Hilf Mir Fliegen

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. °°Träumerin°°
     
    .

    User deleted


    Alluuuuura questa è la mia prima OS e non mi piace moltissimo.L'ho scritta di getto tipo mezz'ora fa,avevo voglia di scriverne una e ho seguito la mia contorta mente XD
    Come ho detto,non mi piace molto,mi aspettavo venisse fuori qualcosa di più decente ma non so cosa potrei mettere a posto e più di così non riesco a fare,quindi ci provo,se poi vedo che non commenterà nessuno allora so che scrivere os non è fatto per me!!
    Scusate per il titolo pieno di fantasia =.=
    Comunque,bando alle ciance e buona lettura!!*va a nascondersi*

    Betata da .faBry‚

    -HILF MIR FLIEGEN-



    L’aria della notte mi accarezzava lievemente i capelli sciolti, scompigliandoli leggermente sulle mie spalle. I piedi scalzi erano arricciati sulla superficie pungente e fredda di mattone. Tenevo le braccia allargate, reggendomi alla parete con le mie soffici dita affusolate. Chiusi gli occhi e liberai la mente da tutti i problemi e le frustrazioni che in quel periodo si erano impossessate di me, impedendomi di godere dei momenti più piacevoli. Sentivo l’aria accarezzarmi le guance leggermente rosse e spettinarmi i capelli, mentre la luce della luna illuminava il mio viso. Lacrime solitarie scendevano silenziose sulle mie guance, rendendo i miei lineamenti più fragili del solito; una di esse arrivò fino al mento, lasciandosi dietro una scia bagnata, poi si staccò e cadde nel vuoto sotto di me. Passai la lingua sul contorno delle mie labbra per raccogliere con la punta quel prelibato liquido salato; affondai poi i miei denti bianchi nel morbido labbro inferiore, facendolo sanguinare, e, avida di quel succo amaro, sorrisi con gli occhi ancora chiusi. Continuai a tormentarmi quel labbro, facendolo sanguinare ripetutamente, e un sorriso masochista si disegnò sul mio viso: amavo farmi del male. Sentire il mio corpo soffrire per un dolore provocato da me stessa e poi godere della mia sofferenza.
    Strinsi fra le mani i mattoni con tanta forza da far diventare le nocche bianche, spezzandomi un’unghia. Mi attendeva una fottuta paura del vuoto ad ogni passo sbagliato che avrei compiuto, ma questo senso di libertà provocò in me una forte scarica di adrenalina e un brivido mi percorse la schiena.
    Il venticello della notte soffiò più forte e qualche goccia innocente bagnò il mio viso, diventando poi sempre più forti e prepotenti, avide di bagnare il suolo arido, bisognoso e assetato.
    Puntai i piedi scalzi sul davanzale di quella torre, portando avanti il busto. Era come se stessi per volare: ero aggrappata saldamente alla parete, ma il mio corpo era libero nell’aria della notte.
    Riaprii finalmente gli occhi, ma subito una goccia mi colpì in pieno viso, facendomi arricciare il naso e chiudere in segno di protesta le palpebre per poi riaprirle quasi immediatamente. Inizialmente quello che vedi furono soltanto i contorni degli alberi, illuminati dalla luce della luna, e, quando finalmente il mio sguardo si abituò al buio, la visuale si fece più chiara. Riuscivo a vedere gli animali notturni muoversi silenziosi tra i rami della quercia poco distante da me. Il mio sguardo si soffermò su un gufo: esso era sul ramo dell’albero di fronte a me e mi fissava con grandi occhi penetranti. Socchiuse il becco e il suo verso echeggiò nel silenzio, rotto soltanto dallo scrosciare dell’acqua. Gli sorrisi, invidiando la sua libertà: era il re della notte, così maestoso e sicuro di sé.
    Il vento soffiò con più violenza, muovendo i rami di quegli alberi che poco prima avevano ospitato alcuni animali notturni, ora ormai corsi ai ripari nelle loro tane. Persino il gufo era scomparso, come se si fosse improvvisamente volatilizzato nel nulla.
    Tirai indietro il busto, abbassandomi con cautela sul muro di mattoni al quale mi reggevo; mi sedetti e dondolai le gambe nel vuoto. Le mie mani erano appoggiate ai lati dei miei fianchi sulla superficie fredda e, facendo forza su quei pochi muscoli che avevo, avanzai con il corpo verso l’orlo. Stavo per staccarmi, quando mi venne in mente un’altra idea. Con estrema lentezza e precisione mi rimisi in piedi. Le mie labbra, rovinate dai miei stessi morsi, si arricciarono in un ghigno e una luce particolare mi riempì gli occhi; intanto, le punte dei miei piedi si arricciarono sul bordo. Feci pressione e mi ritrovai sulle punte come una ballerina di danza classica; le mie mani lasciarono la presa e con un piccolo balzo mi sbilanciai in avanti.

