Crolla una palazzina ad Afragola: tre morti - Estratta viva una bambina di dieci anni

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  1. Nahara Abish
     
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    Le vittime sono due giovani coniugi e una 75enne. Sopravvissuta la nipote di quest'ultima, prognosi di 30 giorni. Esplode la rabbia degli abitanti della zona. La sciagura causata da un cedimento strutturale

    ROMA - Tre persone sono morte per il crollo di una palazzina avvenuto poco dopo l'una della scorsa notte ad Afragola, nel Napoletano. Una bambina di dieci anni, nipote di una delle vittime, è sopravvissuta ed è stata estratta viva dopo un complicatissimo intervento: è in condizioni discrete e i medici ipotizzano una prognosi di 30 giorni.

    Dopo otto ore di lavoro, i soccorritori hanno estratto tre corpi. Si tratta di una coppia di sposi - Pasquale Zanfardino, di 33 anni, ed Enrica Tromba, di 29, che vivevano al primo piano della palazzina e che sono stati ritrovati abbracciati, e di un'anziana donna, Anna Cuccurullo, di 75 anni. Quando ormai si erano perse le speranze di trovarla ancora in vita, è stata individuata sotto le macerie la piccola Imma Mauriello, che si era trattenuta con la nonna per farle compagnia durante la notte. La bambina si è fatta sentire dai soccorritori chiamando "mamma". Era incastrata: liberarla dalla posizione in cui si trova e mettere in sicurezza l'area circostante ha richiesto un intervento molto delicato. Durante l'operazione Imma ha parlato e ha addirittura chiesto un gelato. Dall'esterno le è stato somministrato ossigeno con una grossa bombola.

    La bambina, rimasta 15 ore sotto le macerie, è stata ricoverata nel reparto di chirurgia dell'ospedale Santobono di Napoli. Era lievemente disidratata. Ha riportato un trauma da schiacciamento a un piede ed è da valutare se ne abbia anche uno toraco-addominale con eventuali conseguenze al fegato. Nessun problema invece sul piano neurologico. I medici ipotizzano una prognosi di 30 giorni. "La piccola ha reagito bene dal punto di vista fisico - dice Eduardo Ruotolo, vice direttore sanitario del Santobono - è una bambina forte. Ricorda tutto ciò che è accaduto ed è rimasta cosciente durante tutto il tempo passato sotto le macerie".

    "Mia figlia ha chiesto della nonna perché non lo sa che è morta. Lei è salva ma io ho perso mia madre. Avrei voluto che si fossero salvate entrambe...", ha detto la madre della bambina ai giornalisti. "Ha fame, vuole qualcosa da mangiare - ha continuato la signora Carmela - mi ha dato un bacio forte e vuole stare sempre con me. Chiunque siano i responsabili, ormai è successo". La donna ha aggiunto che il palazzo era stato da poco ristrutturato come avevano voluto i coniugi Zanfardino.

    Nel crollo la palazzina di due piani è sprofondata di circa due metri al di sotto del livello stradale e nel punto in cui è stata localizzata Imma si erano formate delle bolle d'aria. Al momento della sciagura non erano nella palazzina gli altri abitanti, tre immigrati, Hassan Mayoufi, 43 anni, Mina Mayoufi, 35 anni, entrambi del Marocco, e Jeff Kwame Kwakye, originario del Ghana. In un primo momento si era ipotizzato che il crollo fosse stato provocato da un cedimento strutturale dovuto alle notevoli infiltrazioni di acqua piovana (sulla zona, nelle prime ore della notte, si è abbattuto un violento nubifragio). Ma poi i pompieri hanno escluso che questa possa essere stata la causa del cedimento dell'edificio, costruito negli anni Quaranta e modificato una ventina d'anni dopo. Successivamente un tecnico ha mostrato ai giornalisti le travi di legno che venivano utilizzate ancora negli anni '40 e '50 spezzate dal crollo, travi che apparivano anche in parte marce. "Sopra quelle travi è stato caricato un solaio - ha precisato - il cui peso non è stato retto dalle strutture".

