Sì ai matrimoni gay in 10 paesi nel mondo

L'Italia, con la Grecia, un'eccezione in Europa

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  1. Nahara Abish
     
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    Dopo la sentenza che in California ha definito incostituzionale vietare le nozze fra omosessuali, un viaggio fra i paesi (10) in cui sono riconosciute e in quelli (17) che riconoscono pari diritti a tutte le coppie o ne concedono alcuni alle unioni civili, anche gay e lesbiche. I primi sono stati i Paesi Bassi, nel 2001. Il nostro paese non ha alcuna legge di tutela

    L'ULTIMA è stata l'Argentina. Con la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, con il pieno sostegno della presidente, Cristina Kirchner, è diventata il primo Paese dell'America Latina a riconoscere questo diritto. Il decimo al mondo. Ed è di questi giorni la notizia che la Corte Suprema del Messico ha detto sì alle nozze fra persone dello stesso sesso, votando a favore della legge che da sei mesi le consente solo a Città del Messico e respingendo il ricorso della Procura secondo cui la norma viola il principio che costituzionalmente protegge la famiglia. Città del Messico era stata la prima città dell'America Latina ad aver approvato il matrimonio gay, nel dicembre del 2009. Lo stesso parlamento aveva già ammesso le unioni civili nel 2006. A questi, rileva Arcigay, se ne devono aggiungere altri 17 che riconoscono pari diritti a tutte le coppie o, in alternativa, concedono alcuni diritti alle unioni civili, anche gay e lesbiche. A livello globale, Asia e Africa sono i continenti in assoluto più indietro dal punto di vista dei diritti delle persone Glbt. Basti pensare che solo in Africa, in 38 Stati su 53 l'omosessualità è punita dalla legge e, spesso, si può finire in galera anche solo per essere sospettati di aver avuto una relazione di questo tipo.

    Sono stati i Paesi Bassi, nell'aprile del 2001, i primi a permettere il matrimonio tra omosessuali, riconoscendo loro gli stessi diritti e doveri delle coppie eterosessuali. Con 107 voti a favore e 33 contrari, il Parlamento eliminò ogni forma di discriminazione esistente in materia. La legge richiede oggi che, per sposarsi, almeno una delle due persone sia un cittadino olandese o risieda nei Paesi Bassi. Il 30 gennaio del 2003 è toccato al Belgio, che ha licenziato una legge con una larga maggioranza parlamentare. In Spagna il matrimonio tra omosessuali è divenuto realtà dal 2005 e c'è anche la possibilità di adottare bambini (accanto al matrimonio, continuano ad esistere le leggi e i registri delle coppie di fatto). In Svezia, così come avviene in Norvegia, i gay si possono anche sposare in chiesa, dopo il sì alla legge del Parlamento all'inizio del 2009. Dal novembre dello stesso anno, la chiesa luterana svedese si è infatti detta pronta a celebrare le unioni davanti all'altare, nonostante al suo interno si fossero levate voci contrarie alla decisione. Il Canada ha legalizzato questi matrimoni nel luglio 2005, aprendo le porte anche a cittadini residenti all'estero (il 10 agosto, toccherà a due cittadini italiani di Milano e Torino convolare a nozze).

    In Portogallo, l'ok ai matrimoni arriva lo scorso mese di maggio, con la firma del presidente portoghese Anibal Cavaco Silva, cattolico praticante. A differenza di quanto avviene in Spagna, in questo Paese non sono ancora consentite le adozioni. In Islanda, la legge che consente di celebrare matrimoni omosessuali è stata inaugurata, lo scorso mese di giugno, dalla premier Johanna Sigurdardottir, che ha voluto sposare la sua compagna storica, Jonina Leosdottir, con la quale si era già unita civilmente nel 2002. Il Sudafrica è l'unico stato africano ad aver legalizzato dal novembre 2006 le unioni civili tra omosessuali. La cerimonia religiosa è opzionale, anche se le diverse Chiese possono rifiutarsi di celebrare queste unioni, mentre il rito civile è aperto a tutti. Qui le coppie gay possono adottare già dal 2002.

