulla mia spalla. Mi girai di scatto.
    <<bill?!>> il moro sorrise, com'era cambiato un uomo ormai ma io ero certa che fosse lui, da quando aveva cambiato casa non ci eravamo più visti mi fece un effetto stupendo rivederlo.
    <<hellie>> sorrise di nuovo abbracciandomi. Parlammo per un po' della nostra vita e di cosa avevamo fatto nel frattempo. Lui era oramai laureato in lettere e sperava di insegnare alle elementari viveva non poco lontano dal parco. Giunse il tramonto e il cielo si tinse di rosso con sfumature più chiare fra le nuvole mi cinse da dietro i fianchi...poi prese il mio viso e mi baciò a stampo. Tanti ricordi mi balenarono in mente, di quando mi aveva baciato dietro l'albero...era tutto così bello. Approfondimmo quel bacio fino ad intrecciare le nostre lingue. Ci staccammo per riprendere aria. Mi persi nei suoi occhi vedendo riflessa me e un bambino che correva con una bimba, sembravamo noi da piccoli si nascosero dietro un cespuglio e li sentimmo ridere. Bill spostò di nuovo lo sguardo su di me...mi ribaciò a stampo e sorridendo disse

    <<non dirlo a nessuno>>



    the end *_* commentini plisss
     
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  2. *PsyKo KilleR*
     
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    questa OS vi fa schifo
     
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1 replies since 6/2/2010, 22:22   99 views
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