    Sul posto hanno operato due squadre dei vigili del fuoco di Napoli, 20 volontari della Protezione civile, carabinieri, polizia, vigili urbani e tecnici del Comune di Afragola. Una gran folla di persone - per la maggior parte abitanti della zona - è scesa in strada e chiede di poter partecipare alle operazioni di soccorso. I vigili del fuoco, però, hanno fatto sgombrare l'area, anche perché c'è il pericolo che un edificio vicino a quello crollato possa a sua volta subire un cedimento.

    Ci sono stati momenti di tensione. Alcuni parenti e amici delle persone coinvolte hanno manifestato rabbia e dolore aggredendo verbalmente e anche fisicamente le forze dell'ordine. Una donna è stata colta da malore ed è stata soccorsa dagli uomini della Protezione civile.


    Imma: "Ho temuto di poter morire"
    La bambina è in buone condizioni


    Dieci anni, è l'unica sopravvissuta alla sciagura in cui hanno perso la vita la nonna e una giovane coppia. "Mi mancava l'aria e non potevo muovermi. Oggi non è un bel giorno, anche se è tutto passato", dice dal letto dell'ospedale Santobono

    NAPOLI - "Ho pensato che potevo morire. Non potevo respirare, mi sentivo mancare l'aria e non mi potevo muovere. Ho pensato a mamma e papà. E anche a mio fratello gemello. Con lui stiamo insieme, giochiamo e qualche volta litighiamo pure". Imma è ancora sotto shock, ma racconta quelle 15 ore passate sotto le macerie della palazzina di Afragola crollata nella notte tra venerdì e sabato. La bambina, dieci anni, è l'unica sopravvissuta della sciagura in cui hanno perso la vita sua nonna e una giovane coppia. Dal letto dell'ospedale Santobono di Napoli dove è ricoverata, parla controvoglia di quello che le è capitato: "Poi mi hanno trovata, hanno fatto un buco per farmi respirare e mi hanno detto di non avere paura. Io ho detto che volevo un gelato alla nocciola". Non sa che nonna Anna non c'è più, ma forse comincia a capire: "Oggi non è un bel giorno, anche se è tutto passato. Non sono contenta di come è andata a finire". Ha l'aria triste e cerca di distrarsi giocando con il Nintendo.

    Accanto a lei ci sono la sorella e la mamma. Col fratello gemello, al quale è molto legata, si è vista ieri sera. E proprio al fratello Raffaele è legato un racconto della madre della piccola. "Lui, al contrario di Imma - ha raccontato - dorme con me". La bambina, infatti, era solita dormire a casa della nonna. "La notte di venerdì Raffaele era particolarmente irrequieto, mi ha svegliato. Poi ieri quando avevamo perso la speranza di rivedere Imma mi ha detto di non preoccuparmi e che sentiva la voce della sorella che mi chiamava e che diceva che stava bene".

    Le condizioni di Imma, che ha trascorso una notte tranquilla, sono giudicate complessivamente buone dai medici, nonostante il trauma addominale e lo schiacciamento di un piede. In questi giorni la bambina sarà assistita anche da una equipe di psicologi del Santobono.

    "La situazione è buona - ha detto Eduardo Rotolo, vicedirettore sanitario del Santobono - e le sue condizioni sono migliorate. La bambina ha riposato tranquillamente, è sotto terapia e sotto l'effetto degli antidolorifici. Resterà comunque sotto osservazione per le prossime 24 ore per il trauma addominale che ha riportato e per verificare eventuali complicanze che al momento non ci sono". Per Imma la prognosi è di trenta giorni, ma la piccola - questo almeno è l'auspicio dei medici - in assenza di complicazioni potrebbe essere dimessa prima.

    Quanto alle cause del crollo, è ormai certo che si sia trattato di un cedimento strutturale. Rimane da stabilire se nella palazzina fosseri stati fatti lavori non autorizzati. La procura di Napoli ha aperto un'inchiesta per disastro colposo.




    Fonte: laRepubblica.it

    PS: la notizia sopraggiunge con qualche giorno di ritardo, però, dal momento che non era stata postata, ho pensato che avrei potuto pubblicarla ugualmente...
     
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0 replies since 3/8/2010, 14:53   77 views
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