    Oltre a questi dieci Paesi, ricorda Arcigay, ve ne sono altri 17 che riconoscono pari (o alcuni) diritti alle coppie, indipendentemente dal loro sesso. Si tratta di Austria (unioni civili dal gennaio 2010), Francia (i Pacs sono stati adottati nel 1999, per omosessuali ed eterosessuali), Danimarca (primo Paese al mondo ad autorizzare, nel 1989, il matrimonio civile o partenariato registrato tra omosessuali), Regno Unito (dal 2005, il "partenariato civile" tutela anche le coppie gay), Lussemburgo (in vigore dal 2004 la partnership registrata), Germania (qui è in vigore un "contratto di vita comune"), Svizzera ("partenariato registrato" dal 2005, esclusa l'adozione), Slovenia (una legge garantisce alle unioni civili diritti limitati nel campo delle relazioni di proprietà e dell'eredità), Ungheria (dal febbraio 2010 è possibile per le coppie omosessuali stipulare unioni civili, parificate a quelle eterosessuali), Repubblica Ceca, Finlandia, Andorra, Croazia (una legge adottata nel 2003 garantisce "reciproco sostegno" e diritto all'eredità), Irlanda (a luglio, il presidente irlandese Mary McAleese ha ratificato una legge, già approvata dal Parlamento, che istituisce le unioni civili), Colombia, Nuova Zelanda (la legge garantisce dal 2004 alle coppie omosessuali gli stessi diritti di quelle etero), Uruguay (il 17 aprile 2008 è stata celebrata la prima unione gay nell'aula di un tribunale di Montevideo).

    Negli Stati Uniti la situazione, come dimostra anche la sentenza del giudice distrettuale in California, è soggetta a continui cambiamenti, su una materia oggetto di scontri molto accesi tra conservatori e chi, invece, è a favore delle unioni gay. In tutto, sono cinque gli Stati a riconoscere i matrimoni gay, oltre ad un distretto federale: Massachusetts (dal 2003, con un provvedimento della Corte Suprema che ha dichiarato discriminatorio, perciò incostituzionale ed illegale, escludere le coppie dello stesso sesso dal matrimonio), Connecticut (stessa decisione della Corte Suprema, nel 2008), Iowa (la Corte Suprema afferma all'unanimità l'esigenza costituzionale di riconoscere questo tipo di unione), Vermont (dal settembre 2009), New Hampshire (dal gennaio 2010), Washington D. C. (legge firmata nel dicembre del 2009, primi matrimoni celebrati nel marzo del 2010). Il matrimonio viene anche riconosciuto da una tribù di indiani dell'Oregon. Infine, da citare anche il Brasile, dove le unioni tra persone dello stesso sesso sono riconosciute dal 2004.

    L'Italia, come è noto, non ha alcuna legge di tutela per le unioni gay. "Siamo, insieme alla Grecia, l'unica nazione a non riconoscere diritti alle coppie dello stesso sesso e rappresentiamo un'eccezione in Europa e tra i paesi avanzati", osserva il presidente di Arcigay, Paolo Patanè. "La discriminazione che impedisce alle coppie omosessuali di accedere all'istituto del matrimonio - conclude - è tanto inaccettabile quanto assurda per uno stato di diritto che ha tra i suoi valori fondati l'uguaglianza e la libertà dei suoi cittadini. La Corte Costituzionale italiana ha recentemente affermato lo stesso concetto, impegnando il parlamento ad affrontare e risolvere le discriminazioni che affliggono le omosessuali".




    Fonte: Repubblica.it
     
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  2. »Sally
     
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    L'Italia sarà sempre indietro da questo punto di vista. Possono cambiare le leggi, ma quella che deve cambiare è la mentalità bigotta delle persone.
     
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  3. $torta in der holle
     
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    CITAZIONE (»Sally @ 8/8/2010, 18:28)
    L'Italia sarà sempre indietro da questo punto di vista. Possono cambiare le leggi, ma quella che deve cambiare è la mentalità bigotta delle persone.

    Sono d'accordo.
    Io non ci trovo nulla di male ad approvare tale legge.
    Si cerca di tutelare tutti i diritti dell'uomo, perchè questo no??
    Perchè gli omosessuali devono rimetterci in questo modo??
     
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  4. Kate ~
     
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    Non riesco a capire dove sia il problema, veramente! Cosa ca**o c'è di male se due uomini o due donne vogliono sposarsi?! Potessi decidere io li farei sposare tranquillamente anche in Chiesa!