    «Ed ora libera, come non sono mai stata prima» sussurrai a me stessa. «Forza, Sophie. Vediamo se sai volare».

    Ed ecco. Nessun appoggio sulla terra ferma, soltanto il vuoto sotto di me; soltanto aria, vento e pioggia. Aprii le braccia come se stessi volando, chiusi gli occhi e sorrisi alla sensazione che stavo provando. Libera da ogni pensiero, libera da ogni appoggio. Libera. Finalmente potevo dire di sentirmi libera.
    Uno schianto, un colpo violento al fianco, mi fece sussultare e la luce si accese.

    «Che cosa ti è successo?».

    Un’esile figura si materializzò sopra un letto, sporgendosi verso di me. Mi resi immediatamente conto di essere caduta sul tappeto dell’albergo in cui alloggiavamo.
    Mi sedetti a terra, portandomi le ginocchia al petto, circondandole con le braccia e nascondendoci il viso in mezzo. Una mano fragile si posò sulla mia schiena e un ragazzo gracile si sedette al mio fianco senza proferire alcuna parola; portò l’altra mano dietro la mia nuca, incastrando il mio volto pieno di lacrime nell’incavo del suo collo, e mi baciò i capelli. Sentivo il suo respiro caldo su di me. Il suo petto si alzava e si abbassava regolarmente e potevo sentire il suo cuore battere, mentre mi dondolava dolcemente.

    «Devi smettere di tormentarti così» sussurrò, le labbra ancora appoggiate ai miei capelli.

    Mi dondolò più forte.

    «La smetterò quando mi aiuterai a volare via da qui, Bill» sospirai con voce tremante.

    «Non devi volare via. Ci sono io qui e ci sarò sempre. Ti prego...». Sollevò il mio volto con una mano e riuscii così a guardarlo dritto nelle sue iridi color cioccolato. «Non volare via da me».

    Una lacrima solitaria si fece strada sulla mia guancia arrossata e quasi subito scomparve, entrando in contatto con le sue labbra, che poco dopo si unirono alle mie.

    ****
    Ora vado a raccogliere funghetti rosa per i boschi con la mia compagna di funghiXD
    Aspetto i vostri commenti,siate sincere,spudoratamente sincere!!!

    Edited by °°Träumerin°° - 19/5/2010, 20:46
     
    Top
    .
  2. Lady Rock!
     
    .

    User deleted


    allora, premetto che io non amo leggere, in vita mia avrò letto qualche libro di harry potter, qualche cazzatina e un po' di fan fiction, di solito one shot, perchè sono brevi. il punto è, che sono poche le storie che mi spingono a leggere e addirittura commentare, e questo vuol dire che così schifo poi non fanno, ci deve essere qualcosa che mi attira, che mi incuriosisce, sennò non mi prendo minimamente la briga di leggere. e poi anche perchè non vedo perchè non dare fiducia a chi magari nasconde del potenziale. quindi, mi auguro che questo ti basti per spronarti a scrivere. dato che per me, il potenziale tu ce l'hai.

    CITAZIONE
    affondai poi i miei denti bianchi nella superficie morbida del labro inferiore facendolo sanguinare e,avida di quel succo amaro,sorrisi con gli occhi ancora chiusi. Continuai a tormentarmi il labbro facendolo sanguinare ripetutamente creando in me un sorriso masochista. Amavo farmi del male,sentire il mio corpo soffrire per un qualcosa provocato da me e poi godere del mio stesso dolore.

    avrò delle tendenze sadomaso, non lo so xD ma questo punto mi ha colpito, mi è piaciuto davvero.
    ho percepito la sofferenza e il tormento d'anima della protagonista.

    ho percepito il suo volersi sentire libera, liberandosi della sua anima talmente sofferente da opprimerla in una gelida gabbia. ho percepito la paura e allo stesso tempo la voglia di sentire il vento sfiorare la pelle, dandoti quella sensazione di leggerezza e libertà.
    ho percepito follia ed esasperazione, nonché senso di vuoto, quel vuoto interiore di cui lei ha paura, spingendola ad affrontare un'altro vuoto che al contrario del primo sarà in grado di renderla finalmente libera.