    I cattolici sostengono che non sia una vera famiglia, quella, perchè formata da individui dello stesso sesso e quindi incapaci di procreare. Quindi, stando a questo discorso, anche una donna o un uomo sterile non potrebbero sposarsi, giusto? Sono incapaci di procreare...

    E poi, se proprio vogliamo essere pignoli, io non credo che nella Bibbia vi sia mai stato scritto che è VIETATO il matrimonio omosessuale! E' la Chiesa formata dagli UOMINI che ha introdotto questo veto perchè (sempre stando alla Bibbia) mi pare che Gesù fosse un uomo che predicava amore e rispetto. Uno può crederci o meno ma da quanto mi risulta è così la storia.

    Che ca**o gliene fotte al Vaticano?! Ma vi pare una cosa giusta?!
     
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  5. Nahara Abish
     
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    Finché il Vaticano avrà sede fissa in territorio italico, i matrimoni tra gay non verranno mai approvati...a questo punto, mi vien solo da dire: "povera Italia!"
     
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    Concordo con tutte voi.
     
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    CITAZIONE (Kate ~ @ 9/8/2010, 17:01)
    I cattolici sostengono che non sia una vera famiglia, quella, perchè formata da individui dello stesso sesso e quindi incapaci di procreare. Quindi, stando a questo discorso, anche una donna o un uomo sterile non potrebbero sposarsi, giusto? Sono incapaci di procreare...

    Non voglio entrare in questo dibattito, mi limito solo a risponderti in quanto so la risposta.
    La sterilità di uno dei coniugi è uno dei motivi per i quali la Sacra Rota annulla i matrimoni.
    Anche l'impotenza è uno di questi, infatti un paio di generazioni fa, quando era normale arrivare vergini al matrimonio, è successo più volte che la sposa la prima notte di nozze scoprisse questo problema, e rivoltasi alla Sacra Rota, ha sempre ottenuto l'annullamento..
     
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    CITAZIONE (°Summer° @ 15/8/2010, 19:23)
    CITAZIONE (Kate ~ @ 9/8/2010, 17:01)
    I cattolici sostengono che non sia una vera famiglia, quella, perchè formata da individui dello stesso sesso e quindi incapaci di procreare. Quindi, stando a questo discorso, anche una donna o un uomo sterile non potrebbero sposarsi, giusto? Sono incapaci di procreare...

    Non voglio entrare in questo dibattito, mi limito solo a risponderti in quanto so la risposta.
    La sterilità di uno dei coniugi è uno dei motivi per i quali la Sacra Rota annulla i matrimoni.
    Anche l'impotenza è uno di questi, infatti un paio di generazioni fa, quando era normale arrivare vergini al matrimonio, è successo più volte che la sposa la prima notte di nozze scoprisse questo problema, e rivoltasi alla Sacra Rota, ha sempre ottenuto l'annullamento..

    E ti pare qualcosa di bello e giusto? Personalmente già il fatto di avere tale istiruzione che accetta l'annullamento per un motivo di mancanca di poter procreare è una grande incoerenza.
    La fede cattolica sostiene l'amore o il poter procreare, mettendo a mondo filgli che, in un modo o nell'altro, saranno comunque in un certo senso "costretti" a seguire questa religione?!
    Detto molto sinceramente sono proprio le fondamenta a farmi crollare la religione cattolica.
     
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    Non ho detto che hanno ragione ad annullare i matrimoni per sterilità o impotenza, ho solo risposto a Kate riportandole quello che è il pensiero della chiesa.
    Io ovviamente dico che dipende sempre dai casi, in quanto un tempo capitava che alcune donne scoprissero solo dopo il matrimonio l'impotenza del marito, il quale le aveva tenuto volontariamente nascosta la verità fino a quel momento, prendendola in giro. In quei casi, solo in quelli, secondo me la donna aveva tutto il diritto di chiedere l'annullamento, ma erano altri tempi, oggi la mentalità è molto diversa.
    Detto questo dico che purtroppo attualmente abbiamo un papa che è una vergogna per alcune cose che dice, infatti fino a quando c'è stato Giovanni Paolo II tutte queste critiche non c'erano.
    Si sa, la chiesa è molto chiusa come mentalità, io anche se sono credente non sono d'accordo con molte delle sue idee, ma ritengo che anche la troppa apertura (non sto parlando dei gay, ma in generale) sia allo stesso modo sbagliata.
     
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    Ci siamo fraintese XD
     
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