    CITAZIONE
    <<devi smettere di tormentarti così>>sussurrò tenendo le sue labbra ancora appoggiate sui miei capelli e dondolandomi più forte
    <<la smetterò quando mi aiuterai a volare via da qui,Bill>>sospirai con voce tremante
    <<non devi volare via,ci sono qui io e ci sarò sempre,ti prego>>mi alzò il volto con la mano sotto il mio mento riuscendo a guardarlo dritto nelle sue iridi cioccolato
    <<non volare via da me>>una lacrima si fece strada solitaria sulla sua guancia arrossata che scomparve entrando in contatto con le sue labbra che poco dopo si unirono alle mie.

    in questo pezzo ho percepito protezione, calore e sofferenza.
    il sogno della protagonista rispecchia la realtà, i suoi sentimenti sono reali, la voglia di libertà è in lei, la sua anima è tormentata.
    ma perchè volare via dalla persona che tanto gli dona calore? forse perchè a volte nemmeno l'amore è in grado di colmare certi vuoti.
     
    Top
    .
  3. °°Träumerin°°
     
    .

    User deleted


    Oddio grazie ç_ç non so da dove cominciare!!
    Ti ringrazio tantissimo,sono contentissima di essere riuscita a trasmetterti i sentimenti che questa os nasconde.
    Ora sono esaltata XD
    Mi rendono felicissima anche solo i commenti dove c'è scritto semplicemente BRAVA perchè mi piace pensare che quella persona ha sprecato del tempo per leggere un qualcosa creata da me e l'ha apprezzata,quindi puoi immaginarmi dopo un commento così ç_ç
    CITAZIONE
    ho percepito il suo volersi sentire libera, liberandosi della sua anima talmente sofferente da opprimerla in una gelida gabbia. ho percepito la paura e allo stesso tempo la voglia di sentire il vento sfiorare la pelle, dandoti quella sensazione di leggerezza e libertà.
    ho percepito follia ed esasperazione, nonché senso di vuoto, quel vuoto interiore di cui lei ha paura, spingendola ad affrontare un'altro vuoto che al contrario del primo sarà in grado di renderla finalmente libera.

    CITAZIONE
    ma perchè volare via dalla persona che tanto gli dona calore? forse perchè a volte nemmeno l'amore è in grado di colmare certi vuoti.

    Mi è piaciuto tutto il tuo commento comprendendo ogni singola virgola o punto ma questo pezzo mi ha colpito maggiormente,hai capito al volo tutto ....
    Grazie 1000 ancora *_*
     
    Top
    .
  4. °°Träumerin°°
     
    .

    User deleted


    La OS è stata betata....ora sicuramente sarà più leggibile,senza errori grammaticaliXD
     
    Top
    .
  5. sasàTH92
     
    .

    User deleted


    mamma mia ma questa one shot è bellissima!!!... :tytu:
    sei veramente bravissima a scrivere
    mi piace come descrivi ogni minimo momento anche i più piccoli particolari..veramente!! complimentissimiiiii!!!!!..ihih
    ;) ;)..
    spero che ne mettererai delle altre..:)
     
    Top
    .
  6. °°Träumerin°°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (sasàTH92 @ 22/5/2010, 15:19)
    mamma mia ma questa one shot è bellissima!!!... :tytu:
    sei veramente bravissima a scrivere
    mi piace come descrivi ogni minimo momento anche i più piccoli particolari..veramente!! complimentissimiiiii!!!!!..ihih
    ;) ;)..
    spero che ne mettererai delle altre..:)

    Oh grazieee!!
    Sei sempre gentilisima *_*
     
    Top
    .
5 replies since 10/5/2010, 20:46   104 views
  Share